IL PRESUNTO “RAZZISMO” NON SPOSTA VOTI: LA GENTE VOTA CON LA PANCIA (E IL PORTAFOGLIO) – NEI SONDAGGI, DONALD TRUMP FA MANBASSA DI VOTI TRA GLI AFROAMERICANI: HA TRA IL 14% E IL 30% DEI CONSENSI “BLACK”. UN DATO CHE FA IMPRESSIONE VISTE LE POSIZIONI DELL’EX PRESIDENTE SULL’IMMIGRAZIONE, E LE RECENTI DICHIARAZIONI SULLA SCHIAVITÙ: “LA GUERRA CIVILE SI POTEVA EVITARE. SI SAREBBE POTUTO NEGOZIARE…” - L'APPELLO DEL "NEW YORK TIMES": "TRUMP È UNA MINACCIA PER GLI USA E PER IL MONDO"
1. TRUMP, A GUIDARE L'ATTACCO AL CAPITOL FURONO FBI E ANTIFA
(ANSA) - Nel terzo anniversario dell'assalto al Capitol, Donald Trump ha rispolverato in un comizio in Iowa la teoria cospirativa che a guidare l'attacco siano stati l'Fbi e l'Antifa, il movimento radicale antifascista. "C'era l'Antifa e c'era l'Fbi, c'erano anche molte altre persone che guidavano l'attacco", ha detto Trump. "Avete visto la stessa gente che ho visto io", ha aggiunto. In precedenza, il tycoon aveva promosso la teoria che le violenze del 6/1 fossero state istigate o dall'Antifa o da agenti dell'Fbi sotto copertura.
2. USA 2024: TRUMP FA BRECCIA TRA AFROAMERICANI, TRA 14% E 30%
(ANSA) - Donald Trump potrebbe ottenere più voti afroamericani di qualsiasi altro candidato presidenziale repubblicano nella storia alle prossime elezioni presidenziali. Secondo i sondaggi nazionali e statali esaminati da Bloomberg, il frontrunner del Grand Old Party ha tra il 14% e il 30% della quota di voti 'black' all'inizio dell'anno elettorale. Questo dato va ben oltre l'8% dei voti afroamericani che il tycoon, secondo il Pew Research Center, ha vinto alle elezioni presidenziali del 2020 e più di qualsiasi altro candidato repubblicano prima di lui, compreso Richard Nixon.
Joe Biden invece sta perdendo terreno in questa fascia di elettori, dopo averne conquistato il 92% quattro anni fa, quando il voto degli afroamericani lo aiutò a vincere in stati in bilico come Georgia, Pennsylvania, Michigan e Wisconsin. Secondo un sondaggio di Bloomberg News/Morning Consult, il suo consenso tra quegli elettori in sette swing state è sceso di 7 punti percentuali da ottobre a dicembre 2023, al 61%. Nello stesso periodo Trump è rimasto stabile intorno al 25%.
3. TRUMP, GUERRA CIVILE PER SCHIAVITÙ SI POTEVA EVITARE NEGOZIANDO
DONALD TRUMP INCRIMINATO PER L ASSALTO A CAPITOL HILL - BY ELLEKAPPA
(ANSA) - Donald Trump ha suggerito che la guerra civile americana avrebbe potuto essere evitata attraverso la "negoziazione", sostenendo che la lotta per porre fine alla schiavitù negli Stati Uniti in definitiva non era necessaria e che Abraham Lincoln avrebbe dovuto fare di più per evitare spargimenti di sangue. "Sono stati commessi tanti errori. C'era qualcosa che penso si sarebbe potuto negoziare, ad essere sincero con voi", ha detto durante un evento elettorale in Iowa, dove il 15 gennaio iniziano le primarie repubblicane.
