travaglio maria elena boschi

MARIA “ETRURIA” SBANCATA - TRAVAGLIO: “IN UN PAESE DECENTE, LA PUR NON BRILLANTISSIMA CARRIERA POLITICA DELLA BOSCHI FINIREBBE QUI. LA TESTIMONIANZA DEL PRESIDENTE CONSOB VEGAS DOVREBBE INDURRE RENZI A RISPEDIRLA A LATERINA, CON LA PREGHIERA DI NON FARSI MAI PIÙ VEDERE IN PUBBLICO. MA SE FOSSE COERENTE DOVREBBE ESSERE LEI A…”

Estratto dell'articolo di Marco Travaglio per il “Fatto quotidiano”

 

marco travaglio

In un Paese non dico serio, ma perlomeno decente, la pur non brillantissima carriera politica di Maria Elena Boschi finirebbe qui. La testimonianza del presidente Consob Giuseppe Vegas in Commissione parlamentare d' inchiesta sulle banche dovrebbe indurre Renzi o chi altri le vuole bene a rispedirla a Laterina (Arezzo), con la preghiera di non farsi mai più vedere in pubblico. Ma, se fosse coerente, dovrebbe essere lei, spontaneamente, a ritirarsi a vita privata, in base a un principio sacrosanto che sia Renzi sia lei enunciarono per chiedere la testa di Anna Maria Cancellieri, ministra della Giustizia del governo Letta.

 

MARIA ELENA BOSCHI

[…] Il 18 dicembre 2015 l'allora ministra Boschi risponde alla Camera sulla mozione di sfiducia dei 5Stelle e nega solennemente che un qualsiasi suo atto l' abbia posta in conflitto d' interessi a proposito di Etruria, di cui suo padre era membro del Cda e vicepresidente, in cui lavorava suo fratello Emanuele e di cui tutta la sua famiglia (lei compresa) era azionista: "Sono orgogliosa di far parte di un esecutivo che esprime un concetto molto semplice: chi sbaglia deve pagare, chiunque sia, senza differenze e favoritismi. Se mio padre ha sbagliato deve pagare. Non devono esserci doppie misure Ci sono stati atti che hanno favorito la mia famiglia? C'è stato un favoritismo, una corsia preferenziale? Se la risposta fosse sì sarei io la prima a ritenere necessarie le mie dimissioni".

 

marco travaglio

Ora, purtroppo per lei, la risposta a quelle domande è sì. E non soltanto per la deposizione di Vegas. Ma anche per il famoso scoop di Ferruccio de Bortoli sulla sua telefonata del gennaio 2015 all'ad di Unicredit Federico Ghizzoni perché salvasse Banca Etruria (smentita dalla Boschi con una minaccia di querela, poi mai fatta, e ultimamente con l'annuncio di una causa civile per danni).

 

[…] Nel marzo 2014, un mese dopo la nascita del governo Renzi, Maria Elena e Pier Luigi Boschi (membro del Cda di Etruria) ricevono nella loro villa di Laterina il presidente e l' ad di Veneto Banca, Flavio Trinca e Vincenzo Consoli, giunti da Treviso per incontrare la neoministra, alla presenza del presidente di Etruria Giuseppe Fornasari. Tema della riunione segreta: come resistere, con l' appoggio del nuovo governo, alle richieste di Bankitalia a Etruria e a Veneto Banca di trovarsi un istituto più grande che le assorba e le salvi.

boschi ghizzoni

 

Il 3 febbraio 2015, subito dopo la riforma Renzi delle banche popolari e una settimana prima del commissariamento di Etruria, l' ad di Veneto Banca, Consoli, fa due telefonate (intercettate dai pm). La prima è a Vincenzo Umbrella, capo della sede fiorentina di Bankitalia: "Io chiamo Pier Luigi e vedo se mi fissa un incontro, anziché con la figlia, direttamente col premier". La seconda è a Pier Luigi Boschi, che promette a Consoli: "Domani in serata se ne parla, io ne parlo con mia figlia, col presidente (Renzi, ndr) domani e ci si sente in serata".

boschi ghizzoni etruria de bortoli

 

Ieri, infine, il presidente Consob racconta due incontri con la Boschi, uno più grave dell'altro. […] Ora la Boschi, non potendo smentire Vegas e temendo che il 20 dicembre Ghizzoni confermi De Bortoli, si arrampica sugli specchi e si attesta su una linea di retroguardia, quella della disperazione, giocando con le parole. Cioè ricorda di non aver mai detto di non essersi occupata di Etruria, ma soltanto di non aver fatto "pressioni" per favorirla […].

 

boschi ghizzoni

E che non ci sia nulla di normale nelle sue condotte lo sa la Boschi per prima: infatti ha atteso che altri le rivelassero, per parlarne e rivendicarle, anziché raccontarle subito in Parlamento quando si parlò dei suoi conflitti d' interessi e lei li smentì. Anzi mentì, negando "corsie preferenziali" e "doppie misure" per Etruria: e allora perché, ogni volta che parlava di banche con qualcuno, citava solo Etruria e mai gli altri istituti decotti? E quale altro privato cittadino - qual era la Boschi in quei vertici e colloqui segreti - potrebbe alzare il telefono e ottenere udienza dal presidente di Consob o dall' ad di Unicredit per raccomandare l' azienda vicepresieduta dal padre? […]

Ultimi Dagoreport

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…

elon musk donald trump caveau oro

DAGOREPORT - ALTA TENSIONE TRA IL MONDO FINANZIARIO AMERICANO E KING TRUMP - PRIMA DI DICHIARARE GUERRA A WASHINGTON, I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI ASPETTANO CHE TRUMP E MUSK CACCINO IL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE  PER IMPORRE I BITCOIN COME RISERVA NAZIONALE. UNA MONETA DIGITALE E SOVRANAZIONALE CHE AFFOSSEREBBE IL DOLLARO, E QUINDI L'ECONOMIA USA. E GOLDMAN SACHS SI PORTA AVANTI CONSIGLIANDO DI INVESTIRE IN ORO - LE RIPERCUSSIONI PER L'ITALIA: MELONI SA CHE I GRANDI FONDI, SE VOLESSERO, POTREBBERO MANDARE GAMBE ALL'ARIA IL DEBITO TRICOLORE...