CRONACHE DAL BUNGA BUNGA - IL DOMINUS DI HARDCORE, AL TELEFONO CON SUOR MARIA MINETTI, RIPASSAVA LA STORIELLA DA RACCONTARE AI PM SUL CASO RUBY: “NON SAPEVO CHE ERA DENUNCIATA PER FURTO, PENSAVO FOSSE SOLO SENZA DOCUMENTI. C’ERA BISOGNO DI UNA CHE LA PRENDESSE IN AFFIDAMENTO E IO HO PENSATO A TE CHE SEI CONSIGLIERE REGIONALE. AD ARCORE C'È STATA UNA SOLA VOLTA” - “ORA CHE NON È PIÙ NELLE GRINFIE DEI PM, RUBY SI STA COMPORTANDO BENE” - IL POMPETTA SI COMPIACE: “MI FARANNO ANCORA PIÙ MARTIRE”…

1- AUDIO: TELEFONATA TRA BERLUSCONI E NICOLE MINETTI: ""ORA CHE NON È PIÙ NELLE GRINFIE DEI PM, RUBY SI STA COMPORTANDO BENE"
Da "Repubblica.it" - http://bit.ly/ICvB33


2- UN'ALTRA SERIE DI TELEFONATE IN CUI BERLUSCONI CERCA DI RASSICURARE NICOLE MINETTI E MARYSTHELL POLANCO
Massimo Razzi per "Repubblica.it"

Ma Berlusconi ci fa o ci è? E' l'onesta domanda che devono essersi posti inquirenti e magistrati ascoltando le registrazioni di questo gruppo di telefonate che Repubblica.it pubblica in esclusiva e che risalgono agli ultimi giorni di ottobre del 2010. Sono giorni duri per il Cavaliere: Ruby è sulla bocca di tutti e, nonostante la barriera protettiva che gli uomini (e gli avvocati) di "Papi" le stanno costruendo intorno, sui giornali escono diverse sue dichiarazioni che risalgono agli interrogatori dei mesi precedenti in cui la ragazza raccontò nei dettagli quello che succedeva nella famose feste di Arcore. In cinque di queste telefonate, il Cavaliere è impegnatissimo a rassicurare le Olgettine.

Nicole Minetti, in particolare, preoccupatissima e furibonda perché su Repubblica è apparsa la notizia che risulterebbe indagata, insieme a Lele Mora, per induzione alla prostituzione. Berlusconi giura che non è vero niente, che i giornali dicono bugie e "non contano niente", che Nicole deve stare tranquilla perché "ci sono io a proteggerti". "Papi", dunque, mente tranquillamente sapendo di mentire (impossibile che non sappia che la ragazza è effettivamente indagata come i fatti dimostreranno ampiamente fino all'attuale processo) e lo fa con tranquilla spudoratezza come fanno i bambini che vogliono allontanare da sé una cosa spiacevole semplicemente negandola.

Lo fa anche piuttosto male, costruendo difese campate in aria, facendo domande inopportune (probabilmente sa di essere intercettato) e ingarbugliandosi in discorsi autoreferenziali ai quali persino Nicole (che ha una voglia fortissima di farsi rassicurare) sembra, alla fine, credere poco.

Ancora una volta, nella grande pochade di Arcore, si mischiano tragedia, avidità, comicità involontaria e compaiono, qua e là personaggi normalissimi: come il telefonista di Arcore che chiede alla Minetti: "Lei è Minetti, Nicole Minetti?" e si scusa per aver insistito con la domanda, o come la segretaria del Cavaliere che chiede a Marysthell di attendere al telefono con la stessa professionalità che userebbe parlando con Tremonti. Personaggi, che alla fine, sembrano i migliori, gli unici che vivono in una vita reale.

"Sta venendo fuori tutto". Come sempre, le Olgettine, quando hanno un problema, chiamano Nicole. Un po' badessa e un po' maitresse, l'igienista dentale deve ascoltare e rispondere. Qui Marysthell Polanco è molto preoccupata perché i giornalisti la tempestano di telefonate per sapere da lei qualcosa su Ruby: "Mi sento un po' nervosa... Certo, ho risposto che non so niente.. Ma....". "Ma tu fregatene... fottitene.... - consiglia Nicole - Dì che non la conosci, che non ti rompano le scatole, che stai lavorando...". Ma davanti a una domanda di Marysthell, Nicole ha un momento di genuinità: "Cosa vuol dire? Vuol dire che sta venendo fuori tutto, che piano piano sta venendo fuori tutto...". E sembra annunciare la fine di un'epoca...

"Spinelli ti dà 5...". Come in altre occasioni, Marysthell Polanco stupisce per il forte ascendente che ha sul premier e per il fatto che, anche nei momenti più difficili, riesce a trovare la faccia di chiedergli qualcosa. E il buffo è che lui accetta sempre e non la manda mai a quel paese... Qui, dopo una breve attesa in cui si sente la voce professionale di quella che dovrebbe essere Marilena, la famosa segretaria del Cavaliere, ecco Berlusconi che vuol parlare a Marysthell di due cose. La prima è la risposta a una sua richiesta di soldi. C'è da pagare un conto "per la musica..." e la ragazza dominicana ha bisogno di una decina di migliaia di euro.

"Sei già stata da Spinelli (Giuseppe, il famoso ragioniere-grande elemosioniere di Berlusconi; ndr)...? Vacci domani mattina che ti dà 5, perché di più, in contanti, non possiamo. Poi torni e te ne dà altri 5...". Lei quasi non ringrazia neppure e cerca di spiegare i motivi del bisogno, ma lui non ha voglia di ascoltarla su questi temi e affronta direttamente la seconda questione: "Ti hanno chiamato dei giornalisti?". La risposta è affermativa: "Ho detto che non avevo niente da dire, niente da dichiarare...". "Brava, non dire niente, perché qualunque dichiarazione fai, verrà usata contro di noi".

