“TRUMP VERRÀ RIELETTO MA SUBIRÀ UN SECONDO IMPEACHMENT” - BANNON A RUOTA LIBERA: “LA CINA È GOVERNATA DA UN MANIPOLO DI PERSONE CON MENTALITÀ DA GANGSTER. BIDEN È UN’IPOCRITA E HILLARY NON SI ARRENDERÀ MAI, ASPETTA SOLO DI SALVARE IL PARTITO DA BLOOMBERG… - VINCERE LE ELEZIONI NON CAMBIA LE COSE. NEMMENO LE URNE CONVINCONO LE ÉLITE A CONSEGNARE LE CHIAVI DEL SISTEMA AI SOVRANISTI"
Maria l. Rossi Hawkins per “la Verità”
Con una mano scorre il Blackberry, con l' altra ci invita a sederci di fronte. Sul tavolo tutti i principali quotidiani americani e inglesi. Abbiamo incontrato nella sua War room Steve Bannon, ex capo della campagna elettorale di Donald Trump ed ex membro del Consiglio per la sicurezza nazionale del presidente americano.
Il processo di impeachment contro Donald Trump si sta concludendo. È quello che si aspettava?
«Questo processo di impeachment fa parte di un progetto architettato per annullare la presidenza Trump. Un processo che è cominciato nel momento in cui il presidente è stato eletto. L' ho previsto nel 2018, quando i democratici hanno cominciato a combattere per riconquistare la camera dei deputati. Una volta che l' hanno vinta ho detto subito che Nancy Pelosi avrebbe dato vita a un movimento per sostenere l' impeachment di Trump.
Questo processo è solo la continuazione di quanto i democratici hanno cominciato allora».
Sì, ma cosa ne pensa del processo?
«L' accusa dei democratici è ben fatta, i video, i messaggi in Power point, i grafici, le curve, si tratta di uno spettacolo ben congegnato che è durato tre giorni. Secondo loro hanno istruito un ottimo caso. Ma c' è solo un piccolo particolare. Sono proprio le argomentazioni dei democratici che hanno dato a Trump l' opportunità di affrontare l' arena globale e di ribaltare la narrativa dell' accusa.
Si è visto subito dal primo giorno della difesa repubblicana. Il presidente ha ribattezzato il processo di impeachment "il crimine del secolo", il colpo di Stato per mano dell' establishment di quel deep State che sta cercando di rimuoverlo».
Cosa ci possiamo aspettare dalla difesa repubblicana?
«Saranno giornate movimentate e intense, sono sicuro che l' opinione pubblica, dopo aver ascoltato la difesa, tornerà dalla parte del presidente».
steve bannon elon musk donald trump
Ma anche se la difesa non fosse eccellente, il presidente Trump sarà comunque assolto, no?
«Non solo il presidente sarà assolto perché il Senato non ha i numeri per rimuoverlo - ci vogliono due terzi del Senato per condannare Trump - ma al presidente verrà risparmiato anche l' imbarazzo di un voto di 50 contro 51. Io credo che il presidente in questo processo non verrà solo assolto ma verrà addirittura esonerato.
I repubblicani stanno mettendo in atto quella che chiamiamo "difesa affermativa". Un contrattacco feroce contro il Partito democratico e l' intero colpo di Stato architettato per destituito. La giuria non è il Senato, ma sono gli americani e il mondo sta guardando Trump. Gli occhi del mondo sono puntati su di lui. Ecco perché il presidente deve essere esonerato».
Cosa significa l' impeachment per la presidenza Trump?
«L' establishment politico sta cercando di spezzare le frecce dall' arco del movimento di Trump. Annullare i risultati della sua presidenza: l' eliminazione dell' Isis, i successi in campo economico, i progressi fatti al confine con il Messico, i trattati commerciali con Canada, Messico e Cina, l' eliminazione di Abu Bakr Al Baghdadi e Qassem Soleymaini.
Trump non è un presidente tradizionale e i suoi nemici vogliono annullarlo. I democratici saranno incessanti. L' impeachment di Trump non finirà con questo processo ma continuerà anche nel suo secondo mandato. L' establishment vuole distruggere Trump come strumento della una rivolta populista americana. L' establishment non teme i politici in sé ma in quanto capaci di rivoluzionare lo status quo».
Ma allora Trump verrà rieletto?
«Trump verrà rieletto ma poi subirà un secondo impeachment. Fra i due schieramenti politici la lotta sarà continua e prolungata. Anche dopo il voto di assoluzione di Trump, giovedì e venerdì prossimi al Senato. La battaglia continuerà come per Jair Bolsonaro in Brasile o per Matteo Salvini in Italia, per Nigel Farage prima e poi per Boris Johnson nel Regno Unito.
Ovunque ci sia un leader populista l' establishment fa di tutto per eliminarlo. Vincere le elezioni, così come fecero Salvini e i 5 stelle nel 2018, non cambia le cose. Il messaggio l' avevo già dato anche nel 2017, un anno dopo l' elezione di Trump. Se si pensa che vincere le elezioni cambi le cose ci si sbaglia grosso. Nessuno ti consegna le chiavi di un sistema e ti dice "porta il Paese dove vuoi".
