LA PREMIÈRE GAFFE - VALÉRIE COMINCIA BENE SEGANDO SÉGOLÈNE - LA NUOVA COMPAGNA DI HOLLANDE SU TWITTER FA IL TIFO PER OLIVIER FALORNI, IL SOCIALISTA DISSIDENTE CHE SFIDERÀ LA EX MOGLIE, LA PLURI-TROMBATA SÉGOLÈNE ROYAL - E SUBITO PARTE “LE MERDÒN”: L’OPPOSIZIONE GODE, LA SINISTRA L’ACCUSA DI GELOSIA, LE FEMMINISTE ESULTANO - HOLLANDE ‘IL PUDICO’ SAREBBE FURIOSO PER IL DANNO D’IMMAGINE - NATALIA ASPESI: VIVA L’INDIPENDENZA INTELLETTUALE E POLITICA DELLA PREMIÈRE DAME …

1 - ELEZIONI IN FRANCIA CON UN TWEET VALÉRIE SGAMBETTA SÉGOLÈNE

LA PREMIÈRE DAME CON IL RIVALE DELLA ROYAL. HOLLANDE TACE

Alberto Mattioli per "la Stampa"

Un putiferio. Ma un putiferio molto francese, un meraviglioso intreccio di pubblico e privato nel microcosmo delle élite parigine dove politici, manager, giornalisti si conoscono tutti benissimo, hanno fatto le stesse scuole, frequentato gli stessi letti e hanno in comune amicizie, incontri, mentalità e non di rado figli.

La bomba è esplosa ieri alle 11.56. Valérie Trierweiler, giornalista a «Paris Match» e compagna di François Hollande, cinguetta: «Coraggio a Olivier Falorni che non ha demeritato, che si batte accanto agli abitanti di La Rochelle da tanti anni con un impegno disinteressato». Peccato che Falorni sia il candidato che, domenica, contenderà il seggio locale a Ségolène Royal, candidata socialista alle presidenziali del 2007, futura presidentessa dell'Assemblée nationale (ma prima deve essere eletta) e, soprattutto, ex compagna di Hollande e madre dei suoi quattro figli.

Peggio: da giorni il Ps fa pressioni su Falorni perché rinunci a un ballottaggio che ha molte probabilità di vincere. Proprio ieri, mentre esplodeva il «Trierweilergate», la segretaria del partito, Martine Aubry, era alla Rochelle per sostenere Ségolène. E Hollande, che finora non aveva partecipato alla campagna, aveva appena fatto sapere di appoggiare la donna con cui ha vissuto per più di trent'anni.

L'Eliseo prima ha sperato che qualcuno avesse piratato l'account di Valérie. Ma alle 12.40 lei si è affrettata a confermare alla France Presse che il tweet era proprio suo. Apriti cielo. Falorni gongola ma parla dell'appoggio di un'amica. Ségolène tace, ma è furibonda. Hollande sorride e tace anche lui, ma è imbarazzato: aveva sempre martellato Sarkò per l'ostensione della sua vita privata. Una gola profonda dell'Eliseo fa sapere alla stampa: «Mi aspettavo crisi di governo, non coniugali. È allucinante».

L'opposizione gongola. I più colti evocano Feydeau, i più cheap «Dallas». Marine Le Pen maramaldeggia: «Trierweiler regola i conti con l'ex del suo compagno, che è anche Presidente: pietoso... Promette bene». Ma pure Daniel Cohn-Bendit è durissimo: «Indecente». Melodramma, vaudeville, Eva contro Eva, il web impazza.

Intanto fioriscono le dietrologie: Hollande, che è amico di Falorni, non potendolo fare direttamente parlerebbe per interposta compagna, chissà. Le femministe esultano: finalmente una Première Dame che non rinuncia a dire quel che pensa (ma per molti non pensa quel che dice). La pace fra le due donne di Hollande, messa in scena il 4 aprile a Rennes con un'impacciata stretta di mano a favor di telecamere, è finita. Lei, Valérie, l'aveva detto: «François ha totalmente fiducia in me, salvo che per i miei tweet». Una cosa è certa: la presidenza «normale» è finita alle 11.56 di ieri.


2 - FRANCIA:LIBERATION SU TRIERWEILER,'PREMIERE GAFFE DE FRANCE'
(ANSA) - 'Premiere Gaffe de France'. Liberation, quotidiano vicino alla gauche, esce con un titolo ad effetto ed una foto di Valerie Trierweiler su tutta la prima pagina, dedicata al clamoroso caso della "guerra" fra la premiere dame e l'ex compagna del presidente, Segolene Royal. "Il messaggio inviato dalla compagna del capo dello stato - si legge nell'editoriale - non era 'politico'. Non può essere paragonato, in questo caso, ai disaccordi espressi da Danielle Mitterrand ai suoi tempi, per esempio su Cuba. Non si è trattato nemmeno, assicura il suo staff all'Eliseo, di un gesto di sfiducia nei confronti di Segolene Royal. Né politico, né personale? Davvero? Ma allora cos'é stato? 'La traduzione della sua fedelta' a un amicò - riferisce Liberation, riferendosi all'appoggio a Olivier Falorni, avversario della Royal - forse...ma anche in questa versione light, alla quale non bisogna credere per forza, la confusione tra vita privata e vita pubblica rientra dalla finestra. Bisogna sempre diffidarne. Soprattutto se si è premiere dame".

