CARTELLINA “THE FAMILY”: LA LISTA DELLA SERVA - LE MULTE DEL TROTA, IL NASO NUOVO DI SIRIO E LA RISTRUTTURAZIONE DELLA CASA DI GEMONIO,“L’ACCONTO ICI” E LE SPESE MEDICHE DEL SENATÙR: QUESTI SAREBBERO I GRANDI LADROCINII SCOVATI NELLA CASSAFORTE DI BELSITO? - DA RIINA A CICCIO BELSITO, IL RITORNO IN SCENA DEL CAPITANO “ULTIMO”…

1 - LE MULTE LE CLINICHE DA VIP E LA POLIZZA DI GEMONIO LA FAMILY A CARICO DEL PARTITO
Dario Del Porto e Conchita Sannino per "la Repubblica"

La grafia è a stampatello. La scritta «The Family», in un riquadro. Più sotto, i nomi: «Umberto, Sirio, Renzo». E il cognome: «Bossi». All'interno, il materiale che scotta: le multe del Trota, la polizza e i lavori sulla casa di Gemonio, l'intervento chirurgico di Sirio, il modello di pagamento delle tasse del "capo" e altra documentazione sanitaria e fiscale relativa alla famiglia del senatùr.

Eccola, la cartellina sequestrata nella cassaforte della Lega, in uso all'ex tesoriere Francesco Belsito, nell'ufficio della Camera di via Poli, a Roma. Sono le carte dello scandalo su cui indagano tre Procure.I pm di Napoli Francesco Curcio, Vincenzo Piscitelli ed Henry John Woodcock hanno trasmesso ieri gli atti alla Corte dei Conti. Si apre così anche un fronte contabile.

L'AUTO E LE MULTE DI RENZO
Belsito conserva ogni multa. In un caso, fa anche il totale di quattro spese: 674,53 euro. Via fax, con foglio intestato alla Presidenza del Consiglio, verosimilmente relativo al periodo in cui il tesoriere ricopre anche la carica di sottosegretario, Belsito annota le contravvenzioni elevate tra il 18 settembre e il 16 ottobre 2010 all'auto intestata a Renzo Bossi.

Due volte viene multato a Bologna, il 15 e 16 ottobre 2010, con l'annotazione «Festa Lega Nord Bologna». Il 18 settembre a Modena, per «un accesso abusivo alla ztl». Sulla notifica, a penna, ulteriore annotazione: «Pranzo con dott. Panini, Rosi Mauro, Angelo Alessandri». Ancora il 15 novembre, stavolta a Milano, «sosta sul marciapiede». Altre contravvenzioni pesano, e riguardano l'Audi intestata a Renzo.

Al Trota piace correre: ben tre multe, per eccesso di velocità, nella notte tra il 7 e l'8 agosto 2010. Ecco la sequenza: all'1.50 sull'A1 all'altezza di Fontanellato (Parma), alle 2.10 in località Ospedaletto lodigiano, alle 2.46 a Cassano Magnano. Altre contravvenzioni arrivano dalle "Stradali" di Rovigo (è annotato: «Festa Lega Nord Ferrara»), Vicenza e Padova.

SPESE MEDICHE PER IL LEADER E FIGLI
Diciassette pagine "raccontano" le spese mediche per la famiglia Bossi che, secondo l'ipotesi accusatoria, sono state saldate con i fondi della Lega. Nel dossier, fatture, bonifici, diagnosi: tutto ordinatamente raccolto nella cartellina custodita dall'ex tesoriere e ormai depositata agli atti. Il capitolo che riguarda la "sanità" di famiglia: dalle cure odontoiatriche per il leader Umberto all'operazione per il naso del figlio, oggi quindicenne, Sirio.

Belsito risulta aver saldato con i soldi del partito, attraverso un bonifico complessivo, effettuato su un conto del Banco di Napoli, 9.901,62 euro per l'intervento chirurgico sostenuto da Sirio Bossi nell'aprile 2011, a favore della casa di cura "Gruppo Iseni" di Lonate Pozzolo (Varese). Ammontano invece a 1500 euro le cure mediche per il dentista di Bossi, fattura emessa da un medico di Gallarate (Varese) alla vigilia di Natale del 2009.

L'ASSEGNO E IL PAGAMENTO DELLE TASSE
Agli atti figurano anche documenti bancari e fiscali che dovranno essere valutati dagli investigatori. Come quella mail inviata il 10 giugno 2010 dalla Lega F Nord a una casella di posta intestata alla scuola Bosina (l'istituto fondato dalla moglie di Bossi, Manuela) con riferimento «all'acconto Ici di Bossi», «da pagare entro il 30 giugno».

