UN VENERDÌ DA GUERRA CIVILE IN EGITTO: 25 MORTI - NASCE IL GRUPPO ARMATO PRO-MORSI - OGGI SI NOMINA IL PREMIER

1. EGITTO: OGGI NOMINA NUOVO PREMIER, LUNEDI' INTERROGATORIO MORSI
(AGI/REUTERS) - Dovrebbe essere nominato oggi il nuovo primo ministro dell'Egitto in sostituzione di Hisham Qandil, deposto dalle Forze Armate insieme al presidente islamista Mohamed Morsi: lo riferiscono i quotidiani controllati dallo Stato, confermando che tra gli aspiranti alla guida dell'esecutivo rimane favorito il leader dell'opposizione unitaria, Mohamed ElBaradei.

Da ultimo si e' schierato per la designazione del 71enne ex direttore generale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica anche il nasseriano Hamdeen Sabahi, numero uno di 'Karama' (Dignita'; ndr), formazione di sinistra affiliata al Fronte Nazionale di Salvezza. Nel frattempo fonti giudiziarie hanno riferito che da lunedi' inizieranno gli interrogatori degli esponenti dei Fratelli Musulmani arrestati nel corso del colpo di stato di tre giorni fa. Sara' interrogato lo stesso Morsi, del quale ancora non e' chiaro dove sia sottoposto a "custodia preventiva", come annunciato dalle autorita' ora al potere. Tra le accuse mossegli, in particolare, quella di 'vilipendio della magistratura'.

2. EGITTO: NASCE GRUPPO ARMATO PRO-MORSI, "CACCIATA E' ATTO GUERRA"
(AGI) - In Egitto e' stata annunciata la nascita di un nuovo gruppo islamista armato per rispondere alla destituzione del presidente, Mohamed Morsi. Ansar al-Sharia, questo il nome della formazione, ha definito il golpe militare "una dichiarazione di guerra contro l'Islam in Egitto" e ha fatto sapere che sta armando e addestrando i propri militanti. In un comunicato postato su un sito estremista di gruppi che operano nel Sinai e rilevato dal sito di monitoraggio di intelligence Site, la neonata formazione accusa laici, sostenitori di Hosni Mubarak, copti cristiani e militari di voler trasformare il Paese "in un mostro crociato e secolare".

Ansar al-Sharia si e' detta contro la democrazia e a favore della sharia e ha fatto sapere che aiutera' i musulmani a "a fermare gli attacchi e a difendere la religione". Intanto in un comunicato il Partito liberta' e giustizia, braccio politico dei Fratelli musulmani, ha fatto sapere che "restera' al fianco dei suoi membri e dei suoi simpatizzanti sulle piazze egiziane fin quando il presidente non sara' riabilitato nelle sue funzioni".

3. VENERDÌ DI VIOLENZE IN EGITTO, ALMENO 25 MORTI
Danila Clegg per Ansa.it

Dopo la destituzione del primo presidente dei fratelli musulmani in Egitto, e' arrivato il venerdi' dell'ira islamica. Con un bilancio di violenze, almeno 25 morti e centinaia di feriti in tutto il Paese, dove decine di migliaia hanno risposto all'appello della Fratellanza a scendere in piazza per difendere la legittimita' del presidente eletto e con un un vero colpo di teatro sul palco della manifestazione davanti alla moschea di Rabaa el Adaweya e' comparsa la guida spirituale della fratellanza che i servizi di sicurezza egiziane avevano annunciato ieri di avere arrestato.

A notte fonda l'agenzia Mena ha pero' dato la notizia dell'arresto per ''incitazione alla violenza'' del numero due della Fratellanza, Khairat El-Shater, che si candido' alle presidenziali 2012 ma fu respinto dalla Commissione elettorale per i suoi precedenti e sostituito come candidato dei Fratelli Musulmani da Morsi.

