“CON IL PREMIERATO, MATTARELLA NON AVREBBE POTUTO RICHIAMARE IL MINISTRO DELL’INTERNO SULLA CONDOTTA VIOLENTA DELLA POLIZIA CONTRO I RAGAZZI A PISA” - “LA STAMPA”: “IL PRIMO A SAPERLO È SERGIO MATTARELLA. IL CAPO DELLO STATO PERDEREBBE OGNI RAPPORTO DIRETTO CON IL SUO INTERFACCIA ELETTO DIRETTAMENTE, MA NON SI POTREBBE SOGNARE DI RICHIAMARE CHICCHESSIA DEL GOVERNO, ORGANISMO A LUI ESTRANEO IN TERMINI DI RELAZIONE DIRETTA, A QUALSIASI LIVELLO…”
Estratto dell’articolo di Montesquieu per “la Stampa”
sergio mattarella giorgia meloni centenario aeronautica militare
È il primo a saperlo, Sergio Mattarella, che quel succinto, «condiviso» richiamo telefonico al ministro dell'Interno sulla condotta violenta della polizia contro i ragazzi a Pisa, non l'avrebbe mai potuto fare in regime di premierato diretto. E che andava fatto anche per questo, nel ricordo delle indimenticabili violenze esercitate dalle forze dell'ordine a Genova all'inizio di questo secolo e millennio: anche per mettere in evidenza la sostanziale differenza tra l'oggi e un domani non auspicato ma possibile.
sergio mattarella e giorgia meloni all altare della patria
Una ulteriore stazione, più prossima al rischio di trasformazione della nostra democrazia in […] "democratura": che è una forma di autocrazia rimediabile a patto che i meccanismi dell'elezione democratica non siano già stati intaccati da un potere troppo consolidato a scapito dei poteri concorrenti.
Esattamente quanto già accaduto nel nostro odierno panorama istituzionale, che vanta un Parlamento annichilito (non solo per sottrazione di funzioni, ma anche per sostituzione etnica permanente della figura di parlamentare disegnata in Costituzione) da un governo, tutti i governi […] Mattarella è lo stesso che qualche lustro fa veniva surclassato nel confronto con un candidato di mediocre statura in un collegio di Palermo, e che oggi (opinione personale) non avrebbe rivali in un ipotetico confronto diretto con il più popolare dei capipartito in campo. […]
SERGIO MATTARELLA URSULA VON DER LEYEN GIORGIA MELONI
il capo dello Stato perderebbe ogni rapporto diretto con il suo interfaccia eletto direttamente, ma non si potrebbe sognare di richiamare chicchessia del governo, organismo a lui estraneo in termini di relazione diretta, a qualsiasi livello. Del resto, nulla fa capire il nostro non auspicato futuro istituzionale meglio di quanto non faccia la reazione, trattenuta nei toni non certo nel fastidio , contenuta in una sgraziata , anonima nota del partito del presidente del Consiglio di richiamo. […]