ROMA MEJO DI CHICAGO! (ROMANZO CRIMINALE CI FA UNA SEGA) - AMMAZZATI IN UNA SPARATORIA “SORCANERA” E “BAFICCHIO”, DUE BOSS DI OSTIA, LEGATI ALLA BANDA DELLA MAGLIANA CHE FU - DALL’INIZIO DELL’ANNO, 33 REVOLVERATI NELLA GUERRA TRA LE GANG PER IL CONTROLLO DEL TERRITORIO E DELLO SPACCIO DI DROGA - ALE-DANNO COME AL SOLITO “RICHIAMA” E “SI ALLARMA”, PERCHÉ “LO STATO HA DATO RISPOSTE INADEGUATE”. MA PER OTTENERE I SOLDI PER ROMA CAPITALE, LO STATO GLI RISPONDE, ECCOME…

Foto GMT_Mezzelani

1- DUE MORTI IN AGGUATO A ROMA: SENTITI TESTI,OGGI COMITATO SICUREZZA...
(ANSA) - Continuano le indagini per individuare i responsabili del duplice delitto avvenuto ieri sul litorale romano: sotto i colpi di killer sono morti Giovanni Galleoni e Francesco Antonini, due boss di Ostia, legati alla vecchia eredita' della banda della Magliana. Per tutta la notte sono stati ascoltati i due operai che lavoravano alla ristrutturazione di un locale dentro il quale si era rifugiato uno dei due boss gia' ferito e poi morto.

I due potrebbero avere assistito all'agguato o almeno alla fase finale e dunque fornire preziose indicazini per le indagini. Oggi intanto il prefetto Giuseppe Pecoraro ha convocato proprio presso il commissariato di Ostia il comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza. L'allarme criminalita' a Roma e' ormai alto: dall'inizio dell'anno si contano 33 vittime in agguati e sparatorie nella guerra tra bande scatenata per il controllo del territorio e soprattutto dello spaccio di droga.


2- LIBERA: SUPERATA LA SOGLIA, È EMERGENZA...

(TMNews) - "Superata la soglia, e' vera emergenza. In atto una guerra per il controllo del territorio e affermare le gerarchie criminali", è l'avvertimento che lancia Libera, dopo la sparatoria ad Ostia, dove, in un agguato, sono stati uccisi due pregiudicati. "Si e' superato il livello di guardia, nei quartieri di Roma è in atto una vera guerra per il controllo del territorio per affermare le nuove gerarchie criminali", sottolinea l'associazione 'contro tutte le mafie' di Don Ciotti, ricordando che "le modalità dell'agguato sono tipicamente quelle di stampo mafioso". "Ormai - conclude Libera - Roma vive un'emergenza che ha bisogno di risposte ed interventi immediati".


3- KILLER A OSTIA...
Alessandro Fulloni per il "Corriere della Sera - Roma"

Killer a Ostia, spari fra la folla Freddati due boss. Rabbia e paura: «Dobbiamo reagire» Li hanno freddati a colpi di pistola a Nuova Ostia, dopo averli pedinati, a metà pomeriggio: il duplice omicidio di «Sorcanera» e «Baficchio», soprannomi di Franchino Antonini e Giovanni Galleoni, esponenti noti della «mala» romana, ha scosso la città. Per stamattina è stato convocato il Comitato per l'ordine pubblico. Il sindaco Alemanno chiede al neoministro «misure drastiche». E nel quartiere salgono rabbia e paura.

«Ma in questo posto non parla proprio nessuno...». Il poliziotto scuote la testa. E poi riprende i rilievi in via Forni, il «basso» di Nuova Ostia dove poco prima hanno freddato «Sorcanera» e «Baficchio», i soprannomi di Franchino Antonini e Giovanni Galleoni, due malavitosi in passato accusati, ma poi assolti, di associazione a delinquere di stampo mafioso. Inutili le domande che il poliziotto rivolge a un gruppo di ragazzi che curiosa vicino alle «volanti». Da loro nessuna risposta. Silenziosi come i passanti che scansano le telecamere dei telegiornali, affrettando il passo verso casa.

Quel che divampa è la polemica sulla sicurezza. La duplice esecuzione va ad aggiungersi all'interminabile fila di omicidi che da gennaio hanno insanguinato Roma. Alemanno parla di «un assalto di criminalità organizzata senza precedenti dagli anni 70». Il sindaco osserva che le «bande criminali continuano a spararsi nei quartieri di Roma. Mi dispiace dirlo, ma la risposta dello Stato fino ad ora è apparsa inadeguata. Nonostante i miei ormai numerosi richiami ed allarmi, sia in pubblico che in privato - è la denuncia del primo cittadino - non emerge né una strategia complessiva, né una adeguata copertura dei territori più a rischio. E' necessario che il nuovo ministro degli Interni e il capo della polizia prendano misure drastiche senza più nessun rinvio».

L'appello del sindaco viene contestato dal centrosinistra che proprio ieri ha tenuto a Ostia un'assemblea pubblica sul tema della sicurezza. Un'iniziativa giunta in risposta al rinvio, comunicato una settimana fa, «a data da destinarsi» del comitato provinciale sulla sicurezza previsto, appunto, per ieri e nuovamente convocato dal prefetto Pecoraro per stamane.

In vista dell'assemblea cittadina da giorni, su manifesti firmati da Pd, Udc, Verdi, Sinistra e libertà, Idv e Comunisti italiani, erano leggibili parole e slogan preoccupati. «Ora basta, dobbiamo reagire», «no alla mafia, alla criminalità e all'indifferenza». E poi una sorta di programma»: «Più risorse alle forze dell'ordine e attenzione ai bisogni della città». Scuote la testa perplesso Paolo Orneli, l'ex minisindaco Pd che tre anni fa lanciò un pesante allarme mafia a Ostia, segnalando come fossero andati deserti i bandi per l'assegnazione delle spiagge libere su cui avevano puntato gli occhi i clan, proprio quelli vicini ai due morti di ieri.

«Ora bisogna almeno evitare le parole inutili. Servono cose concrete. Immediate. Necessarie per non farci sentire, ancora una volta, cittadini di serie B». Un riferimento al problema dello scarso organico del commissariato di Ostia segnalato pochi giorni fa da Francesco Paolo Russo, segretario provinciale del Sap, (Sindacato autonomo di polizia) che ha parlato di 115 agenti in servizio, «dunque uno ogni 2.242 abitanti in un territorio, quello del litorale, di 151 chilometri quadrati che comprende anche Pomezia e che è più grande del comune di Firenze».

Numeri che stridono se paragonati al Municipio I (con 6 commissariati e 523 agenti) dove «il rapporto fra personale e abitanti cala drasticamente a 1/234 su 14 chilometri quadrati». Il presidente dei Verdi Angelo Bonelli parla di «atmosfera da Chigago anni 30», mentre per Filiberto Zaratti (Sel), alla guida della commissione regionale Lotta alla Criminalità, la «situazione è oltre il livello di guardia».

 

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