giorgia meloni

AH GIORGIA, MA CHE CAZZO STAI A DI’? – TRAFITTA DA UN RAGGIO DI PARA-ALZHEIMER, "IO SO' GIORGIA" SUL MES ATTACCA IL PD: “PERCHÉ QUANDO GOVERNAVA NON L’HA RATIFICATO?” - DAGO-RISPOSTA: NON L'HA RATIFICATO PER IL SEMPLICE MOTIVO CHE ALL’EPOCA NON C’ERA ALCUNA URGENZA IN QUANTO LA SCADENZA PER IL TRATTATO DEL MES ERA IL 31 DICEMBRE 2023. IL PRECEDENTE GOVERNO, GUIDATO DA MARIO DRAGHI, E’ STATO FATTO FUORI IL 21 LUGLIO 2022 - QUALCHE ANIMA PIA PUO’ RICORDARE ALLA SMEMORATA DI COLLE OPPIO CHE IL PRIMO ATTO POLITICO E FORMALE DI NASCITA DEL MES RISALE ALL’11 LUGLIO 2011, QUANDO IN ITALIA ERA AL GOVERNO IL CENTRODESTRA DI SILVIO BERLUSCONI E GIORGIA MELONI, IN QUELLA LEGISLATURA ADERENTE AL POPOLO DELLE LIBERTA’, ERA MINISTRA DELLA GIOVENTU’. ALL’EPOCA, SUL MES, NON SI RISCONTRARONO RIMOSTRANZE, ALMENO PUBBLICHE, NE' DELLA DUCETTA NE' DI SALVINI  

GIORGIA MELONI - MEME

Da Repubblica.it - Estratto

Il Mes? “È un dibattito molto ideologico e italiano, testimonia la strumentalità di certe posizioni. Non si può parlare del Mes se non si conosce il contesto". Parla così del Meccanismo europeo di stabilità Giorgia Meloni. Intervenendo in videocollegamento alla presentazione del libro PhotoAnsa 2023 la premier torna a parlare di uno dei nodi del suo governo, quel Mes che l’Europa chiede di ratificare al più presto e che la Lega osteggia. 

 

"Un governo serio tiene conto del contesto, e in quel contesto fa calare degli strumenti. Perché parliamo di strumenti e non di totem ideologici. E io così ragiono. Quando saprò quale è il contesto nel quale mi muovo saprò anche che cosa secondo me bisogna fare del Mes".

 

silvio berlusconi gianfranco fini giorgia meloni

Il botta e risposta con Schlein

Parlando del meccanismo europeo di stabilità, la premier ha poi attaccato la leader del Pd. “Leggevo stamattina di Elly Schlein che diceva 'non possiamo tenere ferma tutta l'Europa'. Forse la segretaria del Pd non sa che il Mes è uno strumento che esiste, chi lo vuole attivare lo può tranquillamente attivare. E semmai bisognerebbe interrogarsi sul perché, in un momento in cui tutti facciamo i salti mortali per reperire risorse, nessuno vuole attivarlo. Questo sarebbe il dibattito da aprire". E, soprattutto, prosegue, “perchè in 4 anni di governo non lo hanno ratificato”.

SILVIO BERLUSCONI GIORGIA MELONI - 2008

 

Immediata la replica di Schlein. “Giorgia Meloni fa il gioco delle tre carte. È troppo occupata a difendere una manovra economica indifendibile e dimentica i fatti. Primo –sottolinea la segretaria dem - quello di cui discute non è l'attivazione del Mes ma la ratifica del trattato che lo modifica. Secondo: 26 Paesi su 27 hanno già ratificato le modifiche. Sono Paesi governati da coalizioni di ogni colore politico. Terzo fatto: rimane solo l'Italia, perché la destra è prigioniera della sua propaganda ideologica".

 

Il Patto di stabilità

GIORGIA MELONI - ELLY SCHLEIN

Parlando poi della riforma del Patto di stabilità, la presidente del Consiglio ha chiarito: “Il tema per noi è degli investimenti. Dopo di ché la trattativa è aperta, noi stiamo portando avanti un approccio pragmatico e credo che non si possa dire di sì a un Patto di stabilità che nessuno Stato potrebbe rispettare perché non sarebbe serio da parte nostra. Io vedo spiragli per una soluzione seria che tenga conto del contesto in cui operiamo".

 

CINICA - MEME BY EMILIANO CARLI

meloni by giannelli

 

Ultimi Dagoreport

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…