cacciari vattimo agamben

VATTIMO FUGGENTE: "IO E CACCIARI FILOSOFI DEI NO VAX? MACCHÉ, È UN DIBATTITO CHE SI SVOLGE TRA QUATTRO GATTI, CI LEGGONO SOLO GLI INTELLETTUALI - LA PROTESTA DEI NO VAX E DEI NO PASS E’ UNA LOTTA CIVILE IMPORTANTE. HANNO LA COSTITUZIONE DALLA LORO PARTE. NON È POSSIBILE ORDINARE UN TRATTAMENTO SANITARIO OBBLIGATORIO PER TUTTI SENZA..." – LA RIVELAZIONE: “IO MI SONO VACCINATO. MA SUI VACCINI NON SI E’ DISCUSSO ABBASTANZA”

vattimo

Alessandra Arachi per corriere.it

 

Professor Gianni Vattimo ha visto la protesta dei no vax? Dei no green pass? Nella Rete è un’escalation di violenza.

«Secondo me chi si comporta in questa maniera sbaglia. Sono contro ogni forma di violenza, non se ne parla nemmeno. Sono estremi di follia. Anche se...».

 

Anche se?

«Quella che stanno portando avanti è una lotta civile importante».

 

Perché importante?

«Intanto perché hanno la Carta costituzionale e dalla loro parte».

 

Quale parte della Costituzione?

«Non è possibile ordinare un trattamento sanitario obbligatorio per tutti senza tenere conto della volontà di alcuni».

 

Lei tempo fa, insieme ai suoi colleghi filosofi Massimo Cacciari e Giorgio Agamben, ha contestato l’uso obbligatorio dei Green pass.

«Già».

 

Poi ha parlato della necessità di non rendere obbligatorio il vaccino. Alla luce di quello che sta succedendo riconfermerebbe queste sue affermazioni?

«Esprimerei esattamente quello che ho già detto e credo che Massimo Cacciari sia anche lui ancora d’accordo con me».

 

Ovvero? Cosa ripeterebbe senza ripensamenti?

«Che sui vaccini non si è discusso abbastanza. Che non bisogna obbligare nessuno a vaccinarsi».

 

Lei che ha fatto? Ha deciso di vaccinarsi?

«Sì, mi sono messo in lista e l’ho fatto. Ma questo non vuol dire».

 

E cosa vuole dire invece in proposito?

«Quello che mi pare non si sia capito bene è che la gente ha paura del vaccino. Non si è discusso pubblicamente delle conseguenze che questo può avere sul corpo umano. Le persone quindi non sanno cosa può succedere una volta inoculato».

 

Il movimento che è venuto fuori sulla Rete — su Telegram — si esprime con una inaudita violenza nei confronti di chi vuole portare avanti la campagna di vaccinazione.

«Ho già detto, sono estremi di follia».

 

Il ministro degli Esteri è stato minacciato e contro di lui evocato «l’uso del piombo». Contro il professor Matteo Bassetti si sono scagliati fisicamente.

«Ho letto, ho seguito. E’ una violenza che può essere soltanto condannata».

 

Lei crede che le sue esternazioni possano aver influenzato la nascita di questo movimento? O sarebbe nato a prescindere?

«Penso che il movimento sarebbe nato perché c’è troppa paura in giro. E il problema, ripeto, è di chi non ha voluto fare informazione su una cosa così importante».

 

Eppure lei ha dichiarato pubblicamente che il vaccino non avrebbe mai dovuto essere obbligatorio. Le sembra di aver gettato benzina sul fuoco?

«Macché».

 

Perché dice così?

«Non credo che le mie dichiarazioni possono aver raggiunto tante persone».

 

Non crede?

«Ma certo è un dibattito che si è svolto tra quattro gatti. Le mie dichiarazioni le avranno lette soltanto un gruppetto di intellettuali».

 

Pensa almeno che potrebbe dire qualcosa per arginare la protesta?

«Sì»

 

E cosa?

«Vaccinatevi che è meglio».

 

gianni vattimo 3gianni vattimo 1vattimo 1

massimo cacciari (2)no green pass prof no green passmanifestanti no green pass assaltano il gazebo m5s milano 5no green pass a parigi 1no green pass romamassimo cacciari (3)

vattimo

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO