giovanni tria

TRIA E MOLLA! - IL MINISTRO DELL’ECONOMIA, IN AUDIZIONE SULLA NOTA AL DEF: “LA MANOVRA E’ CORAGGIOSA NON IMPAVIDA O IRRESPONSABILE - PUNTA A RIDURRE IL DIVARIO DI CRESCITA CON L’EUROZONA, L’ITALIA E’ IN RITARDO NELLA CRESCITA DELL’ECONOMIA E DELL’OCCUPAZIONE - HA RAGIONE FICO: BISOGNA ABBASSARE I TONI NEL CONFRONTO CON L’UE - IL REDDITO DI CITTADINANZA E’ NECESSARIO A EVITARE SENTIMENTI CONTRARI ALL’EUROPA”

TRIA, RITARDO ITALIA INACCETTABILE,17 MLN IN DIFFICOLTÀ 

giovanni tria

(ANSA) - L'Italia si trova in una situazione di "ritardo nella crescita dell'economia e dell'occupazione, un ritardo non più accettabile a dieci anni dalla crisi". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, in audizione sulla Nota al Def, evidenziando che il Pil è ancora 4 punti inferiore rispetto al 2008, i divari territoriali "si sono ampliati" e "le persone in povertà" e in stato di deprivazione materiale e a scarsa intensità di lavoro sono 17,4 milioni secondo i dati 2017, con una distanza di 4,5 milioni rispetto agli obiettivi di Europa 2020.

 

victor elbling giovanni tria maria stella vicini nuria sanz

DEF: TRIA,PUNTA A CRESCITA E CALO SIGNIFICATIVO DEBITO

(ANSA) - "Ridurre sensibilmente, entro i primi due anni di legislatura, il divario di crescita con l'Eurozona e conseguire una prima diminuzione significativa del rapporto debito pil nell'arco del prossimo triennio". Sono gli obiettivi del governo illustrati dal ministro dell'Economia Giovanni Tria in audizione sulla nota di aggiornamento al Def.

 

TRIA,CONCORDO CON FICO,PER CONFRONTO UE ABBASSARE TONI

 (ANSA) - "Come è noto la Commissione Ue ha espresso preoccupazione circa la modifica del percorso programmatico. Ora si apre una fase di confronto costruttivo con la Commissione che potrà valutare le fondate ragioni della strategia di crescita del governo delineata dalla manovra. In questo confronto costruttivo voglio dichiarare il mio accordo con il Presidente della Camera, sulla necessità di abbassare i toni". Così il ministro dell'Economia Giovanni Tria in audizione sulla nota di aggiornamento al Def.

 

il ministro dell economia giovanni tria (1)

TRIA, SPAZI PER STOP IVA PER 5,5 MLD 2020 E 4 MLD 2021

(ANSA) - Nella nota di aggiornamento al Def è stato "fissato per il 2019 l'obiettivo di indebitamento netto del 2,4%, superiore di sei decimi di punto al valore stimato per il 2018, che consentirà tra l'altro la disattivazione dell'aumento Iva per il 2019. Per il 2020 e il '21 pari" il deficit "è al 2,1% e all'1,8%. All'interno di tali obiettivi troverà spazio la riduzione di aumenti Iva per 5,5 miliardi nel 2020 e per 4 miliardi nel 2021". Così il ministro dell'Economia Giovanni Tria in audizione sulla nota di aggiornamento al Def.

 

TRIA, PRESSIONE FISCALE DIMINUIRÀ GIÀ IN 2019

 (ANSA) - La pressione fiscale diminuirà "fin da 2019", evitando gli aumenti Iva per 12,5 miliardi e riducendo il prelievo sugli autonomi e sulle pmi oltre che sulle società che reinvestono gli utili in occupazione e macchinari. Lo ha assicurato il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, in audizione sulla Nota al Def davanti alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato.

tria conte di maio salvini

 

TRIA,REDDITO NECESSARIO A EVITARE SENTIMENTI ANTI UE

 (ANSA) - E' "condizione necessaria intervenire con decisione per evitare sentimenti contrari al libero commercio e l'insorgere di sentimenti contrari all'Europa. Non si sta sui mercati globali senza reti per i perdenti e senza capacità di governare" la transizione. Così il ministro dell'Economia Giovanni Tria in audizione sulla nota di aggiornamento al Def spiegando la ratio del reddito di cittadinanza che è "investimento di cittadinanza, investimento sulle parti più vulnerabili della società per far sì che tornino parte attiva".