"Io ti difenderò sempre". E' una telefonata tanto surreale quanto importante, perché dimostra che Berlusconi, come tante altre volte ha fatto vedere, ha la capacità quasi naturale di mentire se questo gli serve. E che lo sa fare talmente bene da convincere anche se stesso oltre che l'interlocutore. Qui vuole tranquillizzare Nicole Minetti, tesissima e quasi risentita perché ha letto su Repubblica di essere indagata: "...Quegli stronzi di Repubblica dicono che sono indagata con Lele Mora, capisci?". "Indagata? Indagata di che? Qui non è indagato nessuno... Io ti difenderò sempre, non preoccuparti". Lei sembra quasi volersi convincere: "Sì... Sì... Ciao...".

"Ruby ha ritrattato". La telefonata tra Barbara Faggioli e Nicole Minetti comincia col solito incredibile lessico "minettiano": "Ehi, c'è una news", che è della stessa serie di "Love of my life" e "Disperation"... Papà (quello vero di Nicole) ha visto in tv che Ruby ha ritrattato. Per la precisione: "La deficiente ha ritrattato...". La Minetti è ringalluzzita: "Se viene fuori che non sono indagata, faccio causa a Repubblica e gli prendo milioni di euro... Poi li do in beneficienza ad Haiti...". Tutto questo mentre Nicole è dall'estetista per un nuovo trattamento brasiliano e l'altra (Barbara) è in palestra. Per la serie: mai farsi abbattere dalle circostanze...

"Fuori dalle grinfie dei pm, si è comportata bene". E' certamente la telefonata più significativa del gruppo. Berlusconi chiama Nicole Minetti da Bruxelles dove ha appena finito una conferenza stampa nella quale ha fornito una delle tante versioni della famosa notte di maggio in cui Nicole venne mandata in Questura per farsi affidare la "nipotina di Mubarak". "Ho detto che non ho fatto nessuna pressione per la liberazione della ragazza. Non sapevo che rubava , non sapevamo che era stata condannata per furti... Pensavamo che avesse bisogno di aiuto che c'era bisogno di prenderla in affidamento... E ne siamo fieri...".

Qui torna, prepotente, la domanda iniziale. Berlusconi ci è o ci fa? Perché sembra chiaro che una parte di questa telefonata è fatta ad uso dell'eventuale intercettazione, ma qua e là il Cavaliere se ne lascia scappare di incredibili. Come quando si chiede (quasi a mettersi d'accordo con Nicole): "Chi ti aveva telefonato per chiederti di andare in Questura? Io o Miriam, perché non ricordo...". "Tutti e due" fa lei un po' sconcertata. E ancora, un attimo dopo: "E' inutile che continuiamo a parlar male di Ruby, perchè adesso, fuori dalle grinfie dei pm, si è comportata bene... Lasciamo parlare solo lei".

Ed ecco la versione che si dovrà dare: "Non sapevo che era denunciata per furto, pensavo fosse solo senza documenti. C'era solo bisogno di una che la prendesse in affidamento e io ho pensato a te che sei consigliere regionale...E, poi, ad Arcore, c'è stata una sola volta...". Qui, Nicole sembra avere un attimo di incertezza, come se questa fosse troppo grossa per dirla in giro... Ma si riprende subito, tranquillizzata dalla voce di "Papi".

"Mi renderanno ancora più martire". Altra telefonata volta a rassicurare una Nicole Minetti sempre più incerta e frastornata (più in là ci sarà anche una rottura) e che comincia ad avere la sensazione che il cerino di questa brutta storia le si spegnerà fra le dita. Ma l'ascendente di "Papi" è ancora forte e lui lo usa a piene mani: "Stai serenissima, non c'è nulla di nulla di cui preoccuparsi. Hai fatto un atto di grande generosità".

Lei si limita ad annuire dubbiosa: "Dici?". Lui, allora, la butta in politica: "Ieri sera, da Giannino (il noto ristorante milanese dei vip; ndr) quando sono uscito si sono alzati in piedi, hanno fatto ala e mi dicevano: bravo, vai avanti così, fregatene. Mi renderanno sempre più martire. Anche a San Siro...I giornali non contano un cazzo...".

Tipico dell'ultimo Berlusconi, affidarsi alle rassicurazioni di quelli che sono già dalla sua parte: la clientela vippaiola di Giannino, i tifosi del Milan..."Non ti preoccupare.. Sei sotto la mia protezione...". Poi, saltando di palo in frasca, Berlusconi fa domande che non dovrebbe fare per telefono, quasi cercando di mettersi d'accordo con Nicole sulle origini della loro amicizia: "Ci siamo conosciuti al San Raffaele... Quanti anni hai studiato al San Raffaele?". "Tre" risponde lei un po' incerta....", "Ecco, appunto, ci siamo conosciuti lì". Lei sorride ma un dubbio sembra affiorare nella sua voce. E la telefonata si chiude senza il solito entusiasmo.

 

berlusca02 silvio berlusconiNICOLE MINETTI IN USA DAL SUO PROFILO TWITTER Nicole Minetti ruby rubacuori Marysthell Garcia PolancoOLGETTINA BY NIGHT OLGETTINA BY NIGHT Barbara Guerra LONGO E GHEDINI big Ghedini Longo e Pecorella

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…