ITALO, IL TRENINO DI LUCHINO, VIAGGIA IN RITARDO. LA NTV NON È ANCORA IN GRADO DI ANNUNCIARE LA DATA D’INIZIO DEL SERVIZIO (FORSE SE NE PARLA A MARZO, DOVEVA ESSERE GIÀ PARTITO) - IL “PADRINO” LETTA L'AVEVANO INVITATO PRIMA CHE L'EFFETTO MARIOMONTI SPAZZASSE VIA, CON IL GOVERNO BERLUSCONI, LE AMBIZIONI POLITICHE DI MONTEZEMOLO - NTV E’ ANCORA UN REGALO DEL GOVERNO PRODI, IN VIOLAZIONE DI UNA LEGGE DEL GOVERNO BERLUSCONI CHE IMPONEVA DI SCEGLIERE I CONCORRENTI DEL FRECCIAROSSA ATTRAVERSO GARA PUBBLICA…

Giorgio Meletti per "il Fatto quotidiano"

Italo, il nuovo treno di Luca di Montezemolo, viaggia in ritardo. La Ntv (Nuovo trasporto viaggiatori) non è ancora in grado di annunciare la data d'inizio del servizio (forse se ne parla a marzo, dove essere già partito). Ma ieri, alla solenne cerimonia di presentazione del treno, c'era nelle vesti di madrina, a tagliare il nastro, una specie di Supernova: l'ex sottosegretario Gianni Letta, stella già esplosa in un tempo politicamente remoto, eppure ancora lì, sorridente, con le forbicione in mano, come ai bei tempi.

L'avevano invitato prima che l'effetto mariomonti spazzasse via, con il governo Berlusconi, le ambizioni politiche di Montezemolo. "Poi i ministri di adesso hanno sempre da fare - sussurra un alto dirigente di Ntv - ci hanno mandato il sottosegretario ai Trasporti". Che è come mandare mamma pecora al pranzo di Pasqua: Guido Improta, dirigente Alitalia, guarda preoccupato quei supertreni mangia-clienti, ma non ci può pensare, adesso è al governo di tutti i trasporti.

NTV viene dal passato ma si vende in chiave futurista. Viene dal passato la storia di quattro amici (Montezemolo, Diego Della Valle, Gianni Punzo e Giuseppe Sciarrone) che investono un milione di euro in una società basata sul nulla, in grado però di ottenere a soli sei mesi dalla costituzione, nel luglio 2007, l'accreditamento come gestore di treni alta velocità. Regalo del governo Prodi, in violazione di una legge del governo Berlusconi che imponeva di scegliere i concorrenti del Frecciarossa attraverso gara pubblica.

E viene dal passato la società fatta con un milione di euro che moltiplica il suo valore grazie all'autorizzazione per l'Alta velocità e può far entrare soci illustri come le ferrovie francesi e la Banca Intesa Sanpaolo (guidata fino a venti giorni fa dal ministro dei Trasporti Corrado Passera) facendo pagare loro le azioni sulla base di un valore di 300 milioni. Un esempio di inventiva tipicamente italiana: una società che moltiplica il suo valore di 300 volte grazie a una firma ministeriale. Su questo sapore d'antico abili venditori come Montezemolo e Della Valle hanno steso la loro vernice modernista.

Addio capotreno, arriva il train manager. Addio controllore, arriva il train specialist. E poi hostess e steward. La descrizione delle divise fa sognare: "I profilati catarifrangenti che tagliano i lati delle giacche, dell'impermeabile e dei cappellini riproducono la stessa linea aerodinamica del treno, conferendo slancio e agilità alla figura". Uno pensa di vedersi comparire davanti "l'uomo in movimento" di Umberto Boccioni, e invece sono solo ragazzi e ragazze con giacche amaranto e pantaloni grigi con riga rossa verticale copiati da quelli della Polizia. L'effetto è più portiere d'albergo che dinamismo futurista, e slancio e agilità derivano solo dalla consapevolezza di essere tra i 450 giovani fortunati che hanno conquistato un impiego a tempo indeterminato nell'Italia da salvare (saranno mille a fine 2012, e questo è un indubbio merito di Ntv).

Nel linguaggio di Italo c'è la cultura del montezemolismo in carrozza. "Su Italo non esistono le classi". Impegnativo. Infatti tutti i posti sono in pelle, targati Poltrona Frau (proprietà Montezemolo). Però al posto delle classi ci sono gli "ambienti", e sono tre. Club ("ambiente esclusivo per i viaggiatori più esigenti), la Prima (non esclusivo ma "ambiente pensato per chi ama il comfort a 360 gradi"), la Smart (il ritorno della vecchia terza classe, "l'ambiente di chi cerca la comodità ma è interessato più all'economicità del viaggio").

In questo mondo senza classi chi può permettersi l'ambiente Club sarà servito in modo così servile che sarà "come disporre di un vero maggiordomo", esperienza attraente per le persone normali che potranno finalmente provare com'è cosa significa disporre di un vero maggiordomo .

Infine l'italianità. Il colore rosso riferito al mito futurista della velocità perché è quello della Ferrari, il nome Italo, che richiama il Balbo transvolatore dell'Atlantico. Italo "sprizza italianità da tutti i pori", dice Ntv. Ma è di produzione della francese Alstom, e colpisce il sorriso estasiato di Letta, l'uomo che ha protetto al vertice di Finmeccanica Pier Francesco Guarguaglini mentre il manager toscano sovrintendeva allo sfascio di Ansaldo-Breda, la casa produttrice dell'Etr 500, il treno veloce italiano.

Sulle note dell'inno di Mameli ieri Diego Della Valle ha detto: "Finalmente viaggeremo bene in treno". Il numero uno di Fs, Mauro Moretti, fino a ieri polemico con Ntv come cavallo di Troia dei francesi, tace. Adesso dipende da un ministro, Passera, che è stato levatrice e finanziatore dell'operazione Italo.

 

MONTEZEMOLO E IL TRENO ITALO MONTEZEMOLO DENTRO AL TRENO ITALO LUCA DI MONTEZEMOLO SULLA MOTRICE ITALO DELLA VALLE LETTA SCIARRONE MONTEZEMOLO BOMBASSEI TAGLIANO IL NASTRO DI ITALO Montezemolo NTVGianni Letta e Luca di Montezemolo ROMANO PRODI

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