PD, LA GRANDE CONFUSIONE – LA CONVIVENZA TRA EX DS E EX POPOLARI GENERA CONFLITTI E RIPRENDE QUOTA L’IDEA DI “SPACCHETTARE” I DEM CREANDO UN CONTENITORE CENTRISTA: L’IDEA E’ DARE ASILO AI RIFORMISTI E AI CATTOLICI – VERDERAMI: “TRA UNA SETTIMANA SARÀ INTERESSANTE SEGUIRE LA PRESENTAZIONE A ROMA DELL’ULTIMO LIBRO DI GOFFREDO BETTINI. APPUNTAMENTO AL QUALE PARTECIPERANNO GIUSEPPE CONTE E FRANCESCO RUTELLI, CHE SONO LA PROIEZIONE DELL’IDEA POLITICA A CUI TENDE E NON DA OGGI L’AUTORE DI ‘ATTRAVERSAMENTI’. E CIOÈ UN RITORNO AL CENTROSINISTRA, DOVE OGNI AREA HA UN PROFILO DEFINITO”
Estratto dell’articolo di Francesco Verderami per il “Corriere della Sera”
Diciassette anni fa il Pd è stato la grande novità della politica italiana, mentre oggi è vissuto nel suo stesso campo come il grande equivoco. Il partito che un tempo si definiva «di centrosinistra» ora si identifica solo come forza «di sinistra». Non è una banale questione lessicale, perché nei dem è presente l’area popolare che insieme alla componente post comunista ha dato vita al progetto.
PRESENTAZIONE DEL LIBRO ATTRAVERSAMENTI DI GOFFREDO BETTINI
Ma è evidente che le due anime vivono sempre più da separati in casa. Giorni fa, uno dei maggiori rappresentanti della corrente riformista ha incrociato un ex parlamentare del Pd, che — riferendosi a Elly Schlein — gli ha chiesto: «È vero che lei tra poco se ne va?». E l’altro: «Tra poco ce ne andiamo noi».
[…] è opportuno rimanere compagni di partito o è preferibile tornare a essere alleati?
[…] Tra una settimana sarà quindi interessante seguire la presentazione a Roma dell’ultimo libro di Goffredo Bettini. Appuntamento al quale parteciperanno Giuseppe Conte e Francesco Rutelli, che sono la proiezione dell’idea politica a cui tende e non da oggi l’autore di Attraversamenti. E cioè un ritorno al centrosinistra col trattino, dove ogni area ha un profilo e un ruolo definito nell’alleanza.
Si capirà se l’operazione è politica malgrado sia vestita da iniziativa culturale, come sostengono fonti autorevoli. E si vedrà anche se sarà «una roba da Grande raccordo anulare», come dicono i detrattori, che criticano «i laboratori romani dove smontano e rimontano la politica a tavolino». Ma non c’è dubbio che il tema esista […] Romano Prodi, per esempio, considera prioritario preservare il Pd, con la sua vocazione maggioritaria e il suo ruolo di forza perno della coalizione […] Anche le componenti di sinistra del partito si preparano a premere sulla segretaria per evitare che si arrivi a una frattura con l’area riformista. C’è il timore dello «spacchettamento» del Pd.
Per chi vuole impedirlo c’è però un ostacolo. Che un esponente dem di prima fila spiega citando le liste presentate alle Europee: «Se vengono candidati pacifisti e atlantisti, filo-industriali e filo-sindacali, o c’è la capacità di fare sintesi politica o è molto difficile gestire la coesistenza». […] Dopo che un pezzo del Pd ha detto di essere pronto ad appoggiare il referendum contro il Jobs act, ieri Lorenzo Guerini ha chiesto a Schlein di «non sostenerlo»: in caso contrario l’ex ministro della Difesa vedrebbe sconfessata la sua storia.
E cosa accadrebbe se a Strasburgo futuri europarlamentari dem dovessero votare contro gli aiuti all’Ucraina? […] il problema resta e l’operazione del centrosinistra con il trattino è una minaccia per la leader dem, come per Matteo Renzi e Carlo Calenda, definiti «un ostacolo» sulla strada di un nuovo centro alleato della sinistra […] l’area popolare del Pd è segnata da una diaspora silenziosa sui territori, dove c’è chi preferisce il centrodestra. […]
MEME SU MATTEO RENZI CARLO CALENDA 4LORENZO GUERINI GIUSEPPE CONTEELLY SCHLEIN E GIUSEPPE CONTE Giuseppe Conte Lorenzo Guerini Dario Franceschini