toninelli tav

LA TAV NON S’HA DA FARE! BOCCIATURA PER LA TORINO-LIONE: NON PASSA L’ANALISI TECNICA COSTI-BENEFICI - INVIATA A TONINELLI LA PRIMA PARTE DELLA RELAZIONE: AUMENTO LIMITATO DEL TRAFFICO MERCI TRA ITALIA E FRANCIA - IL MINISTERO FRENA: SOLO UNA BOZZA, NON E’ STATA PRESA UNA DECISIONE- E SALVINI EVOCA IL REFERENDUM: "NON POTREMMO FERMARLO"

Francesco Pacifico per “il Messaggero”

 

toninelli tav

In estrema sintesi il primo giudizio sulla Tav in Val di Susa è negativo: la futura linea, secondo i consulenti di Toninelli e schierati sul fronte del no, non farà aumentare in termini rilevanti il traffico merci tra l' Italia e la Francia. Ma garantirà maggiori ritorni in termini sociali, cioè meno traffico, inquinamento e incidenti. Ieri pomeriggio verso le 17 è stata inviata al ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, la prima parte della relazione costi-benefici sull' opera: cioè il giudizio scritto dai tecnici della struttura di missione che si occupano delle ripercussioni economiche e che vede in prima fila l' economista Marco Ponti, no Tav dichiarato. Mancano ora i rilievi giuridici (leggi i ricorsi) e quelli di natura più infrastrutturale.

 

toninelli tav

L' ACCELERAZIONE A darne notizia era stato poco prima proprio il professore ospite di Sky - «Abbiamo già consegnato. È stato un lavoro infernale fatto in pochi mesi» - creando non pochi imbarazzi nel governo. In un primo tempo i Cinquestelle - ricalcando quanto già iniziato con la stretta alle trivelle - pensavano di poter cavalcare la cosa, anche per far dimenticare le polemiche sul salvataggio di Carige. Ma poi le prime richieste di chiarimenti arrivate dalla Lega e dal fronte francese hanno spinto il Mit a ridimensionare la cosa, facendo sapere che «il documento è una bozza preliminare» e che in quanto tale necessita di «un vaglio di conformità» da parte del ministero.

 

beppe grillo no tav

A quanto trapela, gli economisti coordinati dal professor Ponti sono abbastanza pessimisti sui benefici della Tav. Avrebbero registrato un aumento del traffico merci tra Italia e Francia molto limitato, tesi contraddette dalle precedenti analisi e dal commissario all' opera, Paolo Foietta, secondo i quali si avrebbe un rialzo dei volumi, accorciando i tempi e creando benefici economici a Italia e Francia. Il saldo positivo sarebbe tra i 3 e i 5 miliardi di tonnellate di merci contro le 40 attuali. Da qui la difficoltà, sempre secondo i tecnici guidati da Ponti, di recuperare i costi. Sarebbe stato però rilevato che una cifra tra il 30 e il 40 per cento del traffico attuale su gomma verrà trasferito su ferro, con non pochi benefici.

 

Secondo i consulenti del Mit, tutti dichiaratamente no Tav, i container trasportati dai tir garantiscono allo stato maggiori entrate: sia di natura fiscale (le accise per la benzina o le tasse d' immatricolazione sui nuovi mezzi) sia attraverso i pedaggi.

TAV TONINELLI BY VAURO

 

Ogni viaggio tra Torino e Lione garantisce, soltanto sulle imposte sul carburante, circa 150 euro. Soldi che si perderebbero nel passaggio al ferro.

 

ZEROCALCARE NO TAV NOTAV

Di converso l' utilizzo dei treni abbatterebbe le emissioni, gli incidenti e il congestionamento di certe tratte anche dell' 80 per cento. Senza contare che i nuovi binari abbasserebbero la pendenza e consentirebbero la marcia di treni più capienti e meno energivori. Nelle valutazioni precedenti invece era chiaro il vantaggio a fare l' opera, partendo dal forte dimezzamento dei tempi di percorrenza, che i consulenti del Mit hanno invece sottostimato.