 

TRIA, MANOVRA CORAGGIOSA NON IMPAVIDA O IRRESPONSABILE

(ANSA) - "Coraggioso non vuol dire impavido o irresponsabile. La stabilità finanziaria non può essere raggiunta senza stabilità sociale". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, presentando la prossima manovra in audizione alle Camere sulla Nota al Def.

 

giovanni tria 4

TRIA, STIME PIL PRUDENZIALI, AMPIAMENTE OLTREPASSABILI

(ANSA) - Le stime di crescita economica contenute nelle Nota al Def sono state elaborate con un approccio "prudenziale", in base a livelli di rendimenti dei titoli di Stato calcolati anche guardando a giornate "di forte tensione" sullo spread e quindi basate su ipotesi "caute se non pessimistiche". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, in audizione alle Commissioni Bilancio. Le stime "possono essere ampiamente oltrepassate", ha aggiunto, dicendosi certo che una volta presentata la manovra "si dissolverà l'incertezza".

 

TRIA,CAMBIO TEMPORANEO PENSIONI, FINESTRE SPECIFICHE

(ANSA) - Con la manovra arriverà una "temporanea ridefinizione delle condizioni per il pensionamento, la creazione di finestre specifiche per consentire" al mercato del lavoro di "stare al passo con i processi tecnologici e di accelerare il rinnovamento" assumendo "nuove persone con nuovi profili". Così il ministro dell'Economia Giovanni Tria in audizione sulla nota al Def spiegando che l'attuale sistema "garantisce la stabilità finanziaria di lungo periodo ma nel breve frena il fisiologico turnover" con "i giovani che restano fuori e gli anziani che non possono uscire"

di maio salvini

 

TRIA, CHIEDEREMO A UE FLESSIBILITÀ INFRASTRUTTURE

(ANSA) - "E' intenzione del governo chiedere il riconoscimento della flessibilità alla Commissione europea per un piano di investimenti straordinario di messa in sicurezza e manutenzione della rete infrastrutturale italiana che, con il crollo del Ponte Morandi a Genova, ha tragicamente dimostrato deve essere affrontata con urgenza". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, in audizione sulla Nota al Def di fronte alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato.

Ultimi Dagoreport

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…

elly schlein almasri giuseppe conte giorgia meloni

DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI CHURCHILL PER NON FINIRE NELLA TRAPPOLA PER TOPI TESA ALL'OPPOSIZIONE DALLA DUCETTA, CHE HA PRESO AL BALZO L’ATTO GIUDIZIARIO RICEVUTO DA LO VOI PER IL CASO ALMASRI (CHE FINIRÀ NELLA FUFFA DELLA RAGION DI STATO) PER METTERE SU UNA INDIAVOLATA SCENEGGIATA DA ‘’MARTIRE DELLA MAGISTRATURA’’ CHE LE IMPEDISCE DI GOVERNARE LA SUA "NAZIONE" - TUTTE POLEMICHE CHE NON GIOVANO ALL’OPPOSIZIONE, CHE NON PORTANO VOTI, DATO CHE ALL’OPINIONE PUBBLICA DEL TRAFFICANTE LIBICO, INTERESSA BEN POCO. DELLA MAGISTRATURA, LASCIAMO PERDERE - I PROBLEMI REALI DELLA “GGGENTE” SONO BEN ALTRI: LA SANITÀ, LA SCUOLA PER I FIGLI, LA SICUREZZA, I SALARI SEMPRE PIÙ MISERI, ALTRO CHE DIRITTI GAY E ALMASRI. ANCHE PERCHE’ IL VERO SFIDANTE DEL GOVERNO NON È L’OPPOSIZIONE MA LA MAGISTRATURA, CONTRARIA ALLA RIFORMA DI PALAZZO CHIGI. DUE POTERI, POLITICO E GIUDIZIARIO, IN LOTTA: ANCHE PER SERGIO MATTARELLA, QUESTA VOLTA, SARÀ DURA...