TODOS INDAGADOS - SOTTO INCHIESTA ANCHE IL SOVRINTENDENTE FRANCESCO PROSPERETTI - LA SUA COLPA? NON AVER MESSO IL VINCOLO DI TUTELA SULLE TRIBUNE DELL'IPPODROMO DI TOR DI VALLE, DOVE DOVREBBE NASCERE LO STADIO DELLA ROMA. PECCATO CHE LE TRIBUNE DI LAFUENTE SIANO UN RUDERE PIENO DI RIFIUTI E AMIANTO, CHE NESSUNO AVREBBE MAI SISTEMATO NÉ VISITATO. E CHE L'IPOTESI DI VINCOLO ERA NATA SOLO PER FERMARE IL PROGETTO DELLO STADIO - IL RUOLO DI CLAUDIO SANTINI, EX DIRIGENTE DEL MIBACT
(ANSA) - Il sovrintendente Francesco Prosperetti, che si occupò del vincolo sulle tribune dell'ippodromo di Tor di Valle, è indagato nell'ambito dell'inchiesta sullo stadio della Roma. Secondo la Procura l'ex capo segreteria del Ministro ai Beni culturali, Claudio Santini, "avvicinò il Sovrintendente Francesco Prosperetti chiamato a pronunciarsi sul vincolo" che poi fu tolto.
Come riscontro la Procura indica "un incontro tra il Sovrintendente e il gruppo Parnasi il 19 maggio del 2017" e la successiva decisione di affidare all'architetto Paolo Desideri "la redazione di un progetto necessario per superare la questione del vincolo". Dalle intercettazione emerge che Desideri "oltre ad essere amico di Prosperetti è anche il datore di lavoro della figlia Beatrice".
tribune dell ippodromo di tor di valle
La procedura per il vincolo sulle tribune di Lafuente viene attivata il 15 febbraio 2017 e il 15 giugno dello stesso anno viene archiviata: nel frattempo Prosperetti era diventato direttore della nuova sovrintendenza speciale Archeologica-Belle arti-paesaggio di Roma. Secondo la Procura Santini per la sua "mediazione per conto di Parnasi" ha percepito "quale compenso per questa illecita attività 53.440 euro".
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