SI METTE MALE PER MATTEO. LA MERKEL VUOLE LANCIARE UN PATTO DI FERRO CON MACRON PER L’EUROPA: CONTATTI PERMANENTI SU SICUREZZA ED ECONOMIA – VOLEVA ANCHE L’ITALIA, MA L’EVANESCENZA DI GENTILONI E L’ATTEGGIAMENTO DEL DUCETTO SU BRUXELLES L’HA CONVINTA AD ESCLUDERE ROMA – EUROBOND ALLA TEDESCA
Tonia Mastrobuoni per la Repubblica
Si mormora che uno degli organizzatori della campagna elettorale di Angela Merkel stia pensando seriamente a un cartello da sfoderare nelle ultimissime fasi della corsa. Sul manifesto si vedrebbe una foto della cancelliera e una scritta: "Alternativa per la Germania". Non male. Però nel duello con Martin Schulz non è chiaro quanto la trovata, che ruba il nome alla destra populista per veicolare un messaggio apparentemente paradossale, cioè che la cancelliera è l' unica alternativa credibile a se stessa, possa funzionare.
E in fondo quel cartello è anche il sintomo di una difficoltà oggettiva della Cdu: che programma elettorale proporre, per far vincere la Kanzlerin per la quarta volta? Lei, però, sta già lavorando a una sorpresa. E la avanzerà se in Francia non ci saranno disastri, cioè se il ballottaggio di domenica prossima sarà vinto da Emmanuel Macron e non da Marine Le Pen.
L' idea, contro ogni pronostico che scommetteva finora su un deserto di proposte fino alle elezioni tedesche, è rilanciare l' Europa partendo proprio dal motore franco-tedesco. Peraltro, in un primo momento era stato sondato anche il governo italiano, per tentare una ripartenza in tre nel segno dell'"Europa a più velocità".
L' idea cui si sta lavorando ai piani alti della cancelleria, rivelano autorevoli fonti della Cdu, è rilanciare l' Europa partendo da due temi urgenti, la sicurezza internazionale e l' economia. Merkel istituirebbe con Macron un gabinetto permanente franco-tedesco in cui sarebbero rappresentati i ministeri degli Esteri, della Difesa e della Cooperazione.
«L' obiettivo - spiega una fonte - è addentellarsi istituzionalmente tra i due governi per concordare insieme le strategie sulla Libia, sulla Siria o sul Medio Oriente, insomma sui grandi dossier di politica estera». Ma sulle questioni della sicurezza e dell' antiterrorismo, la stessa convergenza potrebbe avvenire attraverso i ministeri della Giustizia e dell' Interno. Già ora c' è un contatto molto frequente tra Parigi e Berlino attraverso i periodici incontri interministeriali, ma questo sarebbe un livello completamente nuovo e diverso, un salto di qualità inedito.
Sull' economia, l' iniziativa franco-tedesca sarebbe quella di creare un fondo per gli investimenti che si concentri sui progetti infrastrutturali e sull' innovazione. Merkel pensa a un fondo affacciato sul mercato, che emetta bond per finanziare progetti sensati. «L' importante è mandare il segnale - ragiona la fonte - che si agisca insieme per dare un nuovo impulso all' economia ». Per contrastare i populismi, finalmente la cancelliera ha capito che non è sufficiente arginare quelli in casa propria.
Il populismo più pericoloso per la tenuta dell' Europa e dell' euro è cresciuto per anni nel Paese con cui Berlino ha la partnership più forte, e il Front national si è nutrito anche della mancanza di iniziative per lo sviluppo e dell' eccesso di austerità. Merkel è stata uno dei bersagli preferiti di Le Pen ed è una strategia che ha pagato a tal punto che ora rischia di disgregare il progetto europeo.
Non sono mancati, di recente, i tentativi di sondare la disponibilità del governo italiano su un progetto del genere, che Merkel voleva avviare anche con la terza potenza economica e politica del continente: l' Italia. Il rilancio merkeliano va anche inquadrato nel quadro post Brexit, come antidoto a una crescente demoralizzazione che serpeggia nell' Unione. Ma al momento, a Roma, manca una traiettoria certa per il futuro.
L' impegno che Gentiloni può promettere per un progetto del genere, è limitato alla fine della legislatura: febbraio. Tanto più, andrebbe forse aggiunto, dopo domenica scorsa.