ECCO COSA C’È NEL DECRETO SALVINI: ABOLIZIONE DEI PERMESSI UMANITARI, REVOCA DELLA CITTADINANZA SE C'È UNA CONDANNA PER TERRORISMO, STRETTE SUI RIMPATRI - AUMENTANO I REATI CHE DETERMINANO LA REVOCA DEL PERMESSO DI RIFUGIATO, E SUL FRONTE SICUREZZA C’È LA STRETTA SULLE OCCUPAZIONI ABUSIVE E…
1 – MIGRANTI, OK AL DECRETO SALVINI: NIENTE ASILO SE C' È UNA CONDANNA
Valentina Errante per “il Messaggero”
GIUSEPPE CONTE SPARISCE NELLA FOTO PROPAGANDA SUL DECRETO SALVINI
Il testo definitivo non c' è ancora. Dopo le modifiche, la trattativa all' interno del governo resta aperta su alcuni dettagli. Il decreto Salvini passa all' unanimità in Cdm, ma almeno un ritocco ci sarà.
Ad essere modificato sarà l' articolo che riguarda la sospensione dell' esame delle domande di asilo quando il richiedente sia sottoposto a procedimento penale e l' obbligo di lasciare il territorio nazionale in caso di condanna di primo grado. Un passaggio da rivedere.
E del resto, è il pentastellato presidente della Camera, Roberto Fico, a commentare: «La sicurezza si realizza tramite la costruzione di altri diritti, come quello all' istruzione, all' acqua pubblica, a vivere in una città sana. Prendere il tema solo dalla parte del bastone significa fare una politica securitaria e non di sicurezza».
Il Viminale esulta: «È un passo in avanti per rendere l' Italia più sicura», dice Matteo Salvini, sostenuto dal premier Giuseppe Conte: «Non arretriamo su diritti». Il provvedimento cancella di fatto il sistema Sprar, cioè l' accordo per l' accoglienza tra Viminale e sindaci, e punta ad aumentare il numero dei rimpatri, tanto da prevedere anche la procedura negoziata per gli appalti, senza la pubblicazione del bando di gara, per eseguire lavori di costruzione e ristrutturazione dei nuovi centri per il rimpatrio.
MIGRANTI
L' ultima bozza, quella più simile al testo finale, prevede, come annunciato, una stretta sui permessi e in particolare l' abolizione di quelli per motivi umanitari. Adesso saranno le questure, su indicazione delle commissioni che hanno rigettato una richiesta di asilo, a riconoscere ad alcuni soggetti una breve autorizzazione (uno due anni) per alcune categorie.
Sei tipologie di soggetti, e non più tre come annunciato in un primo momento, potranno contare su queste concessioni speciali. Il permesso di soggiorno di carattere umanitario sarà rilasciato per atti di particolare valore civile, sfruttamento lavorativo, violenza domestica, eccezionali calamità, motivi di salute molto gravi.
corpi migranti in mare libia 1
L' altro passaggio che ha già subito una modifica, ma rimane dubbio, riguarda la revoca della cittadinanza italiana prevista, con decreto del presidente della Repubblica, in caso di condanna definitiva per reati di terrorismo internazionale. E non più in caso di una condanna in primo grado. Un provvedimento che potrà essere adottato entro tre anni dalla sentenza passata in giudicato.
In materia di sicurezza, tutto come annunciato: pene fino a quattro anni per le occupazioni abusive di immobili. Il provvedimento prevede che l' Agenzia che amministra i beni confiscati possa assumere altre 70 persone. Inoltre è prevista la possibilità di vendere i beni confiscati alla mafia. Il ricavato finirebbe nel fondo unico per la giustizia.
Ma la norma rischia di suscitare non poche critiche, soprattutto da parte delle procure antimafia, per il rischio che le associazioni criminali alle quali sono stati sottratti i beni ne rientrino in possesso attraverso prestanome, riaffermandosi sul territorio.
