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VATICANO, CINA E INDIA: QUALCOSA SI MUOVE PER LA PACE (NONOSTANTE PUTIN E ZELENSKY) – BERGOGLIO PUNTA ALLA MISSIONE UMANITARIA PER RIPORTARE A CASA I BAMBINI DEPORTATI IN RUSSIA, COME PRIMO PASSO PER APRIRE UNA TRATTATIVA CHE PORTI A UN CESSATE IL FUOCO. INTANTO L’INVIATO CINESE, LI HUI, HA INIZIATO IL TOUR CHE LO PORTERÀ A KIEV E POI A MOSCA. MA IN MOLTI PUNTANO ANCHE SULLA POSSIBILE MEDIAZIONE DEL PREMIER INDIANO NARENDRA MODI, CHE HA RAPPORTI OTTIMI CON MOSCA E PESSIMI CON PECHINO

1 - BIMBI DEPORTATI, SCAMBI DI PRIGIONIERI LA MISSIONE DI BERGOGLIO VA AVANTI

Estratto dell’articolo di Gian Guido Vecchi per il “Corriere della Sera”

 

papa francesco volodymyr zelensky 2

Regola uno: non si molla, mai. All’indomani dell’incontro con Zelensky, Francesco si affaccia alla finestra del Palazzo apostolico e, dopo il Regina Coeli , sillaba: «Con le armi non si otterrà mai la sicurezza e la stabilità, al contrario si continuerà a distruggere anche ogni speranza di pace».

 

Non è un riferimento diretto, l’appello di Francesco riguarda il conflitto «tra israeliani e palestinesi», i nuovi «scontri nei quali hanno perso la vita persone innocenti, anche donne e bambini». Ma tutto si tiene, nella «terza guerra mondiale a pezzi» che Bergoglio denuncia da anni. «Auspico che la tregua appena raggiunta diventi stabile e che le armi tacciano», dice il Papa. E alla fine invita i fedeli a pregare: «Ci rivolgiamo a Maria chiedendo di alleviare le sofferenze della martoriata Ucraina e di tutte le nazioni ferite da guerre e violenze».

 

INCONTRO BERGOGLIO ZELENSKY BY CARLI

[…] I contatti con Putin sono ardui fin da quando, il giorno dopo l’invasione russa, il Papa si precipitò, lui, all’ambasciata di Mosca. E sabato il presidente ucraino ha chiuso la porta a una mediazione vaticana, «non abbiamo bisogno di mediatori». Eppure la diplomazia vaticana è determinata ad andare avanti, la «missione di pace» di Francesco prosegue.

 

C’è la «necessità urgente di gesti di umanità», e l’intesa con Zelensky per «riportare a casa» migliaia di bambini ucraini deportati in Russia. La Santa Sede ha già lavorato allo scambio di prigionieri, mediazioni che «se non servono a ricreare un clima di fiducia tra nemici, possono almeno iniziare a erodere la sfiducia», si spiega.

 

cardinale konrad krajewski

Così, garantiscono Oltretevere, «si andrà avanti» con le missioni umanitarie. Un preludio ad accordi di pace? Il cardinale Konrad Krajewski, inviato più volte dal Papa in aiuto alla popolazione ucraina, è lapidario: «Tutto quello che facciamo, tutto ciò che il Santo padre ci chiede, è sempre per ottenere la pace».

 

[…] Francesco ha sempre distinto tra aggressore e aggredito e anche sabato, ai nuovi ambasciatori, ha spiegato che la «neutralità positiva» del Vaticano non ha nulla a che vedere con una «neutralità etica». Però, nella guerra in Ucraina, vede «un campo di battaglia» in cui «le grandi potenze sono invischiate», un «pezzo» della «guerra mondiale» in atto, come in Siria. […]

 

NARENDRA MODI GIORGIA MELONI BY OSHO

2 - DALL'INVITO AL G7 ALLE TENSIONI CON XI L'INDIA DI MODI STRATEGICA PER LA PACE

Estratto dell’articolo di Lorenzo Lamperti per “la Stampa”

 

Hiroshima, Sydney, Durban, Nuova Delhi. G7, Quad, Brics e G20. C'è un solo leader che sarà presente ovunque: Narendra Modi. Giorgia Meloni punta su di lui per una mediazione sulla guerra in Ucraina. Il premier indiano siede in tutti i consessi. Onori della storica neutralità, applicata anche all'invasione russa: 7 astensioni alle Nazioni Unite per le risoluzioni che chiedevano il ritiro di Vladimir Putin. Ma anche importazioni di petrolio russo decuplicate nel 2022. Nel 2021, il greggio di Mosca rappresentava il 2% dell'import indiano. Oggi è invece il 20%.

