SINISTRATI ALL’ULTIMO STADIO: PER STOPPARE RENZI, SERRACCHIANI SEGRETARIO!

Giovanna Casadio per La Repubblica

«Mi sembra più che altro una grande precarietà di candidature nel Pd in questi giorni... ». Debora Serracchiani è impegnata nel suo ruolo di "neo governatrice" del Friuli, ma da Ettore Rosato, coordinatore di Areadem, la corrente di Franceschini, è stata "sondata", per vedere se è disponibile a correre per la segreteria. Un tentativo, per ora lasciato lì a decantare. I cattolico democratici di Franceschini lavorano a una mediazione che possa ricomporre lo specchio frantumato che il partito è diventato, in vista del congresso che sceglierà il successore di Epifani.

Tante correnti, tanti candidati e su tutti domina Matteo Renzi, il sindaco "rottamatore", sempre più in campo, ma anche incerto nel timore di regole-trabocchetto fatte apposta per ostacolarlo. Non basta a Renzi e ai renziani la rassicurazione di Epifani: «Voglio rassicurare Matteo, non abbiamo intenzione di fregare nessuno, le regole per il congresso saranno condivise e la data non slitterà al 2014, si terrà entro il 2013».

È in questa zona d'indecisione che la corrente di Franceschini sta tessendo la sua tela con doppia offerta: a Serracchiani la sfida per la segreteria e a Renzi quella a cui il sindaco fiorentino tiene davvero, la premiership. Su Serracchiani potrebbero convergere anche i bersaniani, che in questo momento sono all'offensiva da soli, e Rosy Bindi, i lettiani. Renzi accetterebbe il patto? Il sindaco "rottamatore" a sua volta sta scandagliando ogni possibilità, alleanza, rapporto: nei giorni scorsi, oltre al pranzo con Nicola Zingaretti, il governatore del Lazio, è stato a cena con Vasco Errani.

Errani, presidente dell'Emilia Romagna, è ancora tra i più ascoltati consiglieri di Bersani. Grandi manovre in corso, quindi. «Una cosa è certa, ed è che io sono fermamente in campo»: annuncia Gianni Cuperlo. Appoggiato da D'Alema e soprattutto dai "giovani turchi", la sinistra del Pd, Cuperlo martedì presenterà il suo programma per la segreteria: «Avrei preferito una cosa che, mi hanno spiegato, è fuori dal mondo: immaginavo che un congresso in due mesi si potesse mettere in piedi. Ho preso atto, ora mi auguro che si faccia entro l'anno, va benissimo».

Dichiara inoltre: «Non temo nessuno » e propone la divisione tra il ruolo di segretario e quello di candidato premier. Cuperlo ha sentito ieri Stefano Fassina, che per Bersani è il "pupillo" da lanciare nella corsa alla segreteria come candidatura alternativa a Renzi. Gli ha chiesto conto della ragione di una sua candidatura, tenuto conto che Fassina si era espresso in passato per Cuperlo. Il vice ministro dell'Economia ha intenzione di candidarsi davvero?

Non lo esclude: «Vedremo. Intanto i Democratici devono trovare una convergenza sul progetto politico». E il 4 luglio con Bersani al Nazareno organizza una iniziativa al Nazareno invitando tutti i leader. In corsa anche Pippo Civati; Gianni Pittella; un ecodem. Le candidature si moltiplicano. Epifani però ribadisce che lui no, non ci sarà: «Confermo che non mi candiderò segretario al prossimo congresso. Le regole non le scrivo io, c'è una commissione».

Che si riunirà l'8 luglio. Giuseppe Lupo, il segretario democratico siciliano, tenterà una mediazione tra le posizioni sull'iter del congresso. In Sicilia qualcosa si muove: il Megafono, il movimento del governatore Crocetta, dialoga con il Pd. «Dialogo è la parola giusta da usare con il Megafono, che può essere un valore aggiunto del partito e dare un contributo importante », osserva Lupo.

 

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