VADERETRO, MURDOCH! - LO SQUALO INCASSA LA PESANTE SCOMUNICA DELLA CHIESA D’INGHILTERRA, CHE HA RITIRATO LA SUA PARTECIPAZIONE DA NEWS CORPORATION - LA CHIESA HA DEFINITO “RIPROVEVOLE, ETICAMENTE NON ACCETTABILE” LA CONDOTTA DI DIRETTORI E GIORNALISTI DEL GRUPPO NELLO SCANDALO INTERCETTAZIONI - È UNA PICCOLA QUOTA, LO 0,005%, MA PER MURDOCH È UNA GROSSA SCONFITTA: CI TENEVA A SBANDIERARE DI AVERE LA REGINA ELISABETTA FRA I SUOI SOSTENITORI…

Fabio Cavalera per il "Corriere della Sera"

Che il Signore lo punisca per le malefatte che hanno combinato i suoi tabloid e le bugie che hanno raccontato i suoi manager, direttori e reporter a caccia di scoop. La Chiesa d'Inghilterra non perdona Rupert Murdoch e l'impero mediatico che il magnate australiano tiene saldamente in pugno. La storia dello spionaggio telefonico con tutti gli annessi e connessi che si è portata appresso ha lasciato un brutto segno e gli anglicani non riescono a dimenticare.

Forse era nell'aria e, allo Squalo, forse qualcosa avevano per vie traverse comunicato. Comunque, il «consiglio» che governa le finanze della Chiesa anglicana ha deciso di disfarsi di tutte le azioni di News Corporation che aveva in portafoglio. Non che fosse chissà quale ricchezza patrimoniale ma il passo compiuto dal «Church Commissioners» e dal «Church of England Pensions Board» non è di quelli che si archiviano alla voce «normale amministrazione».

È solo lo 0,005% del capitale di News Corporation, però viene considerato una sorta di fiore all'occhiello da esibire. Un milione e 900 mila sterline investite da una istituzione religiosa che vede alla sua guida politica e rappresentativa niente meno che la regina Elisabetta.

Il fatto che dall'oggi al domani la Chiesa anglicana abbia provveduto a vendere quel pacchetto di titoli non è una bella notizia per Murdoch. E soprattutto non lo è la prima motivazione che ha ispirato la mossa. Nero su bianco la Chiesa anglicana esplicita un pensiero diffuso fra i fedeli: alcuni ex manager e alcuni ex giornalisti dei tabloid spioni si sono macchiati di comportamenti «riprovevoli, eticamente non accettabili».

La giustizia terrena avrà il suo corso (in parte lo ha già avuto visto il numero di reporter e di direttori o ex direttori arrestati e spediti a processo). Invece, la giustizia morale, che per gli uomini e le donne di chiesa ha un immenso valore, offre subito il suo verdetto. E per Rupert Murdoch sono dolori.

Pare infatti che in questi mesi il gruppo di lavoro della Chiesa anglicana incaricato di supervisionare la qualità etica degli investimenti effettuati abbia in più occasioni, 35 per l'esattezza, suggerito ai vertici di News Corporation alcune raccomandazioni per una corretta e trasparente gestione del colosso che controlla il Times e il Sun. Però, così ha confermato Andrew Brown, segretario del board del «Church Commissioners», quei consigli amichevolmente passati ai collaboratori di Rupert Murdoch non hanno sortito alcun effetto. «Non ci sono stati cambiamenti significativi».

In altre parole chi comanda in News Corporation ha ascoltato e dimenticato, classiche orecchie da mercante. Non capita spesso che la Chiesa anglicana ritorni sui suoi passi e ritiri i capitali dalle imprese verso le quali aveva pensato di indirizzarli.

Anzi, puntualizza il quotidiano Guardian che ha scoperchiato lo scandalo sullo spionaggio orchestrato dai tabloid, è avvenuto «negli ultimi decenni soltanto una volta»: nel 2003 quando furono smobilizzate le partecipazioni in Vedanta Resources che è una potentissima società mineraria con attività in India, Africa e Asia, quotata alla Borsa londinese. In quella circostanza la Chiesa anglicana si sensibilizzò per le accuse di violazione dei diritti umani sollevate contro la Vedanta Resources e vendette 3,6 milioni di sterline in azioni che possedeva. Rupert Murdoch è stato ospite in questi giorni del sindaco di Londra per assistere a qualche gara olimpica. Un po' di svago dopo le pene di questi mesi. Non sospettava di dovere ripartire con la «scomunica» in tasca.

 

LA REGINA ELISABETTA LA REGINA ELISABETTA VERSIONE BOND GIRL NEL VIDEO DEL REGISTA DANNY BOYLE RUPERT MURDOCH RUPERT MURDOCH La Chiesa Anglicana confcrist

Ultimi Dagoreport

forza italia marina pier silvio berlusconi antonio tajani martusciello barelli gianni letta gasparri

