grecia merkel

TRAGEDIA GRECA - IN SETTE MESI SONO VOLATI 42 MILIARDI DI EURO DAI CONTI CORRENTI DEI GRECI E LA LIQUIDITÀ IN DEPOSITO È SCESA A 122 MILIARDI - ERANO 240 NEL 2009 - IL LIVELLO PIÙ BASSO DAL 2003. QUASI DUE GRECI SU CINQUE NON RIESCONO PIÙ A ONORARE LE RATE SUI PRESTITI

Ettore Livini per “la Repubblica”

 

cosa bancomat atenecosa bancomat atene

La Borsa di Atene limita i danni (-1,2%) nel secondo giorno di contrattazioni dopo la riapertura mentre le banche concedono il bis e vivono un’altra giornata nera: Alpha, Eurobank e Piraeus hanno perso il 30% per il secondo giorno consecutivo, National Bank ha fatto meglio archiviando però la seduta con uno sconsolante -28%. Cifre che da sole danno l’idea della fiducia dei risparmiatori nella solidità del settore in Grecia.

 

coda bancomat atenecoda bancomat atene

La débacle del credito ellenico, come quella del settore manifatturiero, è legata a filo doppio al deterioramento del quadro economico negli ultimi mesi. Nell’ottobre 2014 gli stress test europei avevano trovato il sistema convalescente ma in discreta salute. Il quadro è però oggi cambiato. In sette mesi si sono volatilizzati dai conti correnti 42 miliardi di euro (7,8 solo nel giugno scorso) e la liquidità in deposito è scesa a 122 miliardi - erano 240 nel 2009 - il livello più basso dal 2003. Quasi due greci su cinque non riescono più a onorare le rate sui prestiti.

 

GRECIA - BANCOMAT CHIUSIGRECIA - BANCOMAT CHIUSI

A tenere in piedi il sistema sono così le linee di credito d’emergenza della Bce, che ha garantito alle quattro grandi banche 89 miliardi di prestiti. «Le cose stanno migliorando dopo l’allentamento dei controlli di capitali della scorsa settimana - ha fatto sapere ieri una fonte della Banca di Grecia - : negli ultimi giorni è tornato sui conti correnti circa 1 miliardo di liquidità».

 

Troppo poco per ribaltare la situazione tanto che Ue, Bce e Fmi - dopo aver iniettato 48 miliardi nel capitale degli istituti nel 2012 - hanno accantonato tra i 10 e i 25 miliardi nel terzo piano di salvataggio in discussione in questi giorni per puntellare il sistema creditizio, conditio sine qua non per tenere in piedi l’intera economia ellenica.

 

BANCOMAT GRECIABANCOMAT GRECIA

Risparmiatori e imprese attendono con il fiato sospeso i dettagli dell’operazione con l’incubo della sindrome-Cipro. Nicosia ha risolto i problemi delle sue banche utilizzando (in parte) i soldi dei correntisti, trasformando in capitale tutta la liquidità sui conti oltre i 100mila euro. Lo stesso potrebbe capitare ora ad Atene.

 

A finanziare gli istituti dovrebbe essere l’Esm. Qualche spicciolo però potrebbe arrivare dalle somme in deposito oltre la soglia utilizzata a Cipro. Si tratta di qualcosa come 25 miliardi, buona parte dei quali però sono soldi delle imprese necessari a garantire la loro operatività. E utilizzarli per il salvataggio delle banche potrebbe diventare l’arma letale in grado di mettere definitivamente ko l’economia nazionale.

BANCHE GRECIABANCHE GRECIA

 

Tempi e modi della ricapitalizzazione del credito faranno parte del terzo memorandum che si sta discutendo in queste ore. «Le trattattive procedono a buon ritmo e penso che riusciremo ad approvare il compromesso entro il 18 agosto», ha detto la portavoce del governo di Alexis Tsipras. Oggi il ministro delle finanze Euclid Tsakalotos incontrerà i vertici dell’ex Troika per tirare le somme delle prime discussioni ma anche su un tema delicato come le privatizzazioni - ha fatto sapere ieri - «le cose procedono meglio del previsto».

 

BANCHE GRECIABANCHE GRECIA

L’obiettivo è stendere il compromesso entro metà della prossima settimana per poi mandarlo all’approvazione dei Parlamenti tra cui Berlino e Atene. Il premier nel frattempo continua le grandi manovre per risolvere, in un modo o nell’altro, le divisioni in Syriza. Oggi si terrà una segreteria politica del partito per mettere a punto il Congresso di settermbre dopo il quale, con grande probabilità, la Grecia andrà a elezioni anticipate.

 

 

Ultimi Dagoreport

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...

mauro crippa nicola porro bianca berlinguer pier silvio berlusconi paolo del debbio

DAGOREPORT – UN "BISCIONE", TANTE SERPI! GLI AVVERSARI DI BIANCA BERLINGUER A MEDIASET LAVORANO PER DETRONIZZARLA: STAREBBERO RACCOGLIENDO UN “PAPELLO” CON LAGNANZE E MALCONTENTI VERSO LA GIORNALISTA DA SOTTOPORRE A PIER SILVIO BERLUSCONI – GLI ANTI-BIANCHINA SONO STATI "INCORAGGIATI" ANCHE DAI FISCHI RISERVATI ALLA CONDUTTRICE AD "ATREJU" DAL POPOLO DI FRATELLI D'ITALIA CHE INVECE HA OSANNATO PAOLO DEL DEBBIO COME LEADER DI FORZA ITALIA IN PECTORE (TE CREDO, DEL DEBBIO E' PIU' ''MORBIDO'' DI TAJANI CON LA MELONI) – TRA I PIU' INSOFFERENTI (EUFEMISMO) VERSO BIANCA IL DUPLEX CONFALONIERI-CRIPPA, CAPO DELL'INFORMAZIONE MEDIASET (PORRO, DEL DEBBIO, GIORDANO, SALLUSTI): TUTTI INSIEME NON HANNO MAI DIGERITO CHE L'EX "ZARINA" DI RAI3 INTERLOQUISCA DIRETTAMENTE CON PIER SILVIO

giovanni caravelli giorgia meloni francesco paolo figliuolo

DAGOREPORT – NEL NOME DEL FIGLIUOLO: MELONI IMPONE IL GENERALE ALLA VICEDIREZIONE DELL’AISE. PRENDERÀ IL POSTO DI NICOLA BOERI (CHE FU SCELTO DALLA CAPA DEL DIS, ELISABETTA BELLONI, IN CHIAVE ANTI-CARAVELLI) – PARE CHE LA DUCETTA SIA RIMASTA STREGATA DAL PIGLIO MARZIALE DI FIGLIUOLO, AL PUNTO DA PIAZZARLO SULL’IMPORTANTE POLTRONA GIUSTO PRIMA DELLA FINE DEL SUO MANDATO POST-ALLUVIONE IN EMILIA E ROMAGNA (26/12/24) – LA NOMINA, ''VOLATA'' SOPRA CARAVELLI E MANTOVANO, FA STORCERE IL NASO ANCHE A VARIE FORZE MILITARI: NON ERA MAI ACCADUTO CHE AI VERTICI DELL’AISE CI FOSSERO TRE GENERALI DELL’ESERCITO (CARAVELLI, FIGLIUOLO E ZONTILLI)...