sala chiamparino vs renzi

ULTIMATUM DI SALA E CHIAMPARINO AL DUCETTO: “È DECISIVO PER RENZI, NON RINCHIUDERSI IN GRUPPI RISTRETTI MA AVERE LA DISPONIBILITÀ A VELEGGIARE IN MARE APERTO CON NUOVI EQUIPAGGI” - TRADUZIONE: HAI FATTO UN MUCCHIO DI CAZZATE. ORA MOLLA IL GIGLIO TRAGICO O NON TI APPOGGIAMO AL CONGRESSO

 

Lettera di Beppe Sala e Sergio Chiamparino pubblicata da la Repubblica

 

beppe salabeppe sala

Caro direttore, viviamo mesi cruciali e difficili al tempo stesso. L' Europa è attraversata da tensioni fortissime, di cui vedremo i risvolti negli appuntamenti elettorali che interesseranno quest' anno anche i due più importanti Paesi dell' Ue, cioè Germania e Francia. Soffia impetuoso il vento della contestazione acritica, del "no" a tutto e tutti. In Italia negli ultimi anni un solo partito si è fatto carico quasi interamente della responsabilità di governo su scala nazionale e locale: il Partito Democratico.

 

CHIAMPARINOCHIAMPARINO

È andato tutto liscio in questi anni? Certo che no. Il Pd ha preso quasi tutto sulle sue spalle, con onori ed oneri. E l' ha fatto anche, o forse soprattutto, grazie a migliaia di onesti e preparati amministratori, che si battono ogni giorno per far funzionare comuni piccoli e grandi, città metropolitane e regioni. L' ha fatto, a livello nazionale, grazie a gente seria come Giorgio Napolitano e Sergio Mattarella, Pierluigi Bersani, Enrico Letta e Paolo Gentiloni. Ma l' ha fatto grazie e soprattutto ad un leader coraggioso ed energico come Matteo Renzi.

 

GIUSEPPE SALAGIUSEPPE SALA

Ora però siamo entrati nell' anno più critico, quello che ci condurrà alle elezioni politiche. Il progetto da portare all' attenzione degli elettori deve essere forte e ambizioso, ma deve essere ancora scritto e condiviso. Deve dire sì all' Europa, ma non a questa Europa. Deve contenere una rivoluzione fiscale nel senso dell' equità, consentendo di abbassare le aliquote attraverso il recupero delle risorse dove ci sono, introducendo, ad esempio, una ragionevole "web tax". Deve investire risorse sulle infrastrutture vere del Paese, sulla ricerca e la formazione e per sostenere le persone indebolite dai processi innovativi.

 

CHIAMPARINO RENZICHIAMPARINO RENZI

Occorre innanzitutto dare certezze indicando come termine elettorale la scadenza naturale della legislatura nel 2018. Questi mesi, infatti, devono servire per affinare una legge elettorale che ci permetta, dopo il voto, di essere in una condizione di governabilità migliore dell' attuale e gestire una legge di bilancio delicata e decisiva per il paese.

 

Serve poi mettere mano a testi di legge essenziali, che vanno dal testamento biologico ed una definizione di compiti e risorse delle aree metropolitane, che così come sono rappresentano una riforma largamente incompiuta. Inoltre vi sono sfide, come la candidatura italiana a sede dell' Ema, che necessitano di un governo nel pieno dei suoi poteri per i prossimi mesi. Cosi come molti altri progetti comuni a questa area vasta che va dal Piemonte a Milano nell' ambito dell' alta formazione, della ricerca, del turismo, del sistema finanziario e industriale e delle infrastrutture.

 

GIUSEPPE SALAGIUSEPPE SALA

Il Pd deve affrontare i problemi derivanti dagli eventi divisivi delle ultime settimane: la recente spaccatura del partito può avere ripercussioni anche sugli assetti locali e questo mette in discussione quell' efficace rapporto tra centro del partito e periferia al quale il Pd e le formazioni da cui è gemmato hanno dovuto tanto della loro fortuna.

 

Di questo tempo di discussione dovrebbe approfittare anche Matteo Renzi. Egli è stato protagonista di un serio percorso riformista: si può discutere su tutto ma una buona parte delle sue riforme sono state coraggiose e molteplici saranno gli effetti positivi sul Paese che negli anni ne deriveranno.

GENTILONIGENTILONI

 

L' esito del referendum ha però tracciato una linea dopo la quale nulla è più come prima. Anche per lui. È quindi necessario che per riproporsi alla guida del Partito (e, ancor di più, alla guida del Paese), Renzi accetti l' idea di un cambio di passo, di un cambiamento nella qualità della sua leadership politica; è anche sempre più possibile, anche se forse non auspicabile, prospettiva proporzionale a suggerire una maggiore e diversa capacità inclusiva. Il Pd non ha e non avrà certamente la possibilità di governare da solo, ma ha il compito di restare il punto di riferimento del vasto schieramento di chi si riconosce nella sua cultura riformista.

 

orenzo Guerini Debora Serracchiani Luca Lotti Maria Elena Boschi b b adb c f a b ba MGzoom orenzo Guerini Debora Serracchiani Luca Lotti Maria Elena Boschi b b adb c f a b ba MGzoom

Per questo è decisivo per Renzi, non rinchiudersi in gruppi ristretti ma avere la disponibilità a veleggiare in mare aperto con nuovi equipaggi non necessariamente composti da persone di stretta osservanza del capitano. Anche da questa disponibilità dipende l' aggregazione al suo progetto di tante forze innovatrici, fra le quali ci annoveriamo anche noi, che possono aiutare il Paese a trovare la giusta rotta.

 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...