 

Inoltre cìè il tema dei posti di lavoro: con lo stop migliaia verrebbero meno.

la manifestazione 'si' tav' in piazza castello a torino 9

Dal Mit fanno sapere che non soltanto siamo di fronte a una prima bozza che sarà discussa con la Francia, ma che il ministro Toninelli vuole chiudere il dossier a maggio, forse dopo le Europee. Ma la prima parte della relazione apre nuovi fronti politici. Il governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino, ieri ha tuonato: «A questo punto non c' è più alcuna ragione per differire la decisione». Sabato intanto i sì Tav scendono di nuovo in piazza a Torino, mentre mercoledì prossimo è atteso in Parlamento per un' audizione il commissario della Tav, Paolo Foietta. Facile ipotizzare nuove polemiche.

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli arianna meloni fabia bettini federico mollicone fazzolari giovanbattista giovan battista

DAGOREPORT - E’ SCOPPIATO UN NUOVO “CASO GIULI”, ACCUSATO DA “LA VERITÀ” DI ESSERE “STATO DAVVERO GENEROSO CON LE INIZIATIVE CINEMATOGRAFICHE DELLA SINISTRA ITALIANA”. A PARTIRE DA FABIA BETTINI, ATTIVA DA OLTRE 15 ANNI NEL CINEMA, REA DI ESSERE LA SORELLA DI GOFFREDO (CI SONO SORELLE E SORELLE), PER FINIRE AI FONDI PER “VIDEOCITTÀ” DI FRANCESCO RUTELLI - GIULI QUERELA “LA VERITÀ” MA IL GIORNO DOPO RINCULA, ‘’COMMISSARIATO’’ DA PALAZZO CHIGI - UNO SCAZZO CHE FA VENIRE A GALLA UNA LOTTA INTERNA AI ‘’CAMERATI D’ITALIA’’ CHE HANNO SEMPRE BOLLATO GIULI COME CORPO ESTRANEO ALLA FIAMMA, CACCIATO A SUO TEMPO DAI “GABBIANI” DI COLLE OPPIO (GODE MOLLICONE CHE SOGNAVA IL MINISTERO DELLA CULTURA) - LA “MERITOCRAZIA”, DI CUI SI RIEMPIVA LA BOCCUCCIA LA DUCETTA, È STATA SEMPLICEMENTE SPAZZATA VIA DALL’APPARTENENZA POLITICA: SEI CON NOI, OK; SE SEI CONTRO, NIENTE FONDI - MENTRE SI SCRIVONO MINCHIATE SUI “COMUNISTI DEL CIAK”, IL MINISTERO DELLA SANTANCHÉ È FINITO AL CENTRO DELLE INDAGINI DELL’ANAC, L’AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE, PER FONDI DESTINATI A FESTIVAL DI CINEMA ORGANIZZATI DA TIZIANA ROCCA E GABRIELLA CARLUCCI…

donald trump giorgia meloni keir starmer emmanuel macron

SI ANNUNCIANO TEMPI SEMPRE PIU' DURI PER LA GIORGIA DEI DUE MONDI - AL SUMMIT DI LONDRA, STARMER E MACRON HANNO ANNUNCIATO UN PIANO DI PACE ASSIEME AD ALTRI PAESI (GERMANIA, POLONIA, SPAGNA, ETC) - PREMESSO CHE PUTIN È L'AGGRESSORE E IL SUPPORTO ALL'UCRAINA SARA' FINO ALLA FINE, IL LORO PIANO DI PACE HA BISOGNO DELLA NUOVA AMERICA DI TRUMP, MA NON È INDISPENSABILE LA SUA MEDIAZIONE - LA POSIZIONE ESPRESSA DA GIORGIA MELONI È STATA IL CONTRARIO AL PENSIERO DI FRANCIA E GRAN BRETAGNA: IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA È INDISPENSABILE PER IL CESSATE IL FUOCO - AMORALE DELLA FAVA: LA DUCETTA A STELLE E STRISCE CI STA SOLO SE LA TRATTATIVA SI FA INSIEME CON IL PAZZO DI WASHINGTON (AUGURI!)

los angelucci del rione sanita - vignetta by macondo antonio giampaolo silvio berlusconi alessandro sallusti

