campidoglio roma enrico michetti roberto gualtieri carlo calenda virginia raggi

PREPARATE I POP CORN! - I SONDAGGI PER LE AMMINISTRATIVE DANNO LE PARTITE DI NAPOLI E ROMA ANCORA APERTISSIME: NELLA CITTÀ PARTENOPEA MANFREDI (PD-M5S) È DATO AVANTI DI 12 PUNTI SU CATELLO MARESCA, MA SI ANDRÀ COMUNQUE AL SECONDO TURNO E SARÀ DECISIVO DE LUCA - BALLOTTAGGIO SICURO ANCHE NELLA CAPITALE, DOVE MICHETTI, GUALTIERI, RAGGI E CALENDA SE LA GIOCANO IN UNO SPAZIO RISTRETTO DI 4-5 PUNTI PERCENTUALI - A TORINO UNA PARTE DI “ITALIA VIVA” E “AZIONE” SOSTIENE IL CANDIDATO DEL CENTRODESTRA DAMILANO CONTRO LO RUSSO (PD)

DAGONOTA

gateano manfredi 4

Secondo alcuni sondaggi indipendenti, commissionati da imprenditori e associazioni di categoria, la lotta per le elezioni amministrative è ancora aperta. A Napoli Gaetano Manfredi, candidato di Pd e M5s, sarebbe avanti di 12 punti su Catello Maresca, ma tutto si deciderà al ballottaggio.

 

CATELLO MARESCA

Lo scettro della partita è in mano al governatore della Campania Vincenzo De Luca, che chiede di “sbloccare” lo stallo per un suo terzo mandato. Solo una volta ottenuto il via libera sarà disposto a scendere in campo per appoggiare l’ex ministro dell’Università.

 

enrico michetti roberto gualtieri virginia raggi carlo calenda foto di bacco (1)

E a Roma che succede? Anche per la partita del Campidoglio, dovremo sicuramente aspettare il secondo turno per vedere un vincitore. I quattro sfidanti sono molto vicini e si giocano tutto su pochi punti percentuali. Il tribuno “gaffeur” Enrico Michetti è dato al 24-26% e Roberto Gualtieri al 25. Poi ci sono Virginia Raggi e Carlo Calenda, entrambi al 20-22%, ma con il candidato di Azione in piena rimonta.

 

 

gaetano manfredi giuseppe conte. 2

UNA MOLE DI GUAI PER IL PD - A TORINO STANNO SUCCEDENDO COSE STRANE: È COMPARSA UNA LISTA “DI SINISTRA” A SOSTEGNO DEL CANDIDATO DI CENTRODESTRA, PAOLO DAMILANO. CHI C’È DENTRO? DAVIDE RICCA, CONSIDERATO L’UOMO DI RENZI A TORINO, MA ANCHE LA “MADAMINA” GIOVANNA GIORDANO E ALBERTO NIGRA, EX RESPONSABILE ENTI LOCALI IN PIEMONTE DI “AZIONE” BY CALENDA - IL POVERO LO RUSSO, CANDIDATO UFFICIALE DEL PD, È SCHIFATO ANCHE DAI VERTICI NAZIONALI DEL PARTITO, CHE SPONSORIZZAVA IL NOME DI SARACCO E UN’ALLEANZA ESPLICITA COL M5S

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/mole-guai-pd-torino-stanno-succedendo-cose-strane-279296.htm

gaetano manfredi maglietta maradona

 

DAMILANO PIACE A SINISTRA AZIONE E IV SI SPACCANO

Nadia Muratore per "il Giornale"

 

Li ha lasciati decantare come fa con i raffinati vini della sua cantina nelle Langhe e poi Paolo Damilano - candidato sindato al Comune di Torino per il centrodestra - ha trasformato l'indecisione di Italia Viva e di Azione in una profonda spaccatura, a pochi mesi dal voto, tra chi spinge per andare a sinistra e chi invece intende sostenere un primo cittadino espressione sul territorio dei partiti di Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia.

PAOLO DAMILANO

 

Per il partito di Calenda, si tratta di qualcosa in più di una semplice scissione, visto che a dichiarare ufficialmente di puntare sull'imprenditore imprestato alla politica, è un rappresentante di spicco come il deputato Enrico Costa, ministro nei governi Renzi e Gentiloni.

 

I nervi sempre più tesi in una Torino dove i sondaggi danno in vantaggio il centrodestra, hanno innescato la querelle iniziata con un tweet del senatore del partito di Calenda Matteo Richetti, per stemperare la tensione tra fughe e polemiche incrociate. «Azione si allea con chi esclude populisti e sovranisti - ha cinguettato - Il problema, prima dei candidati, sono le coalizioni a cui si dà vita».

 

PRESENTAZIONE LISTA PROGRESSO TORINO PER PAOLO DAMILANO

E ancora: «A Torino l'unico candidato è Lo Russo del Pd. Chi fa altre scelte lo fa a titolo personale e non rappresenta Azione in alcun modo». Pochi secondi dopo ecco la risposta semi ironica di Costa, che non ha mai nascosto il suo appoggio a Damilano: «Tutti sanno come la penso. Il candidato migliore per amministrare Torino è Damilano».

 

ENRICO COSTA CARLO CALENDA MATTEO RICHETTI

E ancora: «Tranquilli, parlo a titolo personale, libero e liberale. Grazie per tollerare questa voce indisciplinata». Che il partito Azione fosse in seria difficoltà per l'incapacità di scegliere tra il candidato del Pd e quello del centrodestra, lo aveva evidenziato, suo malgrado, lo stesso Carlo Calenda che, durante la riunione romana per ufficializzare la posizione dei suoi, era incappato in una gaffe che ha mandato in fibrillazione il partito: «Se fossi a Torino voterei Damilano».

DAVIDE RICCA

 

In vista delle amministrative d'autunno, il partito di Renzi non se la passa meglio. Davide Ricca, che nei giorni scorsi si è dimesso da coordinatore cittadino di Italia Viva, ma non dal partito, ha deciso infatti di sostenere il candidato della lista civica «Torino Bellissima» e del centrodestra, Paolo Damilano.

 

enrico costa

«Ha la capacità e la competenza per tirare fuori Torino dai 15 anni di declino in cui è caduta», ha detto il renziano dell'imprenditore. Omettendo che i quindici anni di cui parla sono stati per la città Sabauda, tutti a trazione di sinistra. «Mi inorgoglisce che gente che in passato ha votato il centrosinistra, mi stia appoggiando in questa campagna elettorale - ha commentato con un sorriso Damilano -. Non escludo che a ottobre il voto sia disgiunto».

PAOLO DAMILANO GIOVANNA GIORDANOCATELLO MARESCAcarlo calenda virginia raggi enrico michetti roberto gualtieri foto di bacco

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