SI SCRIVE “INVESTIMENTO SUL TERRITORIO”, SI LEGGE MANCETTA ELETTORALE - NELLA LEGGE DI BILANCIO (LACRIME E SANGUE) SI SONO TROVATI DUE MILIONI E 400MILA EURO PER AMPLIARE I CAMPI DEL GOLF CLUB DI ASIAGO – UN MILIONE E 700MILA EURO PER IL CAMPO SPORTIVO DI ARZANO (DOVE È NATO IL FORZISTA SILVESTRO) - 450MILA EURO PER UN’ASSOCIAZIONE DI MELILLI, IN PROVINCIA DI SIRACUSA, DOVE ABITA LA SENATRICE DANIELA TERNULLO, FEDELISSIMA DI GIANFRANCO MICCICHÉ…
Estratto dell’articolo di Lorenzo De Cicco per “La Repubblica”
Due milioni e 400mila euro fino al 2026 per ampliare i campi del Golf Club di Asiago (costo della tessera per un socio ordinario: 1.420 euro l’anno). Un milione e 700mila euro per il campo sportivo di Arzano, cittadina di 31mila abitanti in provincia di Napoli che ha dato i natali al senatore forzista Francesco Silvestro. Altri 450mila euro per un’associazione del terzo settore di Melilli, borgo di 13mila anime in provincia di Siracusa, dove abita la senatrice Daniela Ternullo, fedelissima di Gianfranco Micciché.
E ancora: centomila euro all’associazione per il “grano duro” di un ex parlamentare dei 5Stelle poi passato a FI la scorsa legislatura e oggi fuori dal Parlamento: Saverio De Bonis. Mezzo milione di euro per l’Osservatorio nazionale del lavoro pubblico, che quando è stato istituito dal ministro Paolo Zangrillo, così diceva il decreto del 22 giugno scorso, non avrebbe dovuto comportare “maggiori oneri per la finanza pubblica”. Anche 110mila euro per l’associazione “Antichissima rappresentazione dei misteri di Santa Cristina”, nel Viterbese.
Elly Schlein le chiama “mancette”. Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in Commissione Bilancio, è ancora più dritto. Dice così, “marchette”, nella conferenza stampa convocata ieri dai democratici in Senato per discutere degli emendamenti alla finanziaria targata Meloni. Di “mance”, “mancette”, “marchette” se ne sono sempre fatte, dalla Prima Repubblica. I meno malevoli le hanno sempre inquadrate in modo meno tranchant: investimenti sui territori. Al massimo: parlamentari che curano i propri collegi di elezione.
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