C'è anche un assegno di 2 mila euro del Banco di Napoli firmato da Belsito nella qualità di tesoriere della Lega il 14 luglio 2010. Ad attirare l'attenzione, un dato: nello stesso giorno e presso la stessa banca (agenzia del Banconapoli di Montecitorio) risulta effettuato il pagamento di tasse, imposte dirette ed Ici a carico di Umberto Bossi per l'importo di 1300 euro. Altra documentazione bancaria si riferisce ad estratti di due conti correnti accesi presso la Banca popolare di Lodi e intestati rispettivamente a Umberto Bossi e alla moglie Manuela Marrone. Il conto del Senatùr presenta, al 31 dicembre 2009, un passivo di oltre 46 mila euro, quello della moglie un attivo di poco meno di 5 mila euro.

LA RISTRUTTURAZIONE DELLA RESIDENZA DI GEMONIO
Dallo studio di architettura di Curno (Bergamo), il 15 gennaio 2010, parte il fax diretto alla signora Manuela Marrone, moglie di Bossi. Oggetto: «Realizzazione ampliamento edificio residenziale». Tra i documenti, un bonifico da 779,38 euro per il pagamento della polizza sulla casa di Bossi a Gemonio diretto a una compagnia assicurativa. Come ordinante, "Lega Nord".

«SCUDO FISCALE» E «CONTATTO FINCANTIERI, COSA DEVO FARE!!!».
Offrono spunti da approfondire anche le ultime due pagine del fascicolo "The family". Fogli fitti di appunti slegati tra loro, stesi all'impronta, grafia veloce e disordinata. Un elenco di cose da fare, dove spiccano parole da valutare. Per esempio. «Scudo fiscale».
«Campagna elettorale». «Barcello (contatto Fincantieri) cosa devo fare!!». «Situazione saldo prima ditta ad oggi». «Farsi mandare lettera alla ditta esecutrice dei lavori a Gemonio».

2 - E CON I SUPER DOSSIER DEL "NOE" CAPITAN ULTIMO TORNA IN TRINCEA
Dario Del Porto e Conchita Sannino per "la Repubblica"

È il ritorno di "Ultimo". A quasi vent'anni dalla cattura del superboss Totò Riina, chiusa la stagione di veleni e processi che si aprì sul caso della mancata perquisizione del covo del capo dei capi, il colonnello dei carabinieri Sergio De Caprio si ritrova di nuovo in prima linea.

Era il 1993 quando arrestò il padrino, latitante da 23 anni, e diventò il "capitano Ultimo", protagonista di film, libri, fiction. Una storia che fu rovesciata. Oggi De Caprio è il vicecapo del Nucleo operativo ecologico dell'Arma, il braccio operativo dei magistrati napoletani nell'inchiesta più esplosiva del momento. Quella che, partendo dal filone Finmeccanica, arriva direttamente al cuore politico e finanziario della Lega.

È il Noe di Roma ad aver curato le indagini coordinate dai pm partenopei sull'ipotesi di riciclaggio a carico dell'ormai ex tesoriere della Lega Francesco Belsito, è sua l'informativa di 221 pagine poi trasmessa anche alla Procura di Milano. Ed è stato proprio il Noe di "Ultimo" ad affiancare il pm Woodcock nelle perquisizioni di quel martedì 3 aprile che ha segnato lo tsunami della Lega. Il tunnel, per Ultimo, sembra davvero alle spalle. Le divisioni interne all'Arma, le ombre, e quel clamoroso processo che lo vide imputato per favoreggiamento, da cui è uscito assolto insieme con il generale Mario Mori.

L'ufficiale ha ripreso la trincea delle inchieste che scottano prima da Potenza, con il pm Woodcock: dossier su ex ministri e grandi gruppi imprenditoriali. Poi, nel 2011, sempre su disposizione di Napoli, ha sviscerato il caso "Il Giornale-Confindustria" con l'ipotesi di violenza privata ai danni del vertice di Confindustria Emma Marcegaglia. Infine, nell'estate scorsa, segue il capitolo della P4 relativo ai rapporti della Guardia di Finanza. Fino allo tsunami Lega.

 

ROSI MAURO IN LACRIME A PORTA A PORTARENZO BOSSI CON UMBERTO BOSSI CARTELLINA _THE FAMILY_ LEGA NORD BELSITOWOODCOCKCALDEROLI BOSSI MARONII SEGRETI NELLA CARTELLINA THE FAMILY

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