UFFICIO SINISTRATI - NELLA LISTA DEI FOLGORATI SUL LUNGARNO IL DALEMONE PENTITO LATORRE, AVANZI BERSANIANI (MARZANO) E LE QUINTE COLONNE LETTIANE BOCCIA, SANNA E RUSSO (RENZI È ACCERCHIATO!)

Da "www.unita.it"
«Sono 50 i senatori del Pd che hanno sottoscritto la candidatura di Matteo Renzi alla segreteria nazionale, ovvero quasi la metà delll'intero gruppo di Palazzo Madama». Lo ha annunciato Rosa Maria Di Giorgi. «Ancora altri colleghi devono firmare ma il consenso politico per il sindaco di Firenze è già eloquente», ha spiegato.

La sottoscrizione è avvenuta nei saloni fuori dall'Aula e nel giro di pochi minuti i moduli sono andati esauriti, si assicura. Tra i firmatari, parlamentari da sempre vicini al sindaco di Firenze come Rosa Maria Di Giorgi, Andrea Marcucci, Isabella De Monte, Laura Cantini,Stefano Lepri ma anche esponenti che vengono da altre aree del partito come Nicola Latorre, Francesca Puglisi, Raffaele Ranucci, Camilla Fabbri, Emilia De Biasi, Bruno Astorre, Salvatore Margiotta e Donatella Mattesini.

E la stessa cosa è più o meno accaduta anche a Montecitorio Renzi si è già assicurate le firme che servono ufficialmente per presentare la sua candidatura. Ieri alla Camera c'è stata una prima prova dei nuovi equilibri dentro il partito, in attesa che le primarie decretino ufficialmente chi sarà il prossimo segretario. In uno dei corridoi che affacciano sul Transatlantico è stata organizzata una raccolta estemporanea di firme tra i deputati in sostegno di Renzi. E nel giro di meno di un'ora sui moduli predisposti dalla commissione congresso sono comparsi una cinquantina di nomi. Ma è solo l'inizio, assicurano i renziani.

Intanto mancano ancora molti tra i quaranta deputati più vicini all'ex rottamatore, mentre sono molti i giovani 'non allineati' che sono sfilati per mettere la propria sigla.

Tecnicamente le firme non sono necessarie per validare la candidatura, per quelle servono gli iscritti e il 10% dei componenti dell'assemblea. Si tratta, è stato sottolineato, di «un segnale politico».

2. PER RENZI FIRMANO ANCHE MARIANNA MADÃŒA E MICHELA MARZANO

Mariantonietta Colimberti per "www.europaquotidiano.it"
Si va allungando la lista dei parlamentari che in queste ore stanno mettendo la loro firma a sostegno della candidatura di Matteo Renzi alla segreteria del partito. Tra loro anche Marianna Madìa e Michela Marzano, fino ad ora non appartenenti a correnti codificate.
Tra i franceschiniani hanno firmato anche Pina Picierno (che l'ha annunciato con un tweet) e l'ex vicedirettore di Europa Francesco Saverio Garofani.

Variegata appare la situazione della corrente lettiana. Alcuni dei parlamentari vicini al premier hanno lavorato nelle scorse settimane perché si arrivasse a una candidatura alternativa che fosse sostenuta anche dai dissidenti franceschiniani e bersaniani, ma alla fine non se ne è fatto nulla.

Alle firme per Renzi dei deputati Francesco Sanna - consigliere politico del presidente del consiglio a palazzo Chigi - e Francesco Boccia - presidente della commissione bilancio - dovrebbe aggiungersi oggi quella del senatore triestino di prima nomina Francesco Russo, mentre per ora non si schiereranno né per Renzi né per Cuperlo Alessia Mosca e Marco Meloni.

Sempre tra i parlamentari vicini al premier, il campano Guglielmo Vaccaro ha firmato per Cuperlo e anche l'ex governatore della Basilicata Vito De Filippo e l'emiliana Paola De Micheli sarebbero orientati ad andare nella stessa direzione.
«Nessuna indicazione da Enrico, ognuno sta decidendo autonomamente» è il refrain dei parlamentari lettiani.


