SONDAGGIO O SON DESTO: LA LEGA STRAPPA UN ELETTORE SU TRE AL CAV E SORPASSA FORZA ITALIA: È IL TERZO PARTITO DIETRO IL PD SPACCATO E M5S IN DECLINO - SALVINI RITARDA IL LANCIO DELLA LISTA-CIVETTA NEL CENTROSUD: I TIMORI SUI MERIDIONALI CHE CHIEDONO D’ISCRIVERSI...

 

Matteo Pandini per “Libero Quotidiano

 

Brunetta Salvini foto Lapresse Brunetta Salvini foto Lapresse

La Lega ha sorpassato Forza Italia, diventando terzo partito dietro il Pd e il Movimento 5 Stelle. È il succo dei sondaggi pubblicati nelle ultime ore.Uno dei più freschi è di Demopolis, che ha sfornato una rilevazione per Otto e Mezzo (La7) intervistando più di mille persone nei primissimi giorni di dicembre. Risultati. I democratici sono al 38%, i grillini al 17 e la Lega al 13.

 

Gli azzurri precipitano al 12,5%. Interessante l’approfondimento sui lumbard. Stando al sondaggio, su 100 voti incassati da Matteo Salvini 37sono dei leghisti che confermano la loro opinione, ma ben 28 sono strappati a chi aveva votato Pdl nel 2013. 18 consensi arrivano dai grillini, 10 dal partito dell’astensione. In caso di eventuali Politiche, la Lega incasserebbe il 21% al Nord (alle Europee aveva l’11%), il7% al Centro (a maggio era al 2,2%) e il 4nelMezzogiorno dove sfiorava l’1%.

 

matteo salvini SILVIO BERLUSCONImatteo salvini SILVIO BERLUSCONI

Non a caso in via Bellerio stanno preparando una specie di lista Salvini da lanciare nel Centrosud. La sua presentazione continua a slittare: doveva essere ufficializzata in questi giorni, adesso si parla del 15 dicembre.

 

Il problema non è il nome (che conterrà la parola Salvini ma non «Lega ») né il simbolo (che non avrà richiami al tricolore o all’Alberto da Giussano). Il nodo è come e chi reclutare. Le richieste sono moltissime,ma nel quartier generale lumbard vogliono una rigida selezione all’ingresso.

arrivano i giovani grillo e casaleggio e zucconi si arrendearrivano i giovani grillo e casaleggio e zucconi si arrende

 

Anche per questo il senatore Raffaele Volpi, che pure ha maneggiato la pratica per alcuni mesi, non ha ricevuto alcun incarico formale da Salvini. Che ha deciso di occuparsi direttamente della questione dicendo: «Tutti ci chiamano perché cresciamo, ma non siamo un tram».

 

Un primissimo accordo nel Centro sud è stato sperimentato con successo proprio alle Europee dello scorso maggio: Mario Borghezio, candidato a sorpresa a Roma e dintorni, ha strappato il biglietto per Bruxelles anche grazie ai consensi di Casapound. Che poi ha partecipato alla manifestazione leghista contro Mare Nostrum del 18 dicembre. A Milano. Tanto è bastato per far etichettare la nuova Lega come «cosa nero-verde».

i manifesti di borghezio a roma i manifesti di borghezio a roma

 

Salvini rifiuta questa definizione e giura di non avere altri sondaggi riservati. Gli ultimi che aveva compulsato si riferivano all’analisi del voto alle regionali in Emilia Romagna: Carroccio secondo partito (con il 20%) e capace di strappare consensi a M5S, Pd e Forza Italia. La storia elettorale della Lega è fatta di alti e bassi, con grandi affermazioni seguite -nel giro di pochi anni - da dolorosi ridimensionamenti. Secondo alcuni osservatori, il dato dipende dalla crisi e dalle tensioni sociali.

borghezio a tor sapienza con casa poundborghezio a tor sapienza con casa pound

 

Più si percepisce un peggioramento della situazione economica o della sicurezza, e più gli elettori si rifugiano nel voto «di protesta» o «anti-sistema». A sentire altri esperti, invece, la Lega viene scelta anche grazie al suo esercito di amministratori locali che la rendono ben radicata e capace di mantenere uno zoccolo duro di circa 1 milione e 300mila elettori.

 

Un serbatoio che non si prosciuga anche nelle stagioni elettoralmente più aride.Da lì, la Lega può solo crescere e anche nei periodi dimagra resta decisiva nel Nord. Al di là dei primi successi negli anni ’90 (nel 1993 conquistò addirittura Milano), la Lega era poi calata alle tornate successive.Sembra di osservare l’andamento delle maree.

 

MATTEO SALVINI CONTESTATO A NAPOLI MATTEO SALVINI CONTESTATO A NAPOLI

Alle Politiche del 1994 prese l’8,3% (pari a circa 3 milioni e200mila suffragi),ma a giugno precipitò al 6,5 perdendo quasi un milione di elettori (c’erano le fibrillazioni del primo governo Berlusconi, poi mandato a casa proprio da Bossi). Alle Politiche del 1996, la corsa solitaria decisa dal Senatur portò più di 4milioni di consensi, equivalenti al 10,7%. Record storico.

 

MATTEO SALVINI CONTESTATO A NAPOLI MATTEO SALVINI CONTESTATO A NAPOLI

Poi, ecco la bassa marea. Politiche 2001: 3,9% (meno di un milione e mezzo di voti). Politiche 2006,quelle della vittoria per un soffio di Romano Prodi: 4,5%conunmilione e700mila elettori.

 

Nel 2008 ecco che il livello si alza: 8,3% e più di 3milioni di consensi. Nel 2013 nuovo calo: 4,9% per un milione e 390mila consensi. Alle Europee del maggio scorso, Salvini ha recuperato circa 300mila suffragi toccando il6,5%grazie all’astensione. Secondo Demopolis, oggi la Lega conquisterebbe 3milioni e 800mila voti.

 

A un soffio dai 4 milionidel1996ma che percentualmente valgono di più grazie ai moltissimi cittadini che scelgono di stare a casa. Risultato. I lumbard rischiano davvero di superare agilmente lo storico 10 e rotti percento di quasi vent’anni fa. Attenzione però.

 

Alle Politiche del 2013, per la prima volta nella storia d’Italia i flussi elettorali hanno confermato una massiccia disaffezione degli elettori ma soprattutto un’incredibile disponibilità a cambiare schieramento. Ampie fette di elettorato stanno a casa,mentre chi va alle urne è propenso ad abbandonare le vecchie abitudini scegliendo altrove, magari una novità assoluta come il Movimento 5StellediGrillo.

MATTEO SALVINIMATTEO SALVINI

 

Ciò significa, aggiungiamo noi, che le percentuali salgono velocemente ma altrettanto rapidamente possono liquefarsi. E sempre il Beppe genovese dimostra quanto sia concreta questa possibilità. Salvini pare rendersene conto: «I sondaggi ci premiano? Un motivo in più per studiare e lavorare». Nella speranza, per lui, che non torni la bassa marea. 

Ultimi Dagoreport

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...