“FOCA” LETALE - IL NAVY SEAL CHE HA UCCISO BIN LADEN È RIMASTO SENZA PENSIONE E ORA CAMPA FACENDO CONFERENZE - IL PADRE: “LE POSSIBILI RITORSIONI DELL’ISIS? DIPINGERÒ UN BERSAGLIO SULLA PORTA DI CASA. SE VOGLIONO VENIRE, CHE SI ACCOMODINO PURE!”

Paolo Mastrolilli per “la Stampa”

 

Rob O'Neill, il Navy Seal che uccise Bin LadenRob O'Neill, il Navy Seal che uccise Bin Laden

All’età di 19 anni Rob O’Neill fu lasciato dalla fidanzata, e per riprendersi dal dolore ha ucciso Osama bin Laden. È un po’ riduttiva questa sintesi della vita dello «Shooter», il Navy Seal che sparò al capo di Al Qaeda durante il rocambolesco raid di Abbottabad, ma non si allontana moltissimo dalla realtà. L’ha raccontata lui stesso, decidendo di rivelare la propria identità, un po’ per orgoglio e un po’ per risentimento.

 

Nella notte fra il primo e il 2 maggio del 2011 un gruppo di 23 Navy Seal del Team Six arrivarono in elicottero nella casa di Bin Laden. Poco dopo uno di loro comunicò via radio: «For God and country, Geronimo, Geronimo, Geronimo. Geronimo, E.K.I.A», ossia per Dio e il Paese, Geronimo, il nemico, è morto in azione.

 

NAVY SEALNAVY SEAL

L’identità dell’uomo che lo aveva ucciso era rimasta nascosta, perché così vuole il codice d’onore dei Seal. Quando un alto membro del governo aveva chiesto a O’Neill chi aveva sparato, lui aveva risposto «tutti noi».

 

L ELICOTTERO chinook DELL ESERCITO USA CON I NAVY SEALS L ELICOTTERO chinook DELL ESERCITO USA CON I NAVY SEALS

Il codice però non ha resistito alle pressioni della fama. Prima Matt Bissonnette, un membro della squadra, lo ha violato pubblicando il libro «No Easy Day», dove O’Neill aveva sparato a Osama ma senza ucciderlo. Poi Rob ha rilasciato un’intervista anonima ad «Esquire», in cui ha corretto la versione. Lui e un collega erano entrati nella stanza del capo di Al Qaeda. Il collega aveva sparato per primo, mancando il bersaglio, e poi si era gettato su due donne presenti nella camera per impedire che azionassero bombe. Quindi O’Neill aveva colpito Bin Laden alla testa. 

 

La settimana prossima racconterà tutto di persona durante uno speciale di Fox News intitolato «The Man Who Killed Osama bin Laden». Questo ha provocato la reazione dei comandanti dei Seal, che hanno chiesto ai loro uomini di tacere. Rob però ha lasciato il servizio nel 2012, dopo 16 anni, e rischia di perdere la pensione e l’assistenza sanitaria perché non ha completato il mandato previsto di 20 anni. Per sostenersi ha avviato una carriera da motivational speaker, e la pubblicità gli è essenziale.
 

MIKE \"THE SITUATION\" ROOMMIKE \"THE SITUATION\" ROOMNAVY SEALS ACT OF VALORNAVY SEALS ACT OF VALOR

Tutto era cominciato 38 anni fa a Butte, nel Montana. Secondo Rob, quando aveva 19 anni la fidanzata l’aveva mollato, e per sfuggire al dolore lui si era arruolato. Secondo suo padre Tom, invece, «una volta eravamo andati a caccia con un tipo dei Seal. Ci aspettavamo un armadio, e invece era uno normale. Allora Rob disse: se questo può fare il Seal, anche io posso».

 

Qualunque sia la versione giusta, ne è nata una carriera straordinaria. O’Neill ha partecipato ad oltre 400 missioni, uccidendo almeno 30 target, e ha ricevuto 52 decorazioni militari, fra cui due Silver Stars. Le sue gesta hanno ispirato tre film: «Zero Dark Thirty», dove ammazza Osama; «Captain Phillips», perché fu lui il primo Seal a salire sulla nave Maersk, dove i pirati somali avevano rapito il capitano Phillips;

I NAVY SEALS IN AZIONE NOTTURNAI NAVY SEALS IN AZIONE NOTTURNA

 

e «Lone Survivor», perché fu ancora lui a salvare in Afghanistan Marcus Luttrell, unico sopravvissuto di una missione fallita per uccidere un capo talebano.
Uno così poteva finire a consegnare birre a domicilio in Michigan, come gli avevano proposto i suoi comandanti quando aveva lasciato il servizio?

OSAMA GUARDA TRAVAGLIO OSAMA GUARDA TRAVAGLIO

 

Oltretutto Rob ha una famiglia, che vive nell’ombra. Si era separato dalla moglie, ma ora sono di nuovo vicini, e lui l’ha istruita su come difendere i figli e scappare da casa in un secondo, se fossero attaccati. Durante i suoi discorsi, molto apprezzati, offre sempre questo consiglio: «La paura è utile, il panico ti uccide». Forse partendo da qui, quando qualcuno chiede al padre Tom se hanno paura di ritorsioni da parte dell’Isis, ora che l’identità di Rob è stata rivelata, lui risponde così: «Dipingerò un bersaglio sulla porta di casa. Se proprio vogliono venire, che si accomodino pure!».

Mitra di Osama Bin Laden Mitra di Osama Bin Laden osama resize osama resize

 

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