SOGNO O SONDAGGIO? QUANTO VALE IL PARTITO DI CONTE? COME DAGO-RIVELATO È DA UN MESE CHE I DUE SORCI CASALINO E BETTINI PORTANO AVANTI L’IDEA CHE UN PARTITO DI “GIUSEPPI” POSSA RACCOGLIERE IL 15% ALLE PROSSIME ELEZIONI. E TA-ROCCO ESPONE I DATI DEL SONDAGGISTA DI PALAZZO CHIGI, PAGNONCELLI. MENTRE ALESSANDRA GHISLERI E’ CONVINTA CHE UNA LISTA CONTE PUÒ TOCCARE IL 3/4% - ANDREA ROMANO, PORTAVOCE DI "BASE RIFORMISTA", LA CORRENTE PIÙ NUMEROSA DEL PD: “DAVVERO C'È QUALCUNO CHE AUSPICA LA NASCITA DI UN PARTITO DI CONTE? E DAVVERO QUEL QUALCUNO NON CONSIDERA CHE TOGLIEREBBE VOTI PROPRIO AL PD?”
Maria Teresa Meli per il “Corriere della Sera”
Il governo Conte cadrà ai primi di gennaio? Il mondo della politica è col fiato sospeso. E il Pd ha già fatto sapere al premier che, nel caso, i dem saranno al suo fianco e andranno alle elezioni. Con i Cinque Stelle e con una lista capeggiata dallo stesso Conte. Ieri, in un'intervista alla Stampa , Goffredo Bettini ha delineato proprio questo scenario.
Ma Andrea Romano, portavoce di Base riformista, osserva: «Davvero c'è qualcuno che auspica la nascita di un partito di Conte? E davvero quel qualcuno non considera che toglierebbe voti proprio al Pd?». Interrogativo tutt' altro che peregrino dal momento che, stando a tutti i sondaggisti, una lista del premier non prenderebbe voti nel centrodestra mentre in compenso pescherebbe nell'elettorato di Cinque Stelle e dem.
Spiega Nando Pagnoncelli, di Ipsos: «Non abbiamo dati recenti sul potenziale elettorale di Conte. In ogni caso il consenso che deriva dal profilo istituzionale difficilmente si traduce in voti, come avvenne con Dini e Monti. Come spesso accade nelle situazioni di emergenza, una parte del consenso per l'operato del premier proviene da elettori dell'opposizione e dagli astensionisti (che rappresentano circa il 40 per cento dell'elettorato).
Quasi tutti costoro continuano poi a votare per il partito che sentono più vicino o continuano a volersi astenere. Infatti, un conto è operare da premier che non è iscritto a un partito, un altro è entrare nella competizione elettorale».
Alessandra Ghisleri di Euromedia Research osserva: «Noi avevamo testato il partito di Conte un bel po' di tempo fa ed era intorno al 4-6 per cento. Ma era la fine dell'estate».
E ora? «Senza un campagna elettorale conta moltissimo l'influenza dell'attualità, e lui è molto presente con tutte le sue conferenze stampa. I consensi comunque, nei test che avevamo fatto, provenivano principalmente da Pd e M5S». Anche Fabrizio Masia di EMG è da un po' che non testa il partito di Conte: «Non escludo che oggi possa valere tra l'8 e il 12 per cento come potenzialità, nonostante la sua fiducia sia declinante.
ANDREA ROMANO SI FA RASARE I CAPELLI A UN GIORNO DA PECORA
L'elettorato a cui parla in parte è quello grillino, in parte quello pd, non parla invece al centrodestra. Parla un po', ma veramente poco, al versante moderato di Forza Italia». Secondo Pietro Vento di Demopolis la fiducia in Conte è oscillata «nelle ultime settimane tra il 45 e il 50 per cento».
«Il premier - aggiunge - è oggi apprezzato da oltre l'80 per cento dell'elettorato di M5S e Pd, ma i giudizi positivi nei suoi confronti si riducono invece a meno del 5 per cento tra chi vota Lega e FdI. Questione diversa dalla fiducia è la stima del consenso ad un'ipotesi a lista Conte. Se si votasse per la Camera, secondo le analisi di Demopolis, otterrebbe il 10 per cento. La parte più consistente del suo consenso, 5-6 per cento, verrebbe da M5S, il 2 dal Pd e dal centrosinistra, non più di un punto da Forza Italia, nulla dal resto del centrodestra».
ghisleriROCCO CASALINO E GIUSEPPE CONTEnando pagnoncelli a dimartedi' 1giuseppe conte rocco casalino conte casalinofranceschini bettiniandrea romanogoffredo bettini dopo tre ore di dibattito con renzi e d'alemagiuseppe conte rocco casalino conte casalinoINQUADRATURA FUORI ASSE PER RIPRENDERE CASALINO ROCCO CASALINO CONFERENZA STAMPA DI CONTEconte casalino