SI È SPENTO IL SEMAFORO TEDESCO – IN GERMANIA SIAMO A UN PASSO DALLA CADUTA DEL GOVERNO: È IN CORSO UN VERTICE DELLA COALIZIONE “SEMAFORO” (SPD, VERDI, FDP) CHE DOVRÀ DECIDERE IL DESTINO DI OLAF SCHOLZ – IL MINISTRO DELLE FINANZE, IL SUPER-FALCO LIBERALE CHRISTIAN LINDNER, MINACCIA DI ROMPERE SULLA LEGGE DI BILANCIO: SENZA UN ACCORDO SU PROPOSTE CONCRETE DI RIFORME, È PRONTO A FAR CADERE L’ESECUTIVO
CHRISTIAN LINDNER AL CONGRESSO DI FDP
FONTI, SENZA RIFORME LINDNER PRONTO A USCIRE DAL GOVERNO
(ANSA) - Ci sono chiari segnali dai liberali tedeschi dell'Fdp che il ministro delle finanze Christian Lindner possa immaginare un'uscita dal governo, mentre i suoi colleghi, il ministro della Giustizia Marcus Buschmann e quello ai Trasporti Volker Wissing sarebbero assolutamente contrari.
Lo apprende l'ANSA da fonti qualificate dell'economia tedesca. Il gruppo parlamentare dei liberali ha dato appoggio a Lindner per trattare con gli alleati Spd e Verdi affinché tutta una serie di proposte concrete di riforme per combattere la crisi vengano implementate. Senza un accordo su questo si arriverebbe alla fine della coalizione.
ROBERT HABECK OLAF SCHOLZ CHRISTIAN LINDNER
VERTICE DI CRISI A BERLINO SULLE SORTI DEL GOVERNO SCHOLZ
(ANSA) - Potrebbe durare fino a notte inoltrata il vertice della coalizione che deciderà le sorti del governo di Berlino in programma nella capitale tedesca dalle 18. E la Bild si chiede se domani la Germania quando si sveglierà ancora un governo: "Berlino è in ebollizione. Spengono il semaforo stasera?".
Il primo incontro fra tre alleati sempre più lontani, Olaf Scholz, il ministro delle finanze liberale Christian Linder (sempre più tentato dall'opzione di lasciare la squadra) e il vicecancelliere verde Robert Habeck, si è tenuto stamattina alle 8.
E i media tedeschi riferiscono che nella crisi sia già intervenuto anche il presidente Frank-Walter Steinmeier: è in contatto con il cancelliere e ha incontrato a Bellevue il leader dell'opposizione, Friedrich Merz (Cdu). La tensione è altissima. E nei partiti la risposta diffusa è che nessuno sappia davvero cosa succederà nelle prossime ore: la sopravvivenza del governo è data al 50 e 50.