
“QUELLO CHE È SUCCESSO ALLA CASA BIANCA È UNO SMACCO TERRIBILE” – LA TRADUTTRICE VALENTINA MAIOLINI-ROTHBACHER, CHE GIOVEDÌ SI È IMPAPPINATA ED È STATA INTERROTTA DA GIORGIA MELONI (CHE PRIMA L’HA FULMINATA CON LO SGUARDO), È DEVASTATA: “CHIEDO SCUSA, NON MI ERA MAI SUCCESSO” – “SI STAVA PARLANDO DI SPESE MILITARI E INVECE IO LEGGEVO GLI APPUNTI LENTAMENTE, RIFORMULAVO LE FRASI, PER FORTUNA NON HO DETTO CORBELLERIE MA INSOMMA...” – “UN CHIARIMENTO CON LA PREMIER? FINORA MI HANNO CHIAMATO SOLO I MIEI COLLEGHI PER ESPRIMERE SOLIDARIETÀ…” – IL VIDEO CON LE FACCETTE E GLI OCCHI AL CIELO DELLA DUCETTA
? "Ferma, faccio io..."
Giorgia Meloni fa da sé e rimedia alla traduzione garibaldina dell'interprete durante l'incontro con Trump. Il siparietto è avvenuto nello studio ovale dopo la domanda sul riarmo: la traduttrice stava dicendo a Trump che l'Italia non ha parlato di… pic.twitter.com/52wj1cwDUN
— Radio Radio (@RadioRadioWeb) April 18, 2025
Estratto dell’articolo di Fabrizio Caccia per il “Corriere della Sera”
«Chiedo scusa, non mi era mai successo, non so che abbia fatto il mio cervello, mi dispiace soprattutto di non essere stata utile al presidente...». Il giorno dopo Valentina Maiolini-Rothbacher è tornata a Roma [...]. Giovedì scorso lei era l’interprete ufficiale della premier italiana alla Casa Bianca, seduta al suo fianco nello Studio Ovale, durante l’incontro con Donald Trump.
Ma a un certo punto...
«Il mio nome ora è su tutte le news internazionali, titoli a non finire: “Meloni zittisce l’interprete” e ancora “l’interprete italiana era nervosa”...».
Era nervosa?
«Quello che è successo giovedì è la peggior cosa che possa capitare a un interprete, uno smacco terribile. Meloni a un tratto mi ha fatto un cenno, io stavo traducendo le sue parole in maniera spezzettata, era chiaro che qualcosa non andava, così lei ha detto “ok ci penso io” e da quel momento si è autotradotta».
giorgia meloni insofferente per la traduzione alla casa bianca
Che le è successo? Una defaillance.
«Niente scuse, il presidente Meloni ha fatto bene a interrompermi, era un incontro importantissimo e ogni parola aveva un grande peso. Lei voleva essere compresa perfettamente da Donald Trump, in quel momento si stava parlando di spese militari e invece io leggevo gli appunti lentamente, tornavo indietro, riformulavo le frasi, per fortuna non ho detto corbellerie ma insomma...».
Avrà patito l’enorme tensione.
«Non sono più una ragazzina, sono del 1970, non ero mai stata alla Casa Bianca ma con Meloni ho seguito G7, G20, altri incontri bilaterali, l’intesa è buona, lei di solito parla direttamente in inglese e magari si gira verso di me solo per chiedermi una parola.
giorgia meloni interrompe la traduttrice
Giovedì invece c’erano i giornalisti italiani e così ha deciso di esprimersi in madrelingua, solo che nello Studio Ovale i giornalisti facevano a gara a chi gridava più forte [...], [...] lo stesso presidente Trump si rivolgeva a me, mi diceva “prego prego”, per chiedermi cosa stesse dicendo la premier e lodando il suono della sua voce. Tutto questo forse deve avermi mandato in confusione [...]».
Con la premier poi ha avuto un chiarimento?
«No, perché dopo sono andata subito in albergo a prendere il bagaglio e via in aeroporto. Finora mi hanno chiamato solo i miei colleghi per esprimere solidarietà».
VALENTINA MAIOLINI-ROTHBACHER
giorgia meloni insofferente per la traduzione alla casa bianca
giorgia meloni insofferente per la traduzione alla casa bianca.