rai giorgia meloni antonio tajani matteo salvini stefano coletta giampaolo rossi simona agnes

DAGOREPORT - TEMPI DURI PER GIAMPAOLO ROSSI - LA FIAMMA TRAGICA DI PALAZZO CHIGI (GIORGIA, ARIANNA, SCURTI E FAZZOLARI) NUTRE MOLTI DUBBI SUL “PREDESTINATO” AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI - DAVANTI ALLO SHARE DECLINANTE DELLE TRE RETI, ALZANO GLI OCCHI AL CIELO SULLE SUE CAPACITÀ DI GESTIRE IL FOLLE BARACCONE DI VIALE MAZZINI - MA SOPRATTUTTO I RAS MELONIANI SI RIBELLANO ALLA VOLONTÀ DI ROSSI DI RICONFERMARE ALCUNI DIRIGENTI DE SINISTRA (CALANDRELLI, COLETTA, AMMIRATI, ETC.), GIÀ AL COMANDO NEGLI ORGANIGRAMMI DELL’ERA SALINI E FUORTES - DOV’È IL CAMBIAMENTO, SI CHIEDONO I FAZZOLARI? DOVE SONO I “NOSTRI” CHE DEVONO BONIFICARE LA RAI DALL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA?

giampaolo rossi

DAGOREPORT

Tempi duri per i troppo buoni. Giampaolo Rossi, colui che al tempo dei “Gabbiani” di Fabio Rampelli trincerati nelle grotte di Colle Oppio, veniva chiamato “Bussola”, quello che andava sentito per capire chi essere più che dove andare, malgrado la canicola agostana, sta sudando freddo. 

 

Non bastavano le quotidiane rotture di cojoni di Salvini (voglio il direttore generale!) e Tajani (voglio Simona Agnes alla presidenza!), ora ci si mette anche la Fiamma Tragica di Palazzo Chigi (Giorgia, Arianna, Scurti e Fazzolari) a mettere i bastoni tra le ruote al “predestinato” amministratore delegato della Rai.

fazzolari meloni

 

Davanti allo share declinante delle tre reti,  sulle sue capacità di gestire il folle baraccone di viale Mazzini (la fuga di Amadeus), la Fiamma diventa rogo.

 

Ma soprattutto i Ras meloniani si ribellano alla volontà di Rossi di riconfermare alcuni dirigenti de sinistra, già al comando negli organigrammi dell’era Salini e Fuortes. 

 

E giù la ''lista di proscrizione”. Da Stefano Coletta alla Distribuzione a Maria Pia Ammirati alla fiction, da Elena Capparelli a Rayplay fino a Silvia Calandrelli che spadroneggia dal 2011 a Rai Cultura, dov’è il cambiamento, si chiedono i Fazzolari? Caro Gianpaolo, dove sono i “nostri” che devono bonificare Saxa Rubra dall’egemonia culturale della sinistra?

 

E da qui al 12 settembre, quando è nell’agenda del governo è previsto il nuovo Cda Rai, per l'ex fidanzato di Deborah Bergamini sarà un’estate inquieta, molto inquieta con gli squali Vespa e Chiocci che si aggirano più affamati che mai... 

marinella soldi roberto sergio giampaolo rossi giovanni floris maria pia ammirati walter veltroni foto di bacco (2)claudia mazzola stefano coletta francesco siciliano serena bortone foto di baccosilvia calandrelli foto di baccosilvia calandrelli carlo fuortes paola sciommeri foto di bacconunzia de girolamo giampaolo rossi foto di bacco (2)luca barbareschi giampaolo rossi foto di baccoelena capparelli fiorello fabrizio salinifrancesco giorgino giampaolo rossi roberto sergio carlo conti foto di bacco giampaolo rossi roberto sergio

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA