boris johnson joe biden

SUMMIT ON A SOLITARY BEACH - BORIS JOHNSON RICOPRE DI ELOGI BIDEN AL G7 IN CORNOVAGLIA PERCHÉ NON PUÒ PERMETTERSI ALTRI SCIVOLONI: IL VERTICE È LA SUA OCCASIONE PER FAR VEDERE CHE “GLOBAL BRITAIN” NON È SOLO UNO SLOGAN, E CHE LA GRAN BRETAGNA PUÒ DIVENTARE UN INTERLOCUTORE AFFIDABILE DOPO LA BREXIT - MA “SLEEPY JOE” HA MOLTI DUBBI - IL SIPARIETTO SULLE MOGLI: “ABBIAMO QUALCOSA IN COMUNE. ENTRAMBI CI SIAMO SPOSATI AL DI SOPRA DEL NOSTRO LIVELLO…”

Luigi Ippolito per Il “Corriere della Sera”

 

boris johnson joe biden 1

«Gli ho detto che abbiamo qualcosa in comune - ha scherzato Joe -: entrambi ci siamo sposati al di sopra del nostro livello». «Non starò a dissentire su questo - ha replicato Boris -: non sarò in disaccordo col presidente qui o su qualsiasi altra cosa».

 

boris johnson joe biden al g7 in cornovaglia

Hanno fatto di tutto per appianare le differenze, Johnson e Biden, al loro primo incontro faccia a faccia in Cornovaglia, alla vigilia del G7: hanno parlato di «completa armonia» e il premier britannico ha salutato la «ventata di aria fresca» in arrivo dalla Casa Bianca. Ma era uno show di unità dovuto: perché la vigilia del summit che si apre oggi ha rischiato di essere offuscata dalla intrattabile questione nordirlandese.

 

boris johnson joe biden

Biden si è fatto precedere da un duro avvertimento: l'ambasciata americana a Londra ha compiuto un passo formale presso Downing Street, ammonendo a non «infiammare» le tensioni in Irlanda del Nord e ad accettare anche «compromessi impopolari». Un tipo di monito di solito riservato agli avversari, non agli alleati.

 

Londra e Bruxelles sono ormai ai ferri corti. La Gran Bretagna non vuole introdurre controlli sulle merci in arrivo in Irlanda del Nord dalla madrepatria, in nome dell'unità del Regno Unito; la Ue chiede di rispettare gli accordi presi sulla Brexit, che vedono l'Irlanda del Nord lasciata nel mercato unico europeo e dunque soggetta a un regime doganale diverso rispetto al resto della Gran Bretagna.

carrie johnson jill biden

 

 Un nodo che ha riacceso le tensioni nella tormentata provincia e che rischia di mettere in pericolo gli accordi di pace del 1998. In questo clima è atterrato Biden, che va fiero delle sue radici irlandesi e ha molto a cuore i destini dell'isola.

 

Forse gli americani faranno pressione anche sugli europei, che hanno adottato un approccio legalistico e massimalista: ma intanto è Johnson a sentire il fiato sul collo. Per lui il rischio da evitare era veder naufragare la speranza di cementare la «relazione speciale» con gli Stati Uniti, che ieri ha preso corpo con la firma di una nuova «Carta atlantica».

 

boris johnson e joe biden con le mogli al g7 in cornovaglia

Ed ecco allora Boris sperticarsi in encomi: «I colloqui sono stati grandi. Sono andati avanti a lungo. È meraviglioso ascoltare Joe Biden. È fantastico». E sull'Irlanda del Nord ha negato di aver subito pressioni: «C'è un totale terreno comune». Perché Johnson non può permettersi passi falsi: il G7 è la sua occasione per dare concretezza allo slogan della «Global Britain», l'ambizione di fare della Gran Bretagna un player mondiale dopo essere usciti dall'orbita dell'Unione europea.

joe biden fa il piacione con carrie johnson

 

Dunque il summit deve essere un successo: anche per far dimenticare il quasi-collasso del 2018, passato alla storia per le sfuriate e le intemperanze di Donald Trump. Le diplomazie hanno lavorato sodo per appianare tutti gli spigoli e il comunicato finale è già quasi pronto: l'obiettivo strategico, spiegano da Downing Street, è riconquistare un'agenda comune fra le grandi democrazie, ritrovare la fiducia tra Paesi che riflettono i valori di una società aperta.

 

jill biden al g7 in cornovaglia con la scritta love sulla giacca

 In questa cornice si inserisce anche il faccia a faccia che Biden avrà con Mario Draghi sabato mattina. Al summit si discuterà di come costruire la ripresa delle società e delle economie piegate dalla pandemia, di come distribuire i vaccini nel mondo, di come realizzare la transizione ecologica.

 

joe biden e boris johnson con le consorti

Fonti europee ammettono che ci potrebbero essere delle differenze di accenti sulle questioni di politica internazionale, dalla Russia alla Cina, ma parlano comunque di «atmosfera positiva» con gli americani. Per sollevare gli animi, stasera Johnson schiera il meglio del soft power britannico, ossia la famiglia reale al completo: al ricevimento ci saranno la regina Elisabetta, Carlo, Camilla, William e Kate.

manifestanti di extinction rebellion al g7 in cornovaglia

 

joe biden e boris johnson con le consorti 3boris johnson joe biden g7 in cornovaglia jill biden e carrie symonds carrie symonds e jill biden con wilfred johnson boris johnson joe biden joe biden e boris johnson con le consorti 2joe biden e boris johnson con le consorti

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…