IL BANANA IN CRISI - SOMMERSO DA “SPESE PERSONALI” DI CENTO MILIONI L’ANNO, SI FA PAGARE L’AFFITTO DI PALAZZO GRAZIOLI DAL PDL - 25 MILIONI ALL'ANNO SOLO PER MANTENERE LE SUE VILLE. PER QUESTO L'EX PREMIER HA MESSO IN VENDITA QUELLA DI ANTIGUA. E LO YACHT DI FAMIGLIA. MENTRE VERSA DODICI MILIONI L'ANNO A VERONICA. CIFRA CHE VORREBBE RIDISCUTERE. INOLTRE CI SONO GLI “AIUTI” ALLE ORGETTINE: A CIASCUNA CIRCA 2.500 EURO AL MESE…..

1- L'EX PREMIER E LA «SUA» SPENDING REVIEW
Dal "Corriere della Sera" - Non è solo il governo a fare la «Spending review». Ci starebbe pensando anche Berlusconi. Che avrebbe detto ai suoi: bisogna tagliare i costi, spendo troppo, non me lo posso più permettere. Cento milioni l'anno: a tanto ammonterebbero le sue «spese personali». Venticinque milioni all'anno solo per mantenere le sue ville. Per questo l'ex premier ha messo in vendita quella di Antigua. E lo yacht di famiglia.

Berlusconi salva dalla «spending review» solo il Milan: per «questioni di cuore» ha rinunciato ai soldi degli sceicchi del Psg per Thiago Silva. Mentre versa dodici milioni l'anno per l'ex moglie, Veronica Lario. Cifra che vorrebbe ridiscutere. Inoltre ci sono gli «aiuti» alle ragazze del «caso Ruby»: a ciascuna circa 2.500 euro al mese.

2- E IL PDL PAGA...
Silvio Berlusconi ha sempre detto di averci rimesso entrando in politica e anche di pagare sempre di tasca propria. Sarà sicuramente vero. Ma almeno l'affitto di Palazzo Grazioli, i cui interni (lettone di Putin e bagni compresi) sono stati raccontati per la prima volta al mondo dalla escort Patrizia D'Addario e fotografati dalle altre belle ragazze invitate dal premier alle sue feste, è pagato per circa la metà dal Popolo delle libertà. Proprio così.

Ad assicurarlo a "l'Espresso" è una fonte molto qualificata (e pure molto risentita per la brutta piega che le vicende del centrodestra stanno prendendo) del Pdl che spiega come una parte cospicua di quella pigione esca proprio dalle casse del partito, la cui sede ufficiale è in via dell'Umiltà e non certo a via del Plebiscito.

Dove, a disposizione del padrone di casa lavorano circa 30 persone e, a parte le stanze private a lui riservate, trovano dimora anche la segreteria del fedele portavoce Paolo Bonaiuti, gli spazi necessari agli uomini della numerosa scorta, l'ufficio stampa, la cucina del cuoco Michele, le altre sale di rappresentanza, i bagni e una specie di parlamentino approntato per le riunioni di partito più affollate e le performance comunicative e radiotelevisive dell'ex premier. M. U.

 

 

Villa CertosaSilvio Berlusconiruby BERLUSCONI E VERONICA

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