‘’ORMAI CONTO MENO DI VERDINI’’ - TORNA SUI GIORNALI L’INDISCREZIONE DI DAGOSPIA (1 AGOSTO): DELRIO IN USCITA DAL GOVERNO, VERSO LA CANDIDATURA A PRESIDENTE DELL’EMILIA-ROMAGNA

1. L’ARTICOLO DI DAGOSPIA DEL 1 AGOSTO: DELRIO ROTTAMATO, PER LUI SI PREPARA LA POLTRONA DELL’EMILIA ROMAGNA

 

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/pittibimbo-si-scoccia-facilmente-rottama-anche-fedelissimi-delrio-82115.htm

 

 

2. DELRIO TORMENTATO ORA MEDITA L’ADDIO E PENSA ALL’EMILIA

Ugo Magri per “La Stampa

 

matteo renzi graziano delriomatteo renzi graziano delrio

La poltrona vacante della Mogherini, e forse non solo quella. Può accadere che nel governo si liberi a breve un’altra casella, meno prestigiosa nelle gerarchie del Cerimoniale ma sul piano operativo altrettanto importante, perché di lì transitano tutti i dossier: quella di sottosegretario alla presidenza del Consiglio, occupata da Graziano Delrio. Secondo voci rimbalzate dalla sua terra, Reggio Emilia, il braccio destro del premier non respingerebbe affatto una candidatura alla presidenza della regione, nel posto che fu di Errani, qualora su di lui venisse fatta pressione dall’alto e dal basso.

 

renzi e delrio renzi e delrio

Anzitutto dal suo amico Renzi. Che nel caso fosse d’accordo non potrebbe limitarsi a una pacca sulle spalle, accompagnata da un simpatico «in bocca al lupo»: Matteo dovrebbe esercitare tutto il peso della sua leadership per spianargli la via. E in fretta, perché restano solo 7 giorni per formalizzare l’eventuale candidatura Delrio alle primarie Pd. Già la corsa è lanciatissima, con i due principali competitor (5 in totale) che si danno battaglia sulle tivù locali. Uno è Matteo Richetti, l’altro Stefano Bonaccini.

 

stefano bonaccini stefano bonaccini

Il primo ha appena accusato l’avversario, che gli ha risposto a tono, di incarnare l’«establishment», il vecchio apparato. Siamo solo all’inizio. Molti stracci voleranno di qui al 28 settembre, data delle primarie. Non che il Pd rischi di perdere le elezioni di metà novembre: in Emilia Romagna è follia pensarlo. Però lo scontro può causare danni d’immagine, tanto più che entrambi i duellanti sono renziani della prima ora. Una spiacevole guerra fratricida.

 

Matteo Richetti Matteo Richetti

Se Delrio scendesse in pista, come invoca un gruppo di sindaci capitanati da Marcello Moretti, primo cittadino di Sant’Ilario, magari riporterebbe la pace tra i «rottamatori». Però Renzi dovrebbe trovare gli argomenti giusti per far ritirare quei due. Soprattutto, dovrebbe congedare il suo collaboratore più stretto. Lo farà?

 

LA CONDANNA DI BERLUSCONI PELLEGRINAGGIO A PALAZZO GRAZIOLI GIANNI LETTA LA CONDANNA DI BERLUSCONI PELLEGRINAGGIO A PALAZZO GRAZIOLI GIANNI LETTA

Se si dà retta alla pentola di fagioli che bolle ininterrottamente da mesi nulla è da escludere. I rapporti Renzi-Delrio risultano a un minimo storico. Il sottosegretario ha perso progressivamente voce in capitolo. Certi suoi amici ne hanno appena raccolto uno sfogo che dice tutto: «Ormai conto meno di Verdini», fidatissimo ambasciatore berlusconiano... Di qui una certa propensione a cambiare aria (il nome di Delrio ricorre in tutti i «totoministri» dell’ipotetico rimpasto).

 

Peraltro, fonti autorevoli del Palazzo assicurano che Renzi è in fase di recupero. Prova ne sia la visibilità concessa a Delrio durante la presentazione del piano «Millegiorni», l’incarico di occuparsene insieme con la Boschi, le pubbliche carezze («voi sapete, è il mio fratello maggiore...»), quasi a stemperare le incomprensioni.

renzi mogherini gelatorenzi mogherini gelato

 

Comunque vada, la vicenda dà la misura di quanto sia duro contemperare le fatiche da premier con quelle di segretario Pd. Un doppio incarico contro cui ha sparato a zero D’alema, dalla Festa dell’Unità a Bologna: «In questo modo il partito finisce per avere una vita molto stentata». E il governo pure, accusa l’ex-premier: «I risultati per ora non sono soddisfacenti. Renzi è molto attivo, ma i cittadini avrebbero qualche difficoltà a fare l’elenco dei ministri». Affondo pure sui marò, «una vicenda umiliante per l’Italia»: lassù qualcuno si dia da fare.

DENIS VERDINIDENIS VERDINI

 

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA