bernie sanders hillary clinton

TUTTI TRANNE HILLARY! - IL CANDIDATO SOCIALISTA BERNIE SANDERS CRESCE NEI SONDAGGI ED ECCITA I RADICAL DI HOLLYWOOD - NEGLI STATI-CHIAVE PER LE PRIMARIE (IOWA E NEW HAMPSHIRE) GUADAGNA 6 PUNTI IN UN MESE, E ARRIVA AL SECONDO POSTO DIETRO A LADY CLINTON

Da http://inthesetimes.com

 

sondaggi new hampshire 2sondaggi new hampshire 2

Nella lunga corsa verso le elezioni presidenziali del 2016 avevamo lasciato Hillary Clinton dirigersi ad ampie falcate verso la candidatura come leader dei Democrats. Oggi sembra che un sassolino di nome Bernie Sanders si sia infilato nelle scarpe dell’ex first lady: i dati dell’ultimo sondaggio Gallup condotto in Iowa e New Hampshire mostrano il senatore del Vermont in rimonta di 6-8 punti sulla Clinton rispetto ai dati di maggio.

 

sondaggi new hampshiresondaggi new hampshire

Nonostante l’abbondante vantaggio che rimane alla Clinton, e la scarsa popolarità di un candidato socialista, i dati mostrano come Sanders stia toccando le corde giuste per smuovere l’opinione pubblica americana. Il senatore del Vermont sta facendo leva su temi come la ridistribuzione della ricchezza, voluta dal 63% degli americani, da raggiungere anche tramite un aumento delle tasse per i ricchi - misura approvata dal 52% della popolazione.

 

“Cercherò di sostenere Sanders il più possibile”, ha detto un ex operaio delle ferrovie dell’Iowa, John Murphy, 74 anni, “perché parla di cose che non entreranno mai nell’agenda degli altri candidati”.

 

bernie sanders a hollywoodbernie sanders a hollywood

La disparità degli stipendi e le condizioni dei lavoratori sono due temi molto caldi negli Stati Uniti, Sanders li ha affrontati in un’intervista con queste parole: “Le persone normali lavorano sempre di più e guadagnano sempre meno, l’economia avvantaggia solo chi è ricco e potente ma questo paese non appartiene a un pugno di miliardari”.

 

bernie sandersbernie sanders

Il piano del socialista Sanders è di tassare maggiormente colletti bianchi e multinazionali per finanziare la sanità pubblica e offrire il college gratuito a tutti gli studenti meritevoli. Vuole regole più chiare per banche e grandi investitori e sostiene che “il popolo non ha creato la democrazia per farsi governare dai miliardari”.

 

Lo scorso week-end Bernie Sanders ha organizzato due piccole raccolte fondi a Hollywood, sebbene non sia arrivato a raccogliere somme a 7 cifre è riuscito a scaldare il cuore di molte persone. Il suo pubblico era composto da una frangia progressista di elettori democratici provenienti dal mondo dello spettacolo. Gente che è rimasta molto delusa da Obama, dopo averlo votato, e che non ha intenzione di aiutare la Clinton a diventare presidente.

clinton e sandersclinton e sanders

 

Dopo il ritiro ufficiale della senatrice Elizabeth Warren, Sanders è il nome più appetibile per gli elettori progressisti. Ai suoi incontri a Los Angeles erano presenti circa 300 persone tra cui l’attrice Deidre Hall, il produttore di “Paure e Delirio a Las Vegas” Richard Foos, la produttrice di “Sister Act” Cindy Gilmore , il filmaker James H. Stern e l’attrice Sheila Emery.

 

sondaggi iowasondaggi iowa

Bernie Sanders punta sul voto di opinione, sapendo che il socialismo non è mai stato capito bene dagli americani, e parla alla gente di temi concreti con un linguaggio diretto. Il problema maggiore per lui è che si trova contro la famiglia Clinton, una macchina da soldi tanto ricca e potente quanto contestata, che sicuramente metterà da parte un budget straordinario per un bombardamento mediatico che rischierà di affondare il senatore del Vermont.

 

hillary for presidenthillary for presidentsondaggi iowa 2sondaggi iowa 2

 

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…