giorgia meloni ursula von der leyen manfred weber

TRANQUILLI: ANCHE QUESTA VOLTA LA DISCUSSIONE EUROPEA SUI MIGRANTI SI RISOLVERÀ CON UN NULLA DI FATTO – OGGI POMERIGGIO IL PARLAMENTO EUROPEO TORNERÀ A CONFRONTARSI SULLA GESTIONE DEI FLUSSI, MA SARANNO SOLO CHIACCHERE, A CUI DOVRÀ SEGUIRE UNA DISCUSSIONE SUCCESSIVA. AL PPE DI WEBER SERVE PER MOSTRARE SOLIDARIETÀ A GIORGIA MELONI, IN FUNZIONE DELLE EUROPEE DEL PROSSIMO ANNO, IN CUI IL TEDESCO SI CANDIDA A SOSTITUIRE URSULA VON DER LEYEN…

Estratto dell’articolo di Gabriele Rosana per “il Messaggero”

 

MANFRED WEBER INCONTRA GIORGIA MELONI A PALAZZO CHIGI - 11 NOVEMBRE 2022

Alla ripresa dei lavori Ue, il dossier migranti torna a dividere l'Europa. E nel mezzo ci va pure l'Italia. Oggi pomeriggio il Parlamento europeo […] tornerà a confrontarsi sulla gestione Ue dei flussi nel corso di un dibattito dedicato che farà seguito alle dichiarazioni di Commissione e Consiglio.

 

Ma sul tema […] si è consumato un nuovo braccio di ferro tra i principali gruppi dell'emiciclo, con popolari e destre da una parte e centrosinistra e liberali dall'altra. E alla fine è passata una formulazione che allontana i riflettori dallo stato di emergenza dichiarato dal governo Meloni e dall'aumento degli sbarchi sulle coste del nostro Paese, per allargarli al salvataggio delle vite nel Mediterraneo.

 

LE TENSIONI

URSULA VON DER LEYEN E GIORGIA MELONI

Tutto è cominciato con la richiesta alla presidenza avanzata dal Partito popolare europeo […] di includere nell'agenda della plenaria un punto dedicato alla «solidarietà nei confronti dell'Italia, che sta affrontando una situazione di emergenza dovuta all'aumento dei flussi di migranti».

 

Un appello a frenare gli arrivi in maniera più decisa, ma anche uno scudo politico all'iniziativa dell'esecutivo italiano, con cui da mesi il leader dei popolari Ue Manfred Weber ha aperto un canale privilegiato con un occhio alle elezioni europee del prossimo anno e a un'alleanza organica tra forze conservatrici che spazzi via le tradizionali larghe intese di casa a Bruxelles.

 

NAVE KEFIAH 1 PIENA DI MIGRANTI

[…] La proposta di un focus sull'Italia e sui respingimenti, però, è stata bocciata di misura dagli eurodeputati con 227 no, 151 sì e cinque astenuti in apertura di plenaria. Al suo posto, oggi pomeriggio l'esecutivo Ue e la presidenza di turno svedese del Consiglio prima, e gli europarlamentari poi, saranno invitati a esprimersi «sulla necessità di una solidarietà europea nel salvataggio delle vite nel Mediterraneo, in particolare in Italia».

 

È questa la riformulazione del titolo chiesta dai gruppi dei socialisti e democratici (S&D), verdi e sinistre, passata con 252 voti a favore, 119 contrari e 13 astenuti, che sposta l'attenzione dalla situazione del nostro Paese e dallo stato d'emergenza in Italia per tornare a ragionare di Mediterraneo e di soccorso in mare.

 

URSULA VON DER LEYEN GIORGIA MELONI

Con tutto ciò che questo comporta, anche in termini di inquadramento delle operazioni delle navi delle Ong e di polemica politica (con FdI che accusa «la sinistra di aver mostrato ancora una volta il suo volto anti-italiano»).

 

Il confronto, oltretutto, non sarà accompagnato da una risoluzione da negoziare tra le diverse (e sempre più sulle barricate) anime dell'Eurocamera. Il dibattito a Strasburgo farà seguito a un'altra discussione, solo all'apparenza slegata dalla tematica migratoria: con emendamenti separati alla risoluzione sul budget Ue 2024 in votazione domani, tanto il Ppe quanto i conservatori e riformisti dell'Ecr (gruppo dove siede FdI) proveranno infatti a strappare il sostegno dell'Aula al finanziamento dei muri al confine con i fondi del bilancio comune.

MATTEO PIANTEDOSI MEME GIORGIA MELONI URSULA VON DER LEYEN

Ultimi Dagoreport

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)