La giornata e' stata subito segnata alle temute violenze in tutto il paese. Il bollettino delle vittime dava 17 morti e oltre 400 feriti in scontri in tutto l'Egitto fra pro e anti morsi, poi aggiornato a 25 quando si e' saputo di almeno 12 morti e 200 feriti negli scontri notturni fra opposte piazze nella sola Alessandria. La giornata si e' chiusa con violenze nei pressi di piazza Tahrir e della televisione di Stato quando manifestanti pro Morsi si sono avvicinati al sit in degli oppositori del deposto presidente.

Due le vittime a Tahrir e una alla tv, prima che scendessero in campo i blindati dell' esercito. Nel Sinai un militare e quattro agenti di polizia hanno perso la vita in agguati che hanno indotto la presidenza a imporre il coprifuoco a nord, mentre a El-Arish, nel nord del Sinai, manifestanti hanno cacciato le forze di sicurezza da un edificio governativo issando la loro bandiera.

Violenti scontri si sono registrati anche ad Alessandria fin dalla mattina, con colpi di arma da fuoco fra gli oppositori e i sostenitori di Morsi, costringendo l'esercito a interporsi con blindati, ma le violenze sono continuate in serata.

Giornata di dispiegamento senza precedenti delle forze di sicurezza al Cairo. Blindati dell'esercito hanno cominciato a sfilare questa mattina in tutta la citta' anche in quartiere come il residenziale Zamalek dove anche durante la rivoluzione la presenza delle forze armate era ridotta. Un corrispondente della Cnn, Ben Wedeman ha denunciato che la polizia gli ha sequestrato la telecamera insieme a quelle di altri operatori.

Al Cairo scontri si sono registrati dalla mattinata nei pressi dell'universita' e davanti alla sede della guardia repubblicana, dove i pro morsi erano convinti fosse trattenuto il presidente destituito agli arresti. Voci e smentite si sono susseguiti sul numero di vittime davanti alla sede della guardia repubblicana in un sostanziale black out televisivo delle immagini degli scontri. Secondo media internazionali l'esercito ha aperto il fuoco sui manifestanti pro Morsi uccidendo tre persone. Un portavoce militare ha smentito che le forze armate abbiano sparato sui manifestanti sostenendo che hanno usato colpi a salve e lacrimogeni.

Successivamente una fonte della sicurezza ha smentito che ci siano state vittime nel tentativo di assalto della sede della guardia repubblicana. Il presidente ad interim, Adly Mansour ha emesso il suo primo decreto presidenziale per sciogliere la camera alta del parlamento, con poteri legislativi dopo lo scioglimento della camera bassa, e per licenziare il capo dell'intelligence. Un annuncio giunto solo qualche minuto prima della comparsa di Badie sul palco della manifestazione.

Accolto come una star Badie ha detto alla sua piazza che il ''golpe militare e' nullo'' ed ha fatto appello al sacrificio della propria vita per riavere Morsi alla presidenza. ''Dopo il suo ritorno negozieremo su tutto'', ha detto badie, guardando in alto verso gli elicotteri militari che hanno continuato a volteggiare sopra la piazza gremita di sostenitori di Morsi per dire: ''Grande esercito torna agli egiziani, noi resteremo in piazza fino al ritorno del rais''.

In serata il fronte degli islamici ha incassato un primo significativo successo. La procura ha ordinato il rilascio di Saad el Katatni, capo del partito della Fratellanza, e di Rashad el Bayoumi, altro importante esponente della Confraternita. Poi, in piena notte, l'arresto di El-Shater.

In serata il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha lanciato un appello alle parti perche' ''lavorino insieme'' e si evitino vendette.

 

 

SCONTRI IN EGITTOSCONTRI IN EGITTOSCONTRI IN EGITTOL'EGITTO IN PIAZZA CONTRO MOHAMMED MORSIGENERALE ABDEL AL SISSI E MOHAMED MORSI PROTESTE IN EGITTO MANIFESTI CONTRO MOHAMMED MORSI PROTESTE IN EGITTO EL BARADEI EL BARADEIPROTESTE AL CAIRO CONTRO MORSI PROTESTE AL CAIRO CONTRO MORSI PROTESTE AL CAIRO CONTRO MORSI

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...