IL CONVENTO DEGLI ANGELUCCI E’ RICCO MA PER I GIORNALISTI DEL “GIORNALE’’, "LIBERO” E “TEMPO” TIRA UNA BRUTTA ARIA - NIENTE PIU’ INVIATI SE NON ‘INVITATI’, NIENTE PIU’ AUTO CON NOLEGGIO A LUNGO TERMINE, OBBLIGO DI STRISCIARE IL BADGE IN ENTRATA, TOLTE PURE LE CIALDE DEL CAFFE’ - DIECIMILA EURO IN MENO PER VITTORIO FELTRI, NIENTE MANLEVA PER LE QUERELE (FILIPPO FACCI HA PAGATO 30MILA EURO PER UNA CAUSA) - SALLUSTI NON C’E’ E QUANDO C’E’ NON PARLA. E IN BARBA AL MELONISMO SENZA LIMITISMO (‘’VELINE’’ DI PALAZZO CHIGI A STRAFOTTERE), LE COPIE CALANO - NERVOSISMO PER L’INSERTO ECONOMICO DI OSVALDO DE PAOLINI - L’ASSEMBLEA E LA PAROLA INNOMINABILE: “SCIOPERO”…

donald trump volodymyr zelensky giorgia meloni keir starmer emmanuel macron ursula von der leyen

DAGOREPORT – IL "DIVIDE ET IMPERA" DEL TRUMPONE: TENTA DI SPACCARE IL RIAVVICINAMENTO TRA GRAN BRETAGNA E UNIONE EUROPEA EVITANDO DI PORRE DAZI SUI PRODOTTI "MADE IN ENGLAND" – STARMER SE NE FOTTE, ABBRACCIA ZELENSKY E SI ERGE A NUOVO LEADER DELL’EUROPA (PARADOSSALE, DOPO LA BREXIT) – OGGI, PRIMA DELLA RIUNIONE DEI LEADER EUROPEI A LONDRA, BILATERALE TRA IL PREMIER BRITANNICO E GIORGIA MELONI, PER CAPIRE CHE ARIA TIRA NELL’“ANELLO TRUMPIANO DELL’EUROPA” - SPACCATURA NELLA LEGA PER IL TRUMPIAN-PUTINISMO DI SALVINI - SCETTICISMO CRESCENTE IN FRATELLI D’ITALIA (FAZZOLARI, URSO E LOLLOBRIGIDA SI SMARCANO DALLA LINEA PRO- KING DONALD) – SCHLEIN E CONTE IN BANCAROTTA - LA PARALISI DEI DEMOCRATICI AMERICANI: AVETE SENTITO LA VOCE DI OBAMA, CLINTON E BIDEN?

volodymyr zelensky donald trump jd j.d. vance

DAGOREPORT - ZELENSKY È CADUTO IN UN TRANELLO, STUDIATO A TAVOLINO: TRUMP E JD VANCE VOLEVANO MORTIFICARLO E RIDURLO ALL’IMPOTENZA CON LA SCENEGGIATA NELLO STUDIO OVALE, DAVANTI AI GIORNALISTI E ALLE TELECAMERE - D’ALTRO CANTO LA VERA DIPLOMAZIA NON SI FA CERTO “ON AIR”, DAVANTI ALLE TELECAMERE E A MICROFONI APERTI - TRUMP E JD VANCE HANNO CONSEGNATO UN ‘PIZZINO’ IN STILE CAPOCLAN: TACI, PERCHÉ SENZA DI NOI SEI FINITO. DUNQUE, OBBEDISCI. E DIRE CHE GLI SHERPA UCRAINI E STATUNITENSI AVEVANO TROVATO PERSINO UN ACCORDO DI MASSIMA SULLE VARIE QUESTIONI APERTE, COME L’ACCORDO-CAPESTRO PER KIEV SULL’ESTRAZIONE DELLE TERRE RARE (UN TRATTATO CHE DI FATTO AVREBBE PERMESSO AGLI USA DI SPOLPARE IL SOTTOSUOLO UCRAINO PER GLI ANNI A VENIRE)… - VIDEO