oscar cantoni don mauro inzoli

BERGOGLIO SU CANTONI HA PRESO UNA CANTONATA – IL VESCOVO DI COMO, NOMINATO CARDINALE DA PAPA FRANCESCO, DA CAPO DELLA DIOCESI DI CREMA NON FECE DIMETTERE DON MAURO INZOLI, IL SACERDOTE CIELLINO CONDANNATO IN CASSAZIONE PER PEDOFILIA – IL BLOG “IPER TRADIZIONALISTA” “SILERE NON POSSUM” HA PUBBLICATO GLI ATTI DEL PROCEDIMENTO PENALE, DA CUI SI “EVINCE” CHE INZOLI, SOPRANNOMINATO “DON MERCEDES” PER LA SUA PASSIONE PER LE AUTO DI LUSSO, FU “GRAZIATO”– VIDEO: L’IRONIA DEL VESCOVO DI MILANO SULLA NOMINA DI CANTONI A CARDINALE

L'ARCIVESCOVO DI MILANO DELPINI CONTRO BERGOGLIO

 

 

 

bergoglio oscar cantoni

Estratto da www.ilfattoquotidiano.it

 

Tra i cardinali nominati nei giorni scorsi da Papa Francesco c’è anche monsignor Oscar Cantoni, il vescovo che a capo della Chiesa di Crema, non fece dimettere dallo stato clericale, don Mauro Inzoli, il sacerdote di Comunione Liberazione, amico di Roberto Formigoni, condannato in Cassazione a quattro anni, sette mesi e dieci giorni di reclusione, per pedofilia.

 

don mauro inzoli

A ritornare su questa vicenda è il blog “Silere non possum”, fondato nel marzo 2021 da Marco Felipe Perfetti, considerato dai vertici del Vaticano “iper tradizionalista” che ha pubblicato copia degli atti del procedimento penale amministrativo della Congregazione per la Dottrina della Fede da dove si evince che don Inzoli fu, in un primo momento, “graziato” da parte del suo vescovo Oscar Cantoni.

 

Marco Felipe Perfetti

Nella vicenda del prete presidente del Banco Alimentare, da tutti conosciuto come “don Mercedes” a causa della sua passione per le auto di grossa cilindrata, il neo cardinale ha avuto un ruolo chiave. Nel documento pubblicato da “Silere non possum” si legge che “il 21 luglio 2011 questo Dicastero affidò al Vescovo di Crema, quale proprio Delegato, il compito di svolgere un processo penale amministrativo ex can. 1720 CIC nei confronti del chierico. Nell’istruttoria furono raccolte le denunce di undici minori maschi, due minori femmine ed emersero gli indizi di possibili abusi su altri sette minori”.

 

Fatti non contestati dal parroco della Santissima Trinità in Crema: “Vista la parziale confessione dei fatti addebitati da parte del reo e la sua impossibilità di presentare elementi a proprio discolpa, nonché considerate la gravità e imputabilità dei delitti, che, manifestando una strategia diuturna e costante, per quanto influenzata dalla struttura psicologica della persona, era chiaramente riferibie a dolo”, dice la documentazione.

 

il discorso di monsignor delpini contro bergoglio

Di fronte a tutto ciò che fece l’attuale vescovo di Como? “Dopo essersi consultato con i propri assessori – ritenne raggiunta la necessaria certezza morale circa il compimento degli abusi” e il 25 agosto 2012, con un decreto condannò Inzoli ad una pena di soli cinque anni senza alcuna riduzione dello stato clericale.

 

Anzi gli impose di vivere fuori dalla Diocesi di Crema, gli tolse ogni impegno pastorale e gli impose la celebrazione della Santa Messa in privato. Nulla di più. […]

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