bonelli fratoianni ilaria salis marco travaglio

CUM GRANA SALIS – TRAVAGLIO SI CUCINA LA COPPIA BONELLI & FRATOIANNI PER LA SCELTA DI CANDIDARE ALLE EUROPEE ILARIA SALIS: “SICURI CHE POLITICIZZARE IL SUO CASO FINO A CANDIDARLA PER DARLE L’IMMUNITÀ INDURRÀ I GIUDICI DI BUDAPEST A TRATTARLA COI GUANTI ANZICHÉ A CONDANNARLA AL MASSIMO DELLA PENA, CIOÈ A 24 ANNI? INTANTO NON È CERTO CHE SIA ELETTA. E, ANCHE IN CASO DI ELEZIONE, NON È AFFATTO DETTO CHE I GIUDICI LA LIBERINO…”

Estratto dell’articolo di Marco Travaglio per “il Fatto Quotidiano”

 

ilaria salis

Siccome Bonelli&Fratoianni la candidano, si presume che desiderino l’elezione di Ilaria Salis a eurodeputata. Quindi spiegheranno cos’abbia in comune Avs con l’insegnante antagonista milanese, a parte la giusta indignazione per i trattamenti da lei subiti a Budapest. Che però è un po’ poco per issarla al Parlamento europeo.

 

Dopo le quattro condanne definitive in Italia a 1 anno e 9 mesi per “accensioni ed esplosioni pericolose”, resistenza a pubblico ufficiale, invasione di edifici e denunciata 29 volte per reati simili (tipici dell’attivismo politico), la Salis deve rispondere in Ungheria di accuse più gravi: associazione per delinquere e lesioni ai danni di due neonazisti, per cui è in custodia cautelare da 14 mesi.

 

ANGELO BONELLI E NICOLA FRATOIANNI ALLE CONSULTAZIONI

Sui media si sprecano i paralleli con Enzo Tortora e Toni Negri, arrestati per camorra e terrorismo, candidati da Pannella nei Radicali e scarcerati appena eletti grazie all’immunità con epiloghi opposti: Tortora chiese a Strasburgo di concedere l’autorizzazione a procedere, fu condannato in primo grado e assolto in appello; Negri fuggì in Francia per 14 anni mentre la Cassazione lo condannava a 12 anni per associazione sovversiva e concorso in rapina col morto. Ma entrambi erano in mano ai giudici italiani: la Salis a quelli ungheresi. [...]

 

Sicuri che politicizzare il suo caso fino a candidarla per darle l’immunità indurrà i giudici di Budapest a trattarla coi guanti anziché a condannarla al massimo della pena, cioè a 24 anni? Si dirà: appena eletta dovranno scarcerarla per forza e l’Ungheria non la vedrà più. Magari.

 

MARCO TRAVAGLIO A OTTO E MEZZO

Intanto non è certo che sia eletta: se Avs non raggiunge il 4% (cosa possibile, visti i sondaggi e la concorrenza di Santoro) o se lei non riceve abbastanza preferenze, rimane trombata e per i giudici diventa un’imputata che ha tentato di sottrarsi alla giustizia, per giunta scaricata dai suoi stessi concittadini. Un pessimo viatico per la sentenza.

 

Se invece viene eletta, non è affatto detto che i giudici la liberino: in casi analoghi, alcuni sono usciti e hanno raggiunto l’Europarlamento, altri no (nella democraticissima Spagna l’indipendentista catalano Junqueras fu lasciato in cella dalla Corte suprema e sostituito in sei mesi dal primo dei non eletti).

 

ilaria salis

Se invece i giudici la scarcerano, possono chiedere all’aula di levarle l’immunità e autorizzarne un nuovo arresto. O condannarla e reclamarne la consegna per farle espiare la pena che, se definitiva, non ammette immunità. Animati dalle migliori intenzioni, Bonelli&Fratoianni rischiano di farle danni devastanti. Come la donna Prassede del Manzoni, “molto inclinata a far del bene: mestiere certamente il più degno che l’uo mo possa esercitare; ma che purtroppo può anche guastare”.

angelo bonelli e nicola fratoianni parlano di soumahoro a mezzora in piu marco travaglio 6ilaria salis

Ultimi Dagoreport

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME