joe biden xi jinping taiwan

VENTI DI GUERRA SU TAIWAN - LA CINA MOSTRA I MUSCOLI E RISPONDE AL G7 CON UN BLITZ CON 28 AEREI SOPRA I CIELI DI TAIPEI: AL VERTICE IN CORNOVAGLIA I LEADER AVEVANO LANCIATO UN MONITO A PECHINO, RILEVANDO “L’IMPORTANZA DELLA PACE E DELLA STABILITÀ ATTRAVERSO LO STRETTO DI TAIWAN”. E XI JINPING HA VOLUTO MANDARE L’ENNESIMO MESSAGGIO. IL PORTAVOCE DEL MINISTERO DEGLI ESTERI CINESE, ZHAO LIJIAN: “IL GRUPPO DEI SETTE CI CALUNNIA DELIBERATAMENTE E INTERFERISCE NEGLI AFFARI INTERNI”

xi jinping con la mimetica

(ANSA) - PECHINO, 15 GIU - L''aeronautica militare cinese ha effettuato oggi un blitz con 28 aerei nella zona d'identificazione di difesa aerea di Taiwan, mobilitando anche i caccia J-16 e J-11. L''incursione, riferita dal ministero della Difesa di Taipei, è maturata a due giorni dalla dichiarazione del G7 rilasciata domenica, in cui i leader hanno lanciato un monito alla Cina, rilevando "l'importanza della pace e della stabilità attraverso lo Stretto di Taiwan" e incoraggiando "la risoluzione pacifica delle questioni attraverso lo Stretto". Per la prima volta, il G7 ha fatto riferimento a Taiwan, mandando Pechino su tutte le furie.

JOE BIDEN AL G7 IN CORNOVAGLIA

 

Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian ha accusato il Gruppo dei Sette, nella conferenza stampa odierna, di "calunniare deliberatamente" la Cina su questioni relative a Taiwan, Hong Kong e allo Xinjiang e di "interferire negli affari interni della Cina", assicurando poi che "la Cina è fermamente risoluta" a salvaguardare la propria sovranità e sicurezza. Taiwan e la Cina sono state governate in modo indipendente da quando si sono separate nel 1949 a causa della guerra civile.

 

Tsai Ing-wen, presidente Taiwan

 Il loro rapporto si è deteriorato sotto la presidenza di Tsai Ing-wen, salita alla vertice istituzionale dell'isola nel 2016 e rifiutandosi di confermare il 'Consenso del 1992' sull'esistenza della 'Unica Cina', malgrado la sua interpretazione abbia portata diversa tra Pechino e Taipei. La Cina considera l'isola come una provincia ribelle, destinata alla riunificazione anche con l'uso della forza, se necessario.

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