bergoglio nelle filippine

IL PAPOCCHIO DEI SERVIZI SEGRETI - “I TERRORISTI ISLAMICI PROGETTAVANO UN ATTENTATO A BERGOGLIO DURANTE LA VISITA A MANILA”. MA LA SICUREZZA VATICANA NON FU AVVERTITA

Iacopo Scaramuzzi per http://vaticaninsider.lastampa.it

 

bergoglio nelle filippine 24c6503d00000578 2914365 image a 16 1421484012823bergoglio nelle filippine 24c6503d00000578 2914365 image a 16 1421484012823

Un gruppo di terroristi di matrice islamista legato ad al Qaida, Jemaah Islamiyah, avrebbe pianificato un attentato ai danni di Papa Francesco nel corso del suo recente viaggio nelle Filippine (15-19 gennaio), secondo quanto affermato durante un'audizione al Senato da Getulio Napenas jr, capo delle forze speciali (Special Action Force), recentemente rimosso dopo la "strage di Mamasapano" (25 gennaio) che ha visto la morte di un noto terrorista malese, Zulkifli "Marwan" Bin Hir, decine di sospetti islamisti, diversi civili e 44 poliziotti.

 

filippine   la visita di papa bergoglio a manila  83filippine la visita di papa bergoglio a manila 83

 

I servizi di sicurezza vaticani, a quanto apprende Vatican Insider, non erano stati avvisati di alcune minaccia nei confronti del Papa e il programma del viaggio non ha subito alcuna modifica. E non sono stati avvisati della presunta minaccia neanche dopo, tanto che la notizia riferita da Napenas jr è stata appresa dagli uomini che si occupano della sicurezza del Pontefice attraverso i giornali. Ragioni che invitano a valutare con molta cautela le affermazioni dell'ex capo delle forze speciali filippine.

filippine   la visita di papa bergoglio a manila  8filippine la visita di papa bergoglio a manila 8

 

 

«Recentemente, durante la visita di Papa Francesco nelle Filippine, abbiamo ricevuto informazioni che la Jemaah Islamiyah, in coordinamento con Marwan, aveva pianificato di costruire una bomba da far esplodere al passaggio del corteo papale lungo T.M. Kalaw street a Manila, il 18 gennaio», ha detto Napenas jr nell'audizione odierna. «Queste informazioni - ha aggiunto - non sono state né confermate né smentite dalla polizia filippina nazionale. Resta il fatto che queste informazioni esistono». Dopo aver elencato informazioni raccolte in merito ad altre minacce, l'ormai ex capo delle teste di cuoio ha chiosato: «Questi fatti e informazioni innegabili mostrano chiaramente il pericolo che il terrorista malese Zulkifli “Marwan” Bin Hir rappresentava per il pubbico. Questo pericolo non esiste più».

 

filippine   la visita di papa bergoglio a manila  63filippine la visita di papa bergoglio a manila 63

“Marwan”, considerato un esperto di bombe e ordigni esolosivi, è stato ucciso in un raid compiuto dalla polizia il 25 gennaio scorso a Tukanalipao, municipio di Mamasapano, provincia meridionale, a maggioranza musulmana, del Maguindanao. Si è trattato, ha scritto nei giorni scorsi il New York Times, della «più ampia perdita di vite umane della polizia filippina nella storia recente e la prima interruzione di un cessate-il-fuoco che durava da quasi un anno con i ribelli musulmani conseguenza di un fragile accordo di pace con il governo».