Per Le Figaro, di centro-destra, "Non se l'abbia a male, ma Francois Hollande non potrà mai essere un presidente normale". In un editoriale, Le Figaro scrive che "non sarà qualche viaggio in treno invece che in aereo che potrà cambiare le cose. Le ambizioni della sua compagna, i suoi interventi politici, i suoi atteggiamenti disinvolti, appaiono poco compatibili con i limiti e gli obblighi della funzione presidenziale".


3 - TRIERWEILER-ROYAL;HOLLANDE FURIOSO, VALERIE STUPITA
(ANSA) - La bufera che si è scatenata ieri dopo il tweet della premiere dame Valerie Trierweiler contro l'ex compagna del presidente, Segolene Royal, ha mandato "su tutte le furie" Francois Hollande, secondo quanto riferisce oggi il quotidiano Le Parisien. Il presidente è rimasto "sotto shock" dopo aver scoperto il tweet contemporaneamente a tutti gli altri, quando è stato pubblicato sul social network dalla compagna. "Il presidente era nervosissimo - ha confidato uno dei suoi più stretti collaboratori - l'ha presa male, molto male. E' un uomo pudico e lei ha oltrepassato i limiti. E' una cosa che rischia di rovinare la sua immagine".

Quanto alla premiere dame giornalista, stando a una giornalista della radio RTL che l'ha incontrata ieri sera, non ha difficoltà ad assumersi completamente la responsabilità del gesto, ma afferma di essere stupita per tanto rumore: le attenzioni su di lei le trova "fuori misura", riferisce la giornalista che ha parlato con la Trierweiler. La premiere dame sosterrebbe anche che è "stupido parlare di gelosia in questa storia".


4 - L'INDIPENDENZA DELLA PREMIÈRE DAME
Natalia Aspesi per "la Repubblica"

Si diceva, più donne entreranno in politica, più la politica sarà femmina, cioè soave, intelligente, pacificante, esempio di sorellanza e quindi pure di fratellanza. Però in questo momento, in Francia, tre signore stanno dimostrando che la politica intrecciata alla vita privata può creare rivalità inconciliabili, gesti azzardati, per di più ritenuti femminili, che in questo caso sfidano non solo un partito e i suoi elettori, ma anche la serenità della vita domestica presidenziale.

Lo schema è antico come il mondo: una donna contro l'altra e un'altra donna che si schiera, ed è la segretaria del partito socialista Martine Aubry, che ha dichiarato il sostegno suo e del partito alla candidata Ségolène Royal per il secondo turno delle elezioni legislative di domenica a La Rochelle; mentre l'attuale compagna del presidente socialista Hollande, la giornalista Valérie Trierweiler, ha twittato il suo appoggio al rivale Olivier Falorni, non solo espulso dal partito, ma anche maschio. Si sa che Ségolène è stata la moglie di Hollande e gli ha dato quattro figli.

L'ex marito oggi presidente, che pure con la prima moglie ne aveva passate quanto l'ex presidente Sarkozy con la prima e la seconda, prima di sposare la terza (Carla Bruni), appoggia fortemente la madre dei suoi quattro figli: per stima, ma anche per antipatia verso l'altro candidato, giovane socialista dissidente. Trattandosi di scontro tra donne, con in mezzo un uomo che potrebbe apparire conteso come in un qualsiasi romanzo rosa (anche i presidenti hanno emozioni e sentimenti e spaventi, amano e sono amati!), si è subito pensato a una storia di gelosia, di risentimento, anche di timore: la madre di quattro figli, per di più fortunata in politica, sarà sempre tra i piedi del padre e presidente.

Però la spiegazione sembra non tener conto dell'intelligenza della Prima Compagna e del fatto che il giornale per cui scrive, data la sua attuale posizione, non la vuole più. Mentre lei ritiene, giustamente di aver diritto a mantenere il suo lavoro per non dipendere dal compagno presidente e poter mantenere i suoi tre figli. Quindi può darsi che la sua sparata anti Ségolène, anti partito socialista, anti Hollande, sia semplicemente un mezzo per affermare la sua indipendenza intellettuale e politica dal presidente, tanto da affrontare non solo il putiferio su Twitter e tra i socialisti, ma anche, chissà, come succede nelle migliori famiglie, un reciproco lancio di piatti dentro le sontuose mura domestiche dell'Eliseo.

 

SEGOLENE ROYAL AL VOTOVALERIE TRIERWEILER jpegSegolene RoyalVALERIE TRIERWEILER jpegfrancois-hollande-valerie-TRIERWEILERSEGOLENE ROYAL E FRANCOIS HOLLANDE martine aubrydaniel cohn bendit0pre09 natalia aspesiOLIVIER FALORNI

Ultimi Dagoreport

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…