Hanno disatteso la scelta del loro leader di riferimento l'ex ministro Cesare Damiano e Anna Rossomando: entrambi fassiniani piemontesi storici, si sono schierati con Cuperlo.
Hanno firmato per Renzi Antonio Decaro, deputato barese dato per probabile candidato alla successione di Michele Emiliano, e il bindiano Giovanni Burtone, mentre resta incerta la decisione della portavoce di Romano Prodi, Sandra Zampa: sicuramente non voterà per Cuperlo, sceglierà se appoggiare Civati o Renzi.

3. GAFFE DI CUPERLO: SMS ALL'AVVERSARIO

Da "repubblica.it"
Un sms per sostenere un avversario come segretario del Pd. E' quello che ha ricevuto Pippo Civati: "Apri la tua casella di posta elettronica. Troverai le informazioni per sostenere la mia candidatura. Firmato Gianni Cuperlo". Un messaggio che non è piaciuto all'ex consigliere regionale lombardo. "Sono abbastanza certo di non aver autorizzato Gianni Cuperlo (a cui manderò un sms di auguri, in ogni caso) a inviarmi comunicazioni inerenti la sua campagna a segretario, anche solo per il fatto che, banalmente, sono candidato pure io...". E' il post ironico con il quale Civati racconta sul suo blog l'accaduto, pubblicando anche l'sms inviato dal comitato "Italia 2014".

"Grave e illegale invio senza liberatoria". "Ne deduco che il comitato ha quindi, oltre al mio numero di telefono, anche l'indirizzo mail. Troverò nulla nella cassetta delle lettere?" - si chiede Civati. Anche se il tono è scherzoso, il candidato riporta le denunce dei suoi sostenitori. "Da qualche settimana ricevo da miei sostenitori lamentele per le continue email provenienti da comitati che non hanno mai sottoscritto. Da dove provengono quegli indirizzi? dai database del Pd? Perché nel caso sarebbe molto grave, e anche molto illegale: non a caso per la mia campagna ho deciso di utilizzare solo dati di cui posseggo l'apposita liberatoria".

Da qui la richiesta al partito. "Sarebbe il caso che il Pd, una buona volta - scrive Civati -, consentisse l'utilizzo dei suoi dati, e lo facesse per tutti i candidati, cosa che al momento non risulta (posto che sia possibile, e non credo proprio)". Chiusura comunque all'insegna della sportività. "Chi volesse sostenere Cuperlo, può ovviamente fare tesoro dell'informazione che trovate nell'immagine qui sopra - conclude l'ex consigliere regionale -. Siamo democratici, dopotutto".

 

Matteo Renzi Matteo Renzi Reichlin e Cuperlo Gianni Cuperlo PierLuigi Bersani Nicola Latorre Michela MarzanoPaola De Micheli

Ultimi Dagoreport

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…

elon musk donald trump caveau oro

DAGOREPORT - ALTA TENSIONE TRA IL MONDO FINANZIARIO AMERICANO E KING TRUMP - PRIMA DI DICHIARARE GUERRA A WASHINGTON, I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI ASPETTANO CHE TRUMP E MUSK CACCINO IL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE  PER IMPORRE I BITCOIN COME RISERVA NAZIONALE. UNA MONETA DIGITALE E SOVRANAZIONALE CHE AFFOSSEREBBE IL DOLLARO, E QUINDI L'ECONOMIA USA. E GOLDMAN SACHS SI PORTA AVANTI CONSIGLIANDO DI INVESTIRE IN ORO - LE RIPERCUSSIONI PER L'ITALIA: MELONI SA CHE I GRANDI FONDI, SE VOLESSERO, POTREBBERO MANDARE GAMBE ALL'ARIA IL DEBITO TRICOLORE...