DAGOREPORT - SE IN FORZA ITALIA IL MALCONTENTO SI TAGLIA A FETTE, L’IRRITAZIONE DI MARINA E PIER SILVIO È ARRIVATA ALLE STELLE: IL PARTITO È DIVENTATO ORMAI UN FEUDO DOMINATO DAL QUARTETTO  DA TAJANI-BARELLI-MARTUSCIELLO-GASPARRI - DOPO AVER SPADRONEGGIATO IN LUNGO E IN LARGO, NELLA SCELTA DEL GIUDICE COSTITUZIONALE ALLA CONSULTA È ARRIVATA UNA PESANTE SCONFITTA PER TAJANI - È DA TEMPO CHE LA FAMIGLIA BERLUSCONI NON SA DOVE SBATTERE LA TESTA PER RIUSCIRE A SCOVARE UN SOSTITUTO AL 70ENNE CIOCIARO, RIDOTTO IN UN BURATTINO NELLE MANI DI GIORGIA MELONI, CHE È RIUSCITA AD ANESTETIZZARLO CON LA PROMESSA DI FARE DI LUI IL CANDIDATO NEL 2029 ALLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA (CIAO CORE!) - OLTRE AL PARTITO E ALLA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE CON IMPERDONABILE RITARDO COGNITIVO HA COMPRESO CHE IL GOVERNO NON È UN’ALLEANZA MA UN MONOCOLORE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OCCORRE AGGIUNGERE UN ALTRO ‘’NEMICO’’ DI TAJANI: L‘89ENNE GIANNI LETTA. NELLA SUA AFFANNOSA (E FALLITA) BATTAGLIA PER PORTARE ALLA PRESIDENZA DELLA RAI LA SUA PROTETTA SIMONA AGNES, TAJANI E I SUOI COMPARI NON SI SONO SPESI, SE NON A PAROLE...

donald trump giorgia meloni almasri husam el gomati osama njeem almasri giovanni caravelli

DAGOREPORT - SERVIZI E SERVIZIETTI: IL CASO ALMASRI E' UN “ATTACCO POLITICO” ALLA TRUMPIANA MELONI? - COME È POSSIBILE CHE UN DISSIDENTE LIBICO, HUSAM EL-GOMATI, PUBBLICHI SU TELEGRAM DOCUMENTI E NOTIZIE DEI RAPPORTI SEGRETI TRA LA MILIZIA LIBICA DI ALMASRI E L'INTELLIGENCE ITALIANA, SQUADERNANDO IL PASSAPORTO DEL CAPO DELL’AISE, CARAVELLI? - CHI VUOLE SPUTTANARE L'AISE E DESTABILIZZARE IL GOVERNO MELONI POSTANDO SUI SOCIAL LA FOTO DEL TRIONFALE RITORNO A TRIPOLI DI ALMASRI CON ALLE SPALLE L'AEREO DELL'AISE CON BANDIERA ITALIANA ? - CHE COINCIDENZA! IL TUTTO AVVIENE DOPO CHE TRUMP HA DECAPITATO L'INTELLIGENCE DI CIA E FBI. UNA VOLTA GETTATI NEL CESSO GLI SPIONI DELL'ERA OBAMA-BIDEN, E' INIZIATO UN REGOLAMENTO DI CONTI CON I PAESI GUIDATI DA LEADER CHE TIFANO TRUMP? - VIDEO

guerra ucraina vladimir putin donald trump ali khamenei xi jinping volodymyr zelensky

DAGOREPORT – IN UN MESE, TRUMP HA MACIULLATO L’ORDINE MONDIALE: RIABILITATO PUTIN, ISOLATA LA CINA - CINQUE PREVISIONI CHE NON SI SONO AVVERATE SULL’UCRAINA CON L'ARRIVO DEL NUOVO INQUILINO DELLA CASA BIANCA: 1) MARK RUTTE, SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO: “KIEV ENTRERÀ NELLA NATO, È UN PROCESSO IRREVERSIBILE”. ORA ANCHE ZELENSKY PARLA DI PIANO B – 2) NON SI FA LA PACE SENZA LA CINA. FALSO: TRUMP ALZA LA CORNETTA E PUTIN LO ASPETTA – 3) XI JINPING: “L’AMICIZIA CON LA RUSSIA È SENZA LIMITI” (MANCO PER IL GAS) – 4) L’IRAN S’ATTACCA AL DRONE: LA RUSSIA L'HA MOLLATA – 5) L’EUROPA, SOLITO SPETTATORE PAGANTE CHE NON CONTA UN CAZZO

giuseppe conte maria alessandra sandulli giorgia meloni matteo salvini giancarlo giorgetti corte costituzionale consulta

DAGOREPORT – IL VERTICE DI MAGGIORANZA DI IERI HA PARTORITO IL TOPOLINO DELLA CONSULTA: L’UNICO RISULTATO È STATA LA NOMINA DEI QUATTRO GIUDICI COSTITUZIONALI. A SBLOCCARE LO STALLO È STATO GIUSEPPE CONTE, CHE HA MESSO IL CAPPELLO SUL NOME “TECNICO”, MARIA ALESSANDRA SANDULLI – SUGLI ALTRI DOSSIER, MELONI, SALVINI E TAJANI CONTINUANO A SCAZZARE: SULLA ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE NON CI SONO I SOLDI. LA RIFORMA DEI MEDICI DI FAMIGLIA È OSTEGGIATA DA FORZA ITALIA. E IL TERZO MANDATO È KRYPTONITE PER LA DUCETTA, CHE VUOLE “RIEQUILIBRARE” LE FORZE A LIVELLO LOCALE E SOGNA DI PAPPARSI VENETO E MILANO…

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – QUANTO DURERA' LA STRATEGIA DEL SILENZIO DI GIORGIA MELONI? SI PRESENTERÀ IN AULA PER LA MOZIONE DI SFIDUCIA A CARLO NORDIO O DISERTERÀ COME HA FATTO CON LA SANTANCHÈ? MENTRE LA PREMIER SI ECLISSA, SALVINI È IPERATTIVO: VOLA PRIMA A MADRID PER INTERVENIRE ALL’INTERNAZIONALE DEI NAZI-SOVRANISTI E POI A TEL AVIV PER UNA FOTO CON NETANYAHU – GLI OTOLITI DELLA SORA GIORGIA BALLANO LA RUMBA PER LE MOLTE BEGHE GIUDIZIARIE: DA SANTANCHÈ A DELMASTRO PASSANDO PER NORDIO E ALMASRI…