E LE STELLE STANNO A GUARDARE LA HACK CHE SCRIVE: L’ASTROFISICA DAL 2011 HA PUBBLICATO UN LIBRO AL MESE
Roberto Volpi per "Il Foglio"
Com'è possibile che qualcuno nel giro di due anni e quattro mesi, tra il 2011 e il primo quadrimestre del 2013, riesca a scrivere e a farsi pubblicare la bellezza di 27 libri 27, alla spaventevole media di un libro al mese? Sono le stupefacenti cifre della produzione letteraria dell'astronoma Margherita Hack, che deve avere scoperto non solo l'elisir di lunga vita ma anche quello che moltiplica energie, neuroni, voglia di scrivere, di esserci, di far parlare di sé. Anche soltanto pensarli, dico, tutti quei libri, quei saggi, ma come si fa? E piazzarli uno dietro l'altro senza perdere un colpo, un attimo? Come fa una che, per quanto arzilla, ha pur sempre felicemente oltrepassato la soglia dei novanta?
Il fenomeno merita, e lei nei sarebbe contenta, l'attenzione dei suoi colleghi scienziati. Intanto mi sono messo a guardarci un po' dentro io, con lo spirito terra terra del contabile, per vedere di carpirne almeno qualche segreto. Un paio o tre credo di averli scoperti. Per esempio, Margherita Hack si ripete. Per forza, si dirà . Sì, però la ripetizione della Hack è particolarmente tosta. Tipo: "Dove nascono le stelle", "Perché le stelle non ci cadono in testa", "Una vita tra le stelle", "Notte di stelle", "Tutto comincia dalle stelle", "L'anima della terra vista dalle stelle" "Così parlano le stelle", "La stella più lontana", "Stelle da paura", "Sotto una cupola stellata", "Stelle, pianeti e galassie".
E va bene che Margherita Hack in quanto astronoma è pur sempre di stelle e dintorni che deve parlare ma a momenti le risulterà pressoché impossibile declinare le stelle in modo tale da formare un titolo decente. Secondo segreto, pubblica con editori di tutti i tipi, tutti i livelli, tutta Italia. E non si è mai visto neppure che fossero ben sedici gli editori che si sono spartiti 27 titoli di uno stesso autore concentrati in due anni e spiccioli. Eccoli, in ordine di frequenza: Sperling & Kupfer (6 titoli), Dalai Editore (4), Aliberti, Edizioni dell'Altana e Rizzoli (2), Editoriale scienza, Nuova dimensione, Scienza Express, Einaudi, Zanichelli, Barbera, Luca Sossella Editore, Transeuropa, Edicielo, Di Renzo Editore, Arkhé (1).
Ed eccoci arrivati al cuore del terzo segreto. La capacità di sfruttare la fama acquisita con le stelle per rivogarci tutte le passioni che hanno costellato (pour cause) i suoi giorni: i gatti, la bicicletta, la cucina vegetariana e via via sempre più su fino ad arrivare a quelle per l'etica e l'ateismo. "Dialogo tra un'atea e un prete", "Dio, la vita e l'universo nella riflessione di una miscredente atea", "Come io vedo il mondo", "Scienza ed etica", "Riflessioni su vita, scienza ed etica" e via filosofeggiando da astronoma, scienziata, sportiva, donna di sinistra senza mezzi termini e senza religione (nel senso stretto di atea).
Ok, c'è pure un quarto segreto. La bella faccia da contadina delle campagne d'una volta, da donna di fatica che la fatica l'ha piegata più che lasciarsene piegare. Non da accademica o da scienziata. Da massaia senza grilli per la testa, piuttosto, una che a vederla diresti che ha tirato su a suon di sberle una buona mezza dozzina di figli. Anche questo conta, editorialmente parlando. A tal punto che quella faccia ci sorride da quasi tutte le copertine dei suoi libri. Che però non possono essere solo copertine, ovvio.
Cosicché Margherita Hack s'ingegna a scrivere senza sosta. Perché dopo averci messo la faccia non può non cercare di metterci anche quel tanto di sostanza che si conviene in un libro. Anzi in 27, solo per citare gli ultimi.
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