Ogni giorno ci si deve confrontare. È lotta politica a livello più alto. L' establishment ha a sua disposizione un sistema economico e un sistema politico che conferisce benefici. Chi appartiene all' establishment non è disposto a darti una pacca sulle spalle e a farti i complimenti perché hai avuto un' idea diversa dalla loro. Quello che apprezzo della sinistra è che sono impegnati, sono motivati ad andare fino in fondo. Basta pensare che sono riusciti a portare Trump all' impeachment sulla vicenda dell' Ucraina, che è una questione ridicola».
Trump ripete esattamente le cose che dice lei: sembra che non siate mai stati così d' accordo.
«La ragione per cui io e Trump abbiamo avuto un rapporto di lavoro così buono è che la pensiamo allo stesso modo. Faccio questo mestiere da 12 anni e Trump è un nazionalista e populista, condividiamo tante idee anche se non andiamo d' accordo su tutto.
Il motivo per cui ho cominciato la War room è proprio questo: perché dopo le elezioni, tutti hanno pensato che la partita fosse vinta, ma non è così. Bisogna lavorare e combattere ogni giorno come facciamo qui».
Lei è uno dei più feroci critici della Cina. Cosa ne pensa di questa prima fase dell' accordo con gli Usa?
«Credo prima di tutto che la politica dei dazi di Trump funzioni. Penso che la Cina sia in una guerra commerciale con gli Stati Uniti da 20 anni e questo sia solo un armistizio, che ha funzionato grazie all' uso dei dazi di Trump, peraltro ridicolizzato dal mondo intero. Ma è solo la prima fase, quella più importante è la seconda.
La Cina non è una democrazia dove un anno governano i democratici e l' alto i repubblicani la sua leadership è composta da un manipolo di persone che hanno la mentalità da gangster, il cui unico scopo è quello di mantenere il potere. Hanno fatto un patto faustiano con la popolazione cinese. Hanno dato crescita economica togliendo libertà politica. Il problema per il governo è che ora i cinesi sono stanchi di essere intrappolati. Sono stanchi di essere soppressi».
Dopo la Cina, Trump si è concentrato sui dazi all' Europa. Che cosa succederà?
DONALD TRUMP ALLA MARCIA DELLA VITA 2
«Il presidente parla di reciprocità. Vuole uno scambio equo che funzioni per le due parti. Sono convinto che si arriverà presto a un accordo così come si arriverà a un accordo con il Regno Unito e non credo che i dazi ne faranno parte.
L' accordo con l' Europa avrà la stessa importanza dell' accordo con i cinesi. Prima di Trump gli accordi commerciali erano dimenticati. Dal primo giorno di amministrazione abbiamo detto che gli accordi commerciali sarebbero stati al centro della ripresa economica americana. Gli accordi si faranno rapidamente, in primavera».
Perché la partecipazione di Trump alla marcia della vita è così straordinaria?
DONALD TRUMP ALLA MARCIA DELLA VITA 1
«Trump ha bisogno della base degli evangelici e questa sarà un' elezione nella quale ogni voto è importante, soprattutto il voto della base. Quello che Trump ha fatto è straordinario. Nonostante i presidenti prima come Georgee W. Bush, che dipendeva dalla base evangelica perché è un evangelico, mentre Trump non lo è, non hanno mai partecipato alla marcia, lui ha fatto un discorso davanti a 250.000 persone. Ha dimostrato coraggio politico, ma ha rafforzato e riunificato il sostegno di questo movimento composto sopratutto di giovani».
Elezioni americane: il battibecco fra Bernie Sanders ed Elizabet Warren chi ha beneficato dei democratici? Joe Biden?
«Le primarie democratiche mi ricordano la lotte con i cuscini, qualcosa a metà fra La notte dei morti viventi e Pleasantville. Nessuno vuole veramente andare contro l' altro anche se c' e' una differenza enorme fra un candidato come Sanders e uno come Biden, che è un uomo corrotto.
DONALD TRUMP ALLA MARCIA DELLA VITA
hillary clinton donald trump il town hall debate
Sanders ha le nostre stesse informazioni contro Biden eppure sceglie di non utilizzarle. Così come fece con Hillary Clinton nelle scorse primarie. Bernie Sanders è un vecchio musone che non ha le palle per affondare il coltello. Se sei un poilitico moderno devi avere certi attributi, come li ha per esempio Hillary Clinton. Biden è un ipocrita, un globalista che ha tradito gli interessi dei lavoratori spingendo l' agenda economica globalista».
E Hillary? Lei continua a dire che Hillary si rimetterà in gioco.
micheal bloomberg hillary clinton
«Certo! Hillary non si arrenderà mai. Sta aspettando che Michael Bloomberg scompagini le primarie del Super tuesday di marzo con tutti i soldi che sta spendendo. Sono oltre 100 milioni di dollari, con cui sta comprando spot pubblicitari negli Stati come la California e altri grandi Stati dove sta avanzando nei sondaggi.
Hillary sta solo aspettando il momento giusto, perché tutti i giorni pensa a come può fare la sua mossa salvare il Partito democratico. Non credo che per Hillary sia finita perché lei detesta Trump, che ritiene le abbia rubato la presidenza. Non aspetta altro che di salvare il partito da Bloomberg in una convention democratica spaccata».
E chi vincerà questa volta?
«Sarà una grande battaglia, un rematch come quello fra Muhammad Ali e Joe Frazier».
Rudy Giuliani, Donald Trump, Michael Bloomberg, Bill Clinton, Joe Torre.bloomberg con hillary e chelsea clintonsosia di hillary con pupazzo di trump