 

Il raid, che secondo il quotidiano statunitense ha causato la morte di un «indeterminato numero di ribelli» del Bangsamoro Islamic Freedom Fighterse e del Moro Islamic Liberation Front (250 vittime secondo fonti di stampa filippine), sarebbe costata la vita, sempre secondo i giornali locali, anche a diversi civili. Morti, inoltre, 44 poliziotti dello Special Action Force. Nel raid - lo ha confermato anche l'Fbi - è morto Zulkifli "Marwan" Bin Hir, bersaglio dell'operazione. La strage ha sollevato molte critiche e richieste di indagini.

filippine   la visita di papa bergoglio a manila  42filippine la visita di papa bergoglio a manila 42

 

filippine   la visita di papa bergoglio a manila  25filippine la visita di papa bergoglio a manila 25

E' intervenuto anche il presidente Benigno Aquino per ammettere il disfuzionamento dell'operazione e indire il 30 gennaio scorso come giornata di lutto nazionale. Il capo delle Forze speciali, Getulio Napenas jr, è stato rimosso ed è stato chiamato a rispondere, oggi, davanti al Sen

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli arianna meloni fabia bettini federico mollicone fazzolari giovanbattista giovan battista

DAGOREPORT - E’ SCOPPIATO UN NUOVO “CASO GIULI”, ACCUSATO DA “LA VERITÀ” DI ESSERE “STATO DAVVERO GENEROSO CON LE INIZIATIVE CINEMATOGRAFICHE DELLA SINISTRA ITALIANA”. A PARTIRE DA FABIA BETTINI, ATTIVA DA OLTRE 15 ANNI NEL CINEMA, REA DI ESSERE LA SORELLA DI GOFFREDO (CI SONO SORELLE E SORELLE), PER FINIRE AI FONDI PER “VIDEOCITTÀ” DI FRANCESCO RUTELLI - GIULI QUERELA “LA VERITÀ” MA IL GIORNO DOPO RINCULA, ‘’COMMISSARIATO’’ DA PALAZZO CHIGI - UNO SCAZZO CHE FA VENIRE A GALLA UNA LOTTA INTERNA AI ‘’CAMERATI D’ITALIA’’ CHE HANNO SEMPRE BOLLATO GIULI COME CORPO ESTRANEO ALLA FIAMMA, CACCIATO A SUO TEMPO DAI “GABBIANI” DI COLLE OPPIO (GODE MOLLICONE CHE SOGNAVA IL MINISTERO DELLA CULTURA) - LA “MERITOCRAZIA”, DI CUI SI RIEMPIVA LA BOCCUCCIA LA DUCETTA, È STATA SEMPLICEMENTE SPAZZATA VIA DALL’APPARTENENZA POLITICA: SEI CON NOI, OK; SE SEI CONTRO, NIENTE FONDI - MENTRE SI SCRIVONO MINCHIATE SUI “COMUNISTI DEL CIAK”, IL MINISTERO DELLA SANTANCHÉ È FINITO AL CENTRO DELLE INDAGINI DELL’ANAC, L’AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE, PER FONDI DESTINATI A FESTIVAL DI CINEMA ORGANIZZATI DA TIZIANA ROCCA E GABRIELLA CARLUCCI…

donald trump giorgia meloni keir starmer emmanuel macron

SI ANNUNCIANO TEMPI SEMPRE PIU' DURI PER LA GIORGIA DEI DUE MONDI - AL SUMMIT DI LONDRA, STARMER E MACRON HANNO ANNUNCIATO UN PIANO DI PACE ASSIEME AD ALTRI PAESI (GERMANIA, POLONIA, SPAGNA, ETC) - PREMESSO CHE PUTIN È L'AGGRESSORE E IL SUPPORTO ALL'UCRAINA SARA' FINO ALLA FINE, IL LORO PIANO DI PACE HA BISOGNO DELLA NUOVA AMERICA DI TRUMP, MA NON È INDISPENSABILE LA SUA MEDIAZIONE - LA POSIZIONE ESPRESSA DA GIORGIA MELONI È STATA IL CONTRARIO AL PENSIERO DI FRANCIA E GRAN BRETAGNA: IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA È INDISPENSABILE PER IL CESSATE IL FUOCO - AMORALE DELLA FAVA: LA DUCETTA A STELLE E STRISCE CI STA SOLO SE LA TRATTATIVA SI FA INSIEME CON IL PAZZO DI WASHINGTON (AUGURI!)

los angelucci del rione sanita - vignetta by macondo antonio giampaolo silvio berlusconi alessandro sallusti