LE REAZIONI
Salvini definisce «non blindato» il provvedimento, ma intanto la platea di chi obietta è ampia. Il presidente della Cei, Gualtiero Bassetti, promette che la Chiesa continuerà a fare la sua parte per i migranti e invita la politica a «non cedere alla tentazione di strumentalizzare le paure o le oggettive difficoltà di alcuni gruppi e di servirsi di promesse illusorie per miopi interessi elettorali». Lia Quartapelle (Pd) definisce il decreto «la nuova arma di distrazione di massa.
Crea più immigrati irregolari, più insicurezza e non aumenta i rimpatri». Il direttore del Cir Mario Morcone, ex numero uno del Dipartimento Immigrazione del Viminale, parla di «norme pericolosissime» che vanno «a colpire diritti solennemente riconosciuti dalla nostra Costituzione».
E per l' Anci il dl «ridimensiona il sistema di accoglienza dei Comuni a favore del sistema emergenziale dei centri di prima accoglienza. Una scelta che avrà ricadute sui territori».
2 – AL VIA IL DECRETO SICUREZZA FISCO, IN CELLA CHI EVADE
Patricia Tagliaferri per “il Giornale”
Due decreti accorpati in un unico provvedimento che prevede strette in materia di sicurezza e immigrazione. «Un passo avanti per rendere l' Italia più sicura», twitta il ministro dell' Interno Matteo Salvini subito dopo l' approvazione all' unanimità da parte del Consiglio dei ministri del testo che recepisce uno dei cavalli di battaglia del vicepremier leghista, mentre l' altro, il grillino Luigi Di Maio, cerca di rubargli la scena annunciando per fine settembre un decreto fiscale che prevederà il carcere per gli evasori.
Le disposizioni contenute nel provvedimento, alcune delle quali limate per evitare che fossero dichiarate incostituzionali, sono state pensate per «scongiurare il ricorso strumentale alla domanda di protezione internazionale».
Le novità vanno dalla modifica della normativa in materia di accoglienza dei profughi, che non potranno più ottenere il permesso umanitario ma solo speciali permessi di soggiorno temporanei, alle nuove misure sulla cittadinanza, preclusa a chi è stato condannato in via definitiva per terrorismo internazionale, mentre le domande di asilo verranno sospese già in caso di condanna in primo grado o di ritenuta pericolosità sociale.
Cambia anche il sistema Sprar: la permanenza nei centri di prima accoglienza sarà limitata a chi beneficia di protezione internazionale e ai minori non accompagnati. Il dl Salvini prevede strette sui rimpatri e l' ampliamento dei reati che determinano la revoca del permesso di rifugiato (violenza sessuale, spaccio di droga, violenza a pubblico ufficiale), oltre alla revoca della protezione umanitaria ai cosiddetti «profughi vacanzieri», quelli che dopo aver ottenuto protezione in Italia tornano in vacanza nei loro Paesi.
Per quanto riguarda la lotta al terrorismo vengono introdotte norme per contrastare il rischio di attentati jihadisti. Tra le disposizioni in materia di sicurezza pubblica, prevenzione e contrasto al terrorismo e alla criminalità mafiosa il decreto prevede una stretta sul noleggio di furgoni che potrebbero essere utilizzati per colpire, come già accaduto tante volte in Europa.
All' interno del provvedimento anche l' estensione del «Daspo» per i sospettati di avere a che fare con il terrorismo internazionale, mentre per gli stranieri considerati una minaccia per la sicurezza nazionale scatterà la revoca della cittadinanza. Contemplata anche la sperimentazione della pistola taser da parte della polizia municipale e l' inasprimento delle sanzioni per chi occuperà abusivamente immobili. La questione dei rom, invece, non trova spazio in questo decreto. Ma è tutt' altro che accantonata, assicura Salvini: «L' obiettivo è chiudere i campi».