 

NARENDRA MODI VLADIMIR PUTIN

Allo stesso tempo, ci sono segnali che potrebbero favorire un'azione diplomatica indiana. Più la guerra va avanti e più la Russia è dipendente dalla Cina. Sviluppo sgradito all'India, viste le tensioni mai sopite (e di recente riesplose) lungo l'enorme confine conteso con il Tibet.

 

[…] La prospettiva è quella di dover compiere una scelta di campo più netta di quella desiderata da Delhi, il cui settore di difesa è ancora legato alle armi russe. Modi potrebbe essere incentivato a favorire una soluzione politica proprio per evitare un «arruolamento». Stati Uniti ed Europa vedrebbero con maggior favore un'iniziativa indiana rispetto a quella cinese. Non è un mistero che Washington ritenga la postura di Delhi decisiva per i futuri equilibri dell'Asia-Pacifico.

 

volodymyr zelensky papa francesco

Tra pochi giorni, Modi incontra Volodymyr Zelensky al G7 di Hiroshima. Subito dopo, andrà con Joe Biden a Sydney per il summit del Quad. Non prima di una tappa in Papua Nuova Guinea, dove sempre con il presidente americano presiederà un forum con le isole del Pacifico. A fine agosto è invece in programma il summit Brics in Sudafrica. I Paesi del «sud globale» vedono con maggior favore un negoziato officiato dalla neutrale India rispetto all'occidente «anti-russo».

 

Per finire, Modi ospita il vertice del G20 a settembre. Cioè dopo la probabile conclusione dell'attesa controffensiva ucraina. Allora, i tempi per promuovere un negoziato potrebbero essere più maturi. […]

 

ZELENSKY E XI JINPING 1

3 - INVIATO SPECIALE DELLA CINA INIZIA TOUR A KIEV, POI A MOSCA

(ANSA) - Li Hui, rappresentante speciale della Cina per gli affari eurasiatici dal 2019 ed ex ambasciatore in Russia, darà il via oggi con la sua delegazione alla missione in Europa che lo porterà prima a Kiev e poi a Mosca, negli sforzi di Pechino per trovare una "soluzione politica" alla crisi ucraina.

 

Li si recherà anche in Polonia, Francia e Germania, secondo quanto annunciato dal ministero degli Esteri cinese la scorsa settimana, "per comunicazioni approfondite" e per rimarcare che "dallo scoppio della crisi ucraina, la Cina ha sempre mantenuto una posizione obiettiva e imparziale, promuovendo attivamente colloqui di pace".

 

volodymyr zelensky richard gallagher

La Cina, a tal proposito, "è disposta a continuare a svolgere un ruolo costruttivo per raggiungere un maggiore consenso internazionale sul cessate il fuoco, sulla fine della guerra, sull'apertura di colloqui di pace e per evitare l'escalation della situazione, in modo da dare contribuire alla promozione della soluzione politica della crisi ucraina".

 

Li, noto per il suo fluente russo (è stato ambasciatore a Mosca per dieci anni fino al 2019), è il funzionario cinese di più alto livello a visitare l'Ucraina da quando la Russia ha iniziato la sua aggressione a febbraio 2022 e il suo viaggio potrebbe coincidere con l'inizio della controffensiva a lungo attesa delle truppe di Kiev per riconquistare il territorio occupato.

 

XI JINPING E VLADIMIR PUTIN - QUASI AMICI - BY EDOARDO BARALDI

La visita è maturata dopo che il presidente Xi Jinping ha avuto a fine aprile una telefonata con l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky, la prima dallo scoppio della guerra. Zelensky ha descritto il colloquio di un'ora come "lunga e significativa", mentre Xi ha affermato che "la posizione centrale della Cina è di promuovere la pace con i colloqui". Nel primo anniversario dell'invasione della Russia, la Cina ha rilasciato la sua 'posizione sulla risoluzione politica della crisi ucraina', un documento di 12 punti accolto con scetticismo in Occidente, visti i legami di Pechino con la Russia. Pechino non ha condannato esplicitamente Mosca per l'invasione, intervenendo spesso in suo soccorso, a partire dalle votazione all'Onu.

messaggio del premier indiano narendra modi al g20 di new delhi

 

GIORGIA MELONI E NARENDRA MODI a new delhi

 

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