vertice nato madrid - erdogan toglie lil veto a svezia e finlandia

VAFFAN-CURDO: ERDOGAN NON FA NIENTE GRATIS – IL SULTANO HA TOLTO IL VETO ALL’INGRESSO DI SVEZIA E FINLANDIA NELLA NATO, MA CHIEDE IN CAMBIO LA CONSEGNA DI 33 MEMBRI DEL PARTITO CURDO PKK, CHE ANKARA CONSIDERA TERRORISTI. NON SOLO: IL “DITTATORE” PUNTA AD OTTENERE LO STOP ALL’EMBARGO SULLA VENDITA DI ARMI ALLA TURCHIA

VERTICE NATO MADRID - ERDOGAN TOGLIE LIL VETO A SVEZIA E FINLANDIA

1 - TURCHIA CHIEDE A SVEZIA-FINLANDIA CONSEGNA 33 'TERRORISTI'

(ANSA) - Il ministro della Giustizia turco Bekir Bozdag ha detto che saranno nuovamente inviate a Svezia e Finlandia richieste di estradizione per 33 membri del partito curdo armato Pkk e per altri affiliati alla rete Feto, ritenuta responsabile del tentato golpe del 2016.

 

Lo riferisce l'Anadolu, citando il memorandum tra Ankara, Helsinki e Stoccolma, firmato ieri a Madrid, con cui la Turchia ha tolto il veto dalla richiesta di adesione alla Nato dei Paesi scandinavi in cambio della cooperazione nella lotta al terrorismo. Bozdag ha menzionato 6 membri del Pkk e 6 di Feto che si trovano in Finlandia e 10 membri di Feto e 11 del Pkk in Svezia.

 

2 - ERDOGAN TOGLIE IL VETO: OK A FINLANDIA E SVEZIA NELLA NATO. ECCO COSA CHIEDE IN CAMBIO

VERTICE NATO MADRID - ERDOGAN TOGLIE LIL VETO A SVEZIA E FINLANDIA

Lorenzo Vita per www.ilgiornale.it

 

Il vertice della Nato a Madrid si apre con una svolta molto importante nello scacchiere diplomatico euro-atlantico. La Turchia ha deciso di ritirare il veto sulla Finlandia e la Svezia nella nell'Alleanza Atlantica.

 

La svolta è arrivata dopo un vertice trilaterale dei tre Paesi e con un memorandum firmato dai ministri degli Esteri dei tre Paesi, con la presenza di Jens Stoltenberg, segretario generale, e dei tre leader giunti nella capitale spagnola per l'incontro più importante degli ultimi anni per il blocco occidentale.

 

l ingresso di svezia e finlandia nella nato russia 1

Secondo quanto trapelato dalle prime indiscrezioni di Agi riguardo il documento firmato da Turchia, Finlandia e Svezia, i punti salienti dell'accordo prevedono la cooperazione sul contrasto al partito-milizia curdo del Pkk, considerato da Ankara come un'organizzazione terroristica, e l'impegno a non supportare qualsiasi tipo di sigla affiliata al Pkk o di altre organizzazioni ritenute lesive della sicurezza turca, tra cui anche quella che fa capo a Fetullah Gulen (il leader di Feto).

finlandia e svezia entrano nella nato 2

 

A questo impegno di natura politica e strategica, si agigungono poi una serie di garanzie di matrice giudiziaria sull'estradizione dei ricercati curdi, su quella che Ankara considera "propaganda terrorista" e sul fronte dell'intelligence. Sul punto dell'estradizione, sono arrivate conferme anche dai media turchi, in particolare dall'emittente Trt. Su tutto poi, il cappello finale dello stop all'embargo verso la Turchia per le armi, parte di quelle tutele poste da Helsinki e Stoccolma proprio nei confronti dei curdi.

VERTICE NATO MADRID - ERDOGAN TOGLIE LIL VETO A SVEZIA E FINLANDIA

 

La firma di Madrid segna un passaggio fondamentale alla vigilia di un vertice Nato che si preannuncia decisivo sotto diversi aspetti. Il nuovo concetto strategico formulato dall'Alleanza prevede una maggiore capacità di coesione e l'individuazione di Russia e Cina come avversari sistemici rispetto al blocco occidentale.

 

La possibilità di un veto turco all'ingresso di Finlandia e Svezia è stato un ostacolo visto con timore soprattutto da parte di Washington, che ha temuto che sul punto si potesse mostrare un'inquietante palude diplomatica che avrebbe avvantaggiato anche la stessa narrativa del Cremlino sull'incapacità atlantica di sostenere un eventuale allargamento e i rispettivi partner. L'ok di Erdogan segna certamente la fine di un'impasse che poteva essere decisiva per le sorti dell'incontro di Madrid.

 

VLADIMIR PUTIN E L'ADESIONE DI FINLANDIA E SVEZIA ALLA NATO - MEME

Ma se per Finlandia e Svezia è l'episodio chiave per sciogliere l'ultimo nodo rispetto all'adesione, dall'altro lato è la dimostrazione di come Ankara abbia saputo imporre la sua agenda sfruttando il principio dell'unanimità a suo vantaggio. Erdogan non poteva permettersi una sconfitta di immagine in un periodo cos' complesso per la Turchia. E mentre prova a ritagliarsi il ruolo di mediatore nei confronti della guerra in Ucraina e delle varie crisi, non ultima quella del grano, incassa garanzie importanti per fornire il suo "ok" nei confronti di nuovi membri della Nato.

finlandia e svezia entrano nella nato 1recep tayyp erdogan joe biden mappa di svezia e finlandianorvegia svezia finlandia russia bielorussia ucraina le premier di finlandia e svezia

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…