berlusconi de benedetti montepaschi

LA VENDETTA DEL CAV - BERLUSCONI SCATENA I SUOI PER I DEBITI DELL’INGEGNERE CON MONTEPASCHI – FORZA ITALIA PREPARA EMENDAMENTO AL DECRETO SALVA-MPS PER PUBBLICARE I NOMI DI CHI NON HA RIMBORSATO I PRESTITI DI SIENA – DE BENEDETTI ACCUMULO’ CON SORGENIA LA SOMMETTA DI 600 MILIONI

 

Fabrizio De Feo per il Giornale

 

intervento di augusto minzoliniintervento di augusto minzolini

La notizia è di quelle che non può passare inosservata dalle parti della politica, nel momento in cui il Parlamento mette mano al decreto salvabanche. La Sorgenia, società elettrica della famiglia De Benedetti (fino al riassetto dell' enorme debito che l' ha trasferita sotto il controllo delle banche), figura come primo debitore insolvente del Monte dei Paschi di Siena, per complessivi 600 milioni di euro, come rivela IlSole24Ore.

SILVIO BERLUSCONI CARLO DE BENEDETTISILVIO BERLUSCONI CARLO DE BENEDETTI

 

Un fardello che fa notizia, visto che ora lo Stato si appresta a intervenire con la ricapitalizzazione precauzionale di Mps. Il primo a puntare il dito è Augusto Minzolini: «Sole24Ore: De Benedetti ha succhiato a Mps 600 milioni per Sorgenia. Ora pagati da noi. Adesso inaccettabili morali da lui e dal suo giornale», twitta il senatore in mattinata. Sullo stesso social network interviene anche Danilo Toninelli del Movimento 5 Stelle a polemizzare: «Poi dicono che MPS non è la banca del Pd e del giglio toscano di Renzi».

maurizio gasparrimaurizio gasparri

 

Decisamente tranchant l' approccio di Maurizio Gasparri: «É uno scandalo, segnato anche emendamenti sospetti da parte del Pd». Duro anche l' azzurro Alessandro Cattaneo: «Dietro al fallimento Mps c' è un pezzo di sistema di potere della sinistra italiana. Responsabilità che hanno nomi e cognomi di persone che dovranno essere chiamate a rispondere personalmente di questo disastro».

 

Sempre dentro Forza Italia c' è chi, come Fabrizio Di Stefano, si prepara a presentare un emendamento per subordinare l' intervento pubblico alla pubblicazione dell' elenco dei debitori. «Il decreto non prevede come far ripagare i danni a chi è stato artefice del debito. Bisogna intervenire». Per il senatore Lucio Malan «Sorgenia evidentemente ha trovato collaborazione dentro la banca, magari da parte di qualche funzionario inflessibile con un piccolo imprenditore o un artigiano insolvente per poche migliaia di euro».

GIORGIA MELONI COL GATTOGIORGIA MELONI COL GATTO

 

Parole dure arrivano anche da Fratelli d' Italia. Per Giorgia Meloni «la banca di riferimento del Pd presta alla tessera numero uno del Pd centinaia di milioni per salvare una delle sue aziende fallite. Poi il governo Pd salva la banca fallita coi soldi degli italiani. Un classico del capitalismo caro alla sinistra: privatizzare gli utili e socializzare le perdite (degli amici)».

 

sorgenia sorgenia

Giovanni Donzelli parla di «vicenda indecente». «La verità è che sono sempre pronti a fare i maestrini e i moralisti, ma quando si tratta del proprio portafoglio non esibiscono la medesima sensibilità e il medesimo pudore». E ora anche nella Commissione Finanze del Senato si apre uno spiraglio affinché la «blacklist» venga resa nota. In realtà i nomi dei grandi debitori continuano a filtrare.

 

Oltre alla Sorgenia c' è la società senese New Colle Srl o il gruppo Fenice della famiglia Fusi o l' Atac di Roma. E poi ancora le partecipate riconducibili nella stragrande maggioranza alla Toscana. Libero cita il gruppo Marcegaglia che sarebbe esposto con la Banca agricola mantovana, controllata da Mps.

Gianni PunzoGianni Punzo

 

FRANCESCA MERLONI FRANCESCA MERLONI

Repubblica fa i nomi del Gruppo Merloni e di Alitalia mentre Il Corriere della Sera la famiglia Mezzaroma per poi passare al Comune di Colle Val d' Elsa, nel senese, per il fallimento di una costosa operazione immobiliare. Infine il Sole24ore cita Gianni Punzo con la sua Cisfi Spa che avrebbe titoli in pegno con la banca senese per un ammontare complessivo di 11 milioni di euro.

 

Ultimi Dagoreport

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…

ignazio la russa giorgia meloni daniela santanche lucio malan

DAGOREPORT - DANIELA SANTANCHÈ A FINE CORSA? IL CAPOGRUPPO DI FDI IN SENATO, LUCIO MALAN, È A PALAZZO CHIGI E POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO MINISTRO DEL TURISMO, AL POSTO DELLA “PITONESSA” – IERI L’INCONTRO TRA IGNAZIO LA RUSSA E GIORGIA MELONI: LA DUCETTA POTREBBE AVER CHIESTO AL PRESIDENTE DEL SENATO, IN QUANTO AVVOCATO DELL’IMPRENDITRICE, RASSICURAZIONI SULLA SENTENZA DI PRIMO GRADO. LA RISPOSTA? CARA GIORGIA, NON TI POSSO GARANTIRE NIENTE. COME SAI, LA LEGGE PER I NEMICI SI APPLICA, E PER GLI AMICI SI INTERPRETA. MORALE DELLA FAVA: LA “SANTA” HA UN PIEDE E MEZZO FUORI DAL MINISTERO - LA SMENTITA DI PALAZZO CHIGI