“BERLUSCONI ERA PIÙ DEL BUNGA BUNGA” – IL TABLOID TEDESCO BILD COMMENTA CON IL FIELE LA SCOMPARSA DEL CAV: “NON HA RESO L'ITALIA UN PAESE MIGLIORE. E COME INCORREGGIBILE AMICO DI PUTIN ALLA FINE È MORTO DALLA PARTE SBAGLIATA DELLA STORIA" - "IL SUO MARCHIO FUORI DALL'ITALIA ERA QUELLO DI UN POLIT-CLOWN. MA QUESTA ERA SOLO UNA PARTE DELLA VERITÀ. È STATO UN UNICUM, CON ALMENO DUE VOLTI…” - LA “CULONA INCHIAVABILE” (SMENTITA) ALLA MERKEL E LE RISATINE DELLA CANCELLIERA E SARKOZY - IL BELGA "LE SOIR": "È LA FINE DI COLUI CHE SI CREDEVA IMMORTALE - IL "NEW YORK TIMES": "UOMO DI SPETTACOLO CHE HA SCONVOLTO LA POLITICA E LA CULTURA" - VIDEO
Muore a 86 anni Silvio Berlusconi, uomo di spettacolo che ha sconvolto la politica e la cultura italiana
BILD, "BERLUSCONI ERA PIÙ DEL BUNGA BUNGA"
LA NOTIZIA DELLA MORTE DI SILVIO BERLUSCONI NELLA HOMEPAGE DELLA BILD
(ANSA) - "Berlusconi era più del bunga bunga". È questo il titolo della Bild online, in Germania, sulla morte dell'ex premier italiano. Il tabloid tratta la figura dell'ex premier con un lungo articolo, concludendo che il fondatore di Fi "non ha reso l'Italia un paese migliore. E questo nonostante abbia amato, come da lui asserito migliaia di volte, il Paese.
Gli italiani hanno fatto a lui meglio di quanto lui abbia fatto agli italiani. E come incorreggibile amico di Putin alla fine è morto dalla parte sbagliata della storia", si legge. A firmare un lungo articolo su Berlusconi è Albert Link, che aveva fatto un'intervista all'ex presidente del Consiglio.
"Il suo marchio fuori dall'Italia era quello di un polit-clown. Ma questa era solo una parte della verità. Berlusconi è stato soprattutto un unicum, con almeno due volti, che non si è mai riusciti a far entrare in un'unica etichetta tedesca". "Da una parte io ho visto in lui un atteggiamento e un'aura così governativa che qui si sarebbe vista in Helmut Kohl o in Helmut Schmidt", continua.
"Dall'altra poteva essere così volgare che addirittura Mario Barth (comico tedesco, ndr) si sarebbe vergognato di una delle sue barzellette, per le quali io - su sua rischiesta - avevo dovuto spegnere il registratore". "Aveva un chiaro messaggio: gli bruciava che il governo Merkel alla fine del suo mandato da premier praticamente lo ignorasse - scrive ancora -. E voleva chiarire che lui non era un nazionalista, ma un europeista e soprattutto che era amico dei tedeschi".
BERLUSCONI: LE SOIR, LA FINE DI COLUI CHE SI CREDEVA IMMORTALE
LA NOTIZIA DELLA MORTE DI SILVIO BERLUSCONI SU LE SOIR
(ANSA) - Morte di Silvio Berlusconi: "La fine di colui che si credeva immortale". Titola così Le Soir, il più prestigioso quotidiano francofono belga, annunciando la morte di Silvio Berlusconi. "Amava la vita in modo così viscerale che gli italiani lo immaginavano immortale", scrive il quotidiano. "Nato il 29 settembre 1936, primogenito di una famiglia della piccola borghesia milanese, questo formidabile uomo d'affari e leader politico atipico lascia cinque figli, un impero mediatico e finanziario e una reputazione controversa", afferma tra l'altro, per ripercorrere quindi le tappe principali della vicenda Berlusconi. (ANSA).
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