IL CONVENTO DEGLI ANGELUCCI E’ RICCO MA PER I GIORNALISTI DEL “GIORNALE’’, "LIBERO” E “TEMPO” TIRA UNA BRUTTA ARIA - NIENTE PIU’ INVIATI SE NON ‘INVITATI’, NIENTE PIU’ AUTO CON NOLEGGIO A LUNGO TERMINE, OBBLIGO DI STRISCIARE IL BADGE IN ENTRATA, TOLTE PURE LE CIALDE DEL CAFFE’ - DIECIMILA EURO IN MENO PER VITTORIO FELTRI, NIENTE MANLEVA PER LE QUERELE (FILIPPO FACCI HA PAGATO 30MILA EURO PER UNA CAUSA) - SALLUSTI NON C’E’ E QUANDO C’E’ NON PARLA. E IN BARBA AL MELONISMO SENZA LIMITISMO (‘’VELINE’’ DI PALAZZO CHIGI A STRAFOTTERE), LE COPIE CALANO - NERVOSISMO PER L’INSERTO ECONOMICO DI OSVALDO DE PAOLINI - L’ASSEMBLEA E LA PAROLA INNOMINABILE: “SCIOPERO”…

donald trump volodymyr zelensky giorgia meloni keir starmer emmanuel macron ursula von der leyen

DAGOREPORT – IL "DIVIDE ET IMPERA" DEL TRUMPONE: TENTA DI SPACCARE IL RIAVVICINAMENTO TRA GRAN BRETAGNA E UNIONE EUROPEA EVITANDO DI PORRE DAZI SUI PRODOTTI "MADE IN ENGLAND" – STARMER SE NE FOTTE, ABBRACCIA ZELENSKY E SI ERGE A NUOVO LEADER DELL’EUROPA (PARADOSSALE, DOPO LA BREXIT) – OGGI, PRIMA DELLA RIUNIONE DEI LEADER EUROPEI A LONDRA, BILATERALE TRA IL PREMIER BRITANNICO E GIORGIA MELONI, PER CAPIRE CHE ARIA TIRA NELL’“ANELLO TRUMPIANO DELL’EUROPA” - SPACCATURA NELLA LEGA PER IL TRUMPIAN-PUTINISMO DI SALVINI - SCETTICISMO CRESCENTE IN FRATELLI D’ITALIA (FAZZOLARI, URSO E LOLLOBRIGIDA SI SMARCANO DALLA LINEA PRO- KING DONALD) – SCHLEIN E CONTE IN BANCAROTTA - LA PARALISI DEI DEMOCRATICI AMERICANI: AVETE SENTITO LA VOCE DI OBAMA, CLINTON E BIDEN?

volodymyr zelensky donald trump jd j.d. vance

DAGOREPORT - ZELENSKY È CADUTO IN UN TRANELLO, STUDIATO A TAVOLINO: TRUMP E JD VANCE VOLEVANO MORTIFICARLO E RIDURLO ALL’IMPOTENZA CON LA SCENEGGIATA NELLO STUDIO OVALE, DAVANTI AI GIORNALISTI E ALLE TELECAMERE - D’ALTRO CANTO LA VERA DIPLOMAZIA NON SI FA CERTO “ON AIR”, DAVANTI ALLE TELECAMERE E A MICROFONI APERTI - TRUMP E JD VANCE HANNO CONSEGNATO UN ‘PIZZINO’ IN STILE CAPOCLAN: TACI, PERCHÉ SENZA DI NOI SEI FINITO. DUNQUE, OBBEDISCI. E DIRE CHE GLI SHERPA UCRAINI E STATUNITENSI AVEVANO TROVATO PERSINO UN ACCORDO DI MASSIMA SULLE VARIE QUESTIONI APERTE, COME L’ACCORDO-CAPESTRO PER KIEV SULL’ESTRAZIONE DELLE TERRE RARE (UN TRATTATO CHE DI FATTO AVREBBE PERMESSO AGLI USA DI SPOLPARE IL SOTTOSUOLO UCRAINO PER GLI ANNI A VENIRE)… - VIDEO