"Penso si sarebbe potuto negoziare...sono morte così tante persone". In effetti, ci fu una serie di sforzi prima che iniziasse la Guerra Civile per raggiungere un accordo per salvare l'Unione. Ma il futuro della schiavitù nel Sud non poteva essere risolto attraverso un compromesso e la nazione entrò in guerra con se stessa. Il tycoon non ha detto come avrebbe evitato il conflitto, che ha anche definito "così orribile ma così affascinante". Trump ha anche suggerito che Lincoln non avrebbe lo stesso prestigio storico "se avesse negoziato".
L'ex deputata repubblicana Liz Cheney, sua bestia nera, ha criticato l'uscita dell'ex presidente, chiedendo come i repubblicani che lo appoggiano possano difenderlo. "Quale parte della guerra civile 'avrebbe potuto essere negoziata? La parte della schiavitù? La parte secessionista? Se Lincoln avrebbe dovuto preservare l'Unione?", ha incalzato Cheney. "Domanda per i membri del Grand Old Party - il partito di Lincoln - che hanno appoggiato Donald Trump: come potete difendere questo?", ha concluso.
4. APPELLO NYT CONTRO RITORNO TRUMP, 'MINACCIA PER USA E MONDO'
(ANSA) - "La rielezione di Trump presenterebbe seri pericoli per la nostra Repubblica e per il mondo. Questo è il momento di non sedersi ma invece di impegnarsi nuovamente. Chiediamo agli americani di mettere da parte le loro differenze politiche, le lamentele e le affiliazioni di partito e di contemplare - come famiglie, come parrocchie, come consigli e club e come individui - la reale portata della scelta che faranno a novembre": con un duro editoriale il New York Times suona l'allarme per un eventuale ritorno del tycoon alla Casa Bianca, ricordando i "danni duraturi" della sua prima presidenza ma avvisando che la seconda sarebbe ben più pericolosa, senza i freni della precedente, come suggerisce il suo Project 2025.
donald trump viene incriminato
"Trump - si legge nell'editoriale - ha dimostrato un carattere e un temperamento che lo rendono del tutto inadatto a ricoprire cariche elevate. Come presidente, ha esercitato il potere con noncuranza e spesso crudelmente, mettendo il suo ego e i suoi bisogni personali al di sopra degli interessi del suo Paese.
Ora, mentre fa nuovamente campagna elettorale, i suoi impulsi peggiori rimangono più forti che mai - incoraggiare la violenza e l'illegalità, sfruttare la paura e l'odio per consenso politico, indebolire lo stato di diritto e la Costituzione, applaudire i dittatori - e si stanno intensificando mentre cerca di riconquistare il potere. Pianifica la vendetta, con l'intento di eludere le restrizioni istituzionali, legali e burocratiche che gli hanno posto dei limiti durante il suo primo mandato", prosegue il Nyt, definendolo "un uomo che ha mostrato con orgoglio un aperto disprezzo per la legge, le tutele e gli ideali della Costituzione".
"Le incursioni di Trump negli affari esteri - mette in guardia il quotidiano - rimangono pericolosamente fuorvianti e incoerenti. Durante la sua presidenza ha mostrato una costante ammirazione per i leader autocratici - tra cui Xi Jinping, Vladimir Putin e Kim Jong-un - e disprezzo per i nostri alleati democratici. Mentre era alla Casa Bianca, ha ripetutamente minacciato di lasciare la Nato, un'alleanza fondamentale per la stabilità dell'Europa che vede solo come uno strumento di drenaggio delle risorse americane;
ora il sito web della sua campagna dice, senza elaborare, che intende 'completare' il processo di 'rivalutare radicalmente lo scopo e la missione della Nato". Inoltre, prosegue il Nyt, "ha annunciato la sua intenzione di abbandonare l'Ucraina, lasciando il paese e i suoi vicini vulnerabili a ulteriori aggressioni russe. Incoraggiati da un presidente americano, i leader che governano con il pugno di ferro in Ungheria, Israele, India e altrove si troverebbero ad affrontare pressioni morali o democratiche molto minori".