carla ruocco beppe grillo

UNO VALE UNO, MA CADE SEMPRE IN PIEDI – IL "CORRIERE" VERGA UN RITRATTO VELENOSO DI CARLA RUOCCO, EX PASIONARIA GRILLINA CONVERTITASI AL MELONISMO SENZA LIMITISMO: “SOLO GLI STUPIDI NON CAMBIANO MAI IDEA. E LEI STUPIDA NON È. UN FILO DI STUPORE SI È LEVATO QUANDO È STATA AVVISTATA IN QUEL DI ATREJU, A SENTIRLA DIRE: ‘FRATELLI D’ITALIA È UN PARTITO IMPORTANTE, AMMIRO MOLTO LA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO E SUA SORELLA ARIANNA’” – “L’EVOLUZIONE FUNZIONA COSÌ, SPIEGA DARWIN: O SI SOCCOMBE, O SI AMMIRA” - VIDEO

 

 

carla ruocco ad atreju 8

Estratto dell’articolo di Roberto Gressi per il “Corriere della Sera”

 

Solo gli stupidi non cambiano mai idea. […] Ruocco Carla stupida non è. Pasionaria a Cinque Stelle, grillina della prima ora, così vicina al Vate che la volle a tutti i costi nel direttorio del Movimento, e che la chiamò al suo fianco a promuovere la giornata dell’Onestà dicendole: «Poi un napoletano che parla di onestà è meraviglioso, tu sei modificata geneticamente».

 

CARLA RUOCCO ALESSANDRO DI BATTISTSA VIRGINIA RAGGI LUIGI DI MAIO

Eccola, Carla, discepola adorante, guardiana dell’ortodossia di Beppe, dell’uno vale uno, della diversità e purezza, […] interprete naturale della filosofia del «vaffa», che in lei fluisce potente e viene su come un moto dell’anima. Lei, ultima dei Mohicani, alla quale al funerale di Casaleggio si attribuisce la frase: «Lui è morto, Grillo è indebolito e io mi trovo in mezzo a questi ragazzini cattivi».

 

E quindi un filo di stupore si è levato quando è stata avvistata in quel di Atreju, a sentirla dire: «Fratelli d’Italia è un partito importante, ammiro molto la presidente del Consiglio e sua sorella Arianna».

 

carla ruocco beppe grillo

Il tutto dopo aver amabilmente colloquiato con il viceministro delle Infrastrutture Galeazzo Bignami, che una volta aveva trovato spiritoso vestirsi da nazista ad una festa di addio al celibato. Lo stupore, in realtà, è solo di chi non è stato attento, perché Ruocco, svelta come un furetto, già il 23 novembre del 2022, era piombata sul social X di Elon Musk: «Auguri alla prima donna presidente del Consiglio! Un passo avanti per tutte noi!».

 

GIORGIA E ARIANNA MELONI

[…] Figlia della Napoli bene, cinquanta anni sotto il segno del Leone, che, come da zodiaco, la rende fiera, vanitosa, molto esigente, divorata da grandi ambizioni, che ama essere circondata da ammiratori e, si apprende adesso, disponibile ad ammirare a sua volta.

 

Maturità classica con sessanta, quando era il voto massimo. Laurea in Economia e commercio, pure lì summa cum laude, e menzione speciale per la carriera. Un incarico da Ernst & Young, […] poi due concorsi vinti all’Agenzia delle entrate. Insomma, entra in Parlamento senza somigliare nemmeno un po’ alla banda di scappati di casa che la visione onirica e populista di Beppe Grillo era riuscita a portare a valanga nelle istituzioni. Se non è la versione grillina di san Francesco, […] poco ci manca.

 

carla ruocco ad atreju 9

E poi, nel Movimento, di qualcuno che sappia fare le addizioni c’è bisogno come il pane: e allora diventa presidente della commissione Finanze della Camera, e poi capo della commissione bicamerale d’inchiesta sul sistema bancario, paladina del piccolo investitore nel mare tempestoso degli squali dell’economia.

 

Che stupore allora, quando zitta zitta, [...] si avventura in quel di Davos, patria dei vampiri del popolo [...]. «Ho parlato del nostro programma — si giustificava — e sono stata molto apprezzata. E la finanza poi, in sé, non è un crimine». Mentre Grillo aveva definito il Forum di Davos come il luogo dove si riuniscono i banchieri che si riempiono le tasche con il «business della fame».

 

carla ruocco a davos 1

[…]  Ma c’è pure il caso del posto in prima fila. Vatti a fidare dei collaboratori. Mandi una mail riservata al cerimoniale e quelli si sbagliano e la girano a tutti i deputati. «Buongiorno, per la Presidente On. Carla Ruocco è stato riservato un posto tra le autorità?». Condizione minima, pare, per partecipare al convegno sulla Shoah. E infine basta perché, dopo l’addio al Movimento, non è più tempo di tacere: «Quella storia è finita. […] alcuni di noi si sono evoluti. Non conta più l’uno vale uno, una regola che non mi è mai piaciuta. Vale il merito, l’esperienza e lo studio». L’evoluzione funziona così, spiega Darwin: o si soccombe, o si ammira.

 

 

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