SILVIO, STAI TRANQUILLO: PER LE INCHIESTE IN CORSO NON CI SONO IPOTESI D’ARRESTO - DI FATTO, DEVE STARE ATTENTO NEL PARLARE AL TELEFONO E ALLE PERQUISIZIONI
Luigi Ferrarella per "Il Corriere della Sera"
E ora cosa cambia per l'ex senatore Berlusconi, oltre al fatto che per 6 anni in virtù della legge Severino non potrà candidarsi alle elezioni né ricoprire incarichi di governo? Di fatto, solo qualche patema d'animo in più nel parlare al telefono e nell'aggirarsi in casa o ufficio.
Qualche circospezione in più al telefono perché da oggi il leader di Forza Italia, se un pm argomentasse i motivi e se un gip li autorizzasse, come qualunque altro cittadino potrebbe essere intercettato sulla sua utenza: senza che la magistratura (come invece sinora) abbia più l'obbligo di chiedere autorizzazioni al Parlamento, o di distruggere eventuali sue conversazioni indirettamente ascoltate su telefoni di interlocutori intercettati. E anche le sue case e i suoi uffici da oggi tornano uguali alle dimore di chiunque altro, sicché in teoria possono essere perquisiti senza preavviso se una autorità giudiziaria ne ravvisasse i presupposti di legge.
Allo stato della situazione giudiziaria di Berlusconi è invece fantascienza, buona solo per speculazioni altrui o vittimismi suoi, la possibilità teorica di essere ora arrestato non avendo più lo scudo dell'immunità . Le esigenze cautelari che in presenza di gravi indizi possono giustificare un arresto, infatti, devono essere anche «attuali»: e invece tutti tre i fronti giudiziari aperti sono già cristallizzati o in conclusioni di indagini, come a Bari per l'accusa di aver indotto Tarantini a mentire sul giro di prostitute;
o in rinvii a giudizio, come a Napoli l'accusa di corruzione e finanziamento illecito ai partiti per la compravendita del senatore De Gregorio; o addirittura in motivazioni di sentenze di primo grado come a Milano, dove il deposito di quelle del «processo Ruby» a Fede-Mora-Minetti determinerà per forza una indagine su Berlusconi per i casi di possibili false testimonianze o inquinamenti probatori segnalati ai pm dal Tribunale.
Nemmeno è realistico che Berlusconi venga arrestato in esecuzione di un cumulo di futuribili sentenze definitive tale da revocargli il beneficio dell'indulto che gli ha abbuonato 3 dei 4 anni di condanna in Cassazione per la frode fiscale sui diritti tv Mediaset, e da fargli saltare l'affidamento in prova ai servizi sociali (o in subordine la detenzione domiciliare) che ha chiesto come misura alternativa al carcere per i 12 mesi di condanna Mediaset sopravvissuti all'indulto.
L'affido ai servizi sociali, che il Tribunale di sorveglianza di Milano inizierà a esaminare in aprile, si esaurirà infatti ben prima che arrivino in Cassazione eventuali future sentenze, tanto più che i 12 mesi teorici diventeranno 10 mesi e mezzo grazie ai 45 giorni di sconto della «liberazione anticipata».
Da non confondere con i «lavori socialmente utili», l'affidamento in prova ai servizi sociali consisterà nel rispetto di blande prescrizioni accompagnate da qualche ora al giorno di impegno lavorativo nell'ente che l'ex premier sceglierà : non frequentare pregiudicati, non uscire di casa dopo le 11 di sera e prima delle 6 del mattino, non viaggiare all'estero (gli è stato ritirato il passaporto) o di notte, non uscire dalla Lombardia senza autorizzazione per necessità documentate, e non dimenticare di «mantenere contatti e relazionarsi con l'assistente sociale designato».
Quanto alla revoca dell'indulto a seguito di ulteriori verdetti definitivi, Berlusconi ha sì una condanna di primo grado a un anno per concorso nella rivelazione di segreto dell'intercettazione tra il ds Fassino e Consorte di Unipol, ma quando arriverà in Appello sarà dichiarata già estinta dalla prescrizione nel frattempo maturata due mesi fa. Farà poi Appello contro i 7 anni del processo Ruby per concussione e prostituzione minorile, e il secondo grado e la Cassazione non saranno definiti prima quantomeno del 2015. Le altre pendenze (le indagini di Bari, Napoli e Milano) sono ancora più indietro, tutte appunto nella fase preliminare o al massimo sulla soglia dell'inizio del primo grado.
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