tav juncker toninelli

“DECIDANO ITALIA E FRANCIA, VEDREMO CHI LA SPUNTERÀ” – JUNCKER FA IL DIPLOMATICO SULLA TAV, MA INTANTO A ROMA I MINISTRI SI SCANNANO. CENTINAIO CHIEDE DI FARE CHIAREZZA SUL RINVIO DELL’OPERA, MANLIO DI STEFANO DICE CHE VA FERMATA DEL TUTTO – TONTINELLI DICE CHE LA SOLUZIONE SARÀ TROVATA ENTRO DUE SETTIMANE: “I CITTADINI VOGLIONO SENTIR PARLARE DI ALTRI PROGETTI” (COME SE NE AVESSE UNO)

gian marco centinaio palio siena

Da www.ansa.it

 

Ministri ai ferri corti sulla Tav, con il leghista Centinaio che annuncia la richiesta in Cdm di fare chiarezza sulla mozione a firma M5s e Lega al voto alla Camera, che prevede un rinvio al contratto di governo: "Chiederò se la Tav è stata congelata o no".  Dal M5s il sottosegretario De Stefano attacca l'opera: "Costerebbe a tutti gli italiani 7 miliardi a perdere. Va fermata del tutto". 

 

salvini visita il cantiere tav di chiomonte 17

Matteo Salvini precisa: "L'obiettivo è rivedere il progetto, risparmiare dove si può risparmiare e andare avanti".  E sull'accusa di voto di scambio mossa da Matteo Renzi, il leader della Lega ribatte: "Renzi e il Pd mi fanno tenerezza, non sanno più a cosa attaccarsi. Non commento, non perdo tempo a commentare le sciocchezze del Pd".

 

JUNCKER AL BALCONE COME DI MAIO

Ma il Consiglio dei ministri, durato meno di un'ora, non ha affrontato il tema. "Non se n'è parlato" precisano i ministri Costa e Toninelli. "Massimo due settimane e troveremo una soluzione con gli alleati di governo" dice Toninelli. "Basta parlare di Tav, i cittadini vogliono sentir parlare di tanti altri progetti", aggiunge.

 

toninelli tav

Nel dibattito interviene anche il presidente della Commissione Ue Juncker: "Decidono Italia e Francia, vedremo alla fine chi la spunterà". "Il Governo del No, dei temporeggiatori, degli incapaci, è l'ultima cosa di cui ha bisogno un Paese in recessione, dove la prima emergenza si chiama lavoro. Dai ponti alle strade, alla Tav, passando per la Pedemontana Veneta, l'alta velocità Brescia-Padova, la terza corsia A11 o la Gronda di Genova, solo per citare alcuni tra i progetti più noti, si sta fermando tutto. Ci sono 270 opere pubbliche bloccate, con i cantieri fermi per i più svariati motivi: dall'aperta ostilità del Governo, fino alla manifesta incapacità di sbloccare i lavori".

tajani foto mezzelani gmt 041

 

Lo afferma il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani. "Dei 150 miliardi disponibili, è stato speso meno del 4%. Il Governo ha detto stop a 21 miliardi di euro già destinati alle grandi opere in corso. Rischiamo, inoltre, di perdere, 4.3 miliardi di finanziamenti Ue - prosegue - i primi a pagare questa follia sono i lavoratori. Stime attendibili indicano che sono a rischio 420.000 posti, senza contare le conseguenze negative sull'intera economia italiana della mancanza d'infrastrutture moderne e 15 tra le più grandi imprese edili italiane sono già in amministrazione controllata".

 

TAV TONINELLI BY VAURO

Tajani precisa che "il mondo galoppa, mentre noi tiriamo il freno. Il confronto con il resto dell'Europa è impietoso. Nel solo 2018 negli altri Paesi Ue sono state fatte opere per 400 miliardi. Negli ultimi 10 anni, la Spagna ha speso una media di 40 miliardi l'anno per infrastrutture. La sola Germania, ha approvato un piano d'investimento per infrastrutture di trasporto di 270 miliardi. Prima cambia il governo del No al lavoro, al progresso, al futuro, meglio sarà per gli italiani".

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