KYENGE E FOTTE - TOSI DICE QUELLO CHE TUTTI PENSANO E NESSUNO DICE: “GLI STUPIDI L’HAN FATTA DIVENTARE UN’EROINA E ORA IL MINISTRO VUOL FARE LA VITTIMA”

Rodolfo Sala per "la Repubblica"

«Il ministro finora ha dimostrato una grande eleganza nel rispondere agli insulti ricevuti, ma adesso vuole fare la vittima». Per Flavio Tosi, sindaco di Verona e segretario della Liga Veneta, l'ultimatum di Cécile Kyenge a Maroni non ha senso: «Bobo è stato chiarissimo, chiedergli di intervenire sui nostri militanti significa solo rigirare il coltello nella piaga».

La piaga c'è, l'hanno aperta le offese dei vostri.
«Ma no. La Lega ha migliaia di amministratori, decine di migliaia di iscritti e centinaia di migliaia di elettori. Tra questi ci sono pochissimi che non hanno capito nulla, perché non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Purtroppo, però, fanno molto rumore. E comunque l'altra sera a Cantù nessun leghista ha insultato il ministro: hanno solo protestato perché non li hanno fatti parlare».

Forse ha ragione Borghezio, quando sostiene che i leghisti veri, «non quelli d'apparato», non digeriranno mai il vostro «buonismo tartufesco».
«Nessun buonismo, gli stupidi si sono fatti male da soli. Hanno portato acqua al mulino della Kyenge, l'han fatta diventare un'eroina. Non è questo che noi vogliamo».

E che cosa volete?
«Un confronto serio e civile sui temi dell'immigrazione. Non condividiamo le posizioni del ministro sullo ius soli, per questo l'abbiamo invitata alla festa di sabato in Romagna. Spero davvero che confermi la sua presenza: ci si confronta sulle idee, gli insulti e le
offese non ci appartengono».

E l'assessore leghista che nel suo Veneto è tornato a paragonare la Kyenge a un gorilla?
«Sto valutando, voglio capire. Se davvero quel post fosse recente, contro di lui prenderemo provvedimenti disciplinari».

Mele marce, solo questo?
«Gli elettori della Lega condannano quegli insulti».

Sindaco Tosi, perché un figlio di immigrati che nasce qui non può avere la cittadinanza italiana?
«Può averla: a 18 anni, come succede adesso. Se i suoi genitori irregolari devono lasciare il Paese quando lui è piccolo, si crea una situazione paradossale. E poi nell'Occidente solo gli Stati uniti e la Francia hanno lo ius soli. Noi abbiamo tradizioni diverse».

Tornando alla Kyenge: il suo collega di partito Salvini dice che è meglio lasciarla perdere, non sembra scaldarsi troppo per l'invito che le avete fatto...
«Ragioniamo a mente fredda. Il ministro all'Integrazione è quello che ha deleghe meno, diciamo così, concrete. Perché l'integrazione vera la fanno le comunità, mentre il governo deve stabilire le norme. Insomma, è un ministro più di forma che di sostanza: però ci sono degli stupidi che l'hanno fatta diventare una degli esponenti più noti del governo. Detto questo, noi dobbiamo dimostrare che le sue idee sono sbagliate, e confrontarci senza insulti».

Dunque?
«La Kyenge venga alla nostra festa e si confronti con noi. È il modo migliore per mettere una pietra su queste polemiche».

Domenica il ministro sarà a Verona, la Lega ha promosso una manifestazione di protesta.
«Non contro la sua persona, ma contro le sue proposte. E a debita distanza. La Kyenge parteciperà a un'iniziativa utile, che il mio Comune ha patrocinato, una specie di summer school per stranieri».

E lei, Tosi, guiderà la manifestazione della Lega?
«No, sarò fuori città. Ma se faccio in tempo passerò a salutare il ministro Kyenge. Non la conosco, quella potrebbe essere una buona occasione».

 

kyenge FLAVIO TOSI DOPO LA RIELEZIONE A SINDACO DI VERONA KYENGE esizer FLAVIO TOSIFLAVIO TOSIcecile kyenge giura da ministro

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