SOTTO IL VESTITO, MENTE - GIANNINO IN TV SI BUTTA SUL LIBRO “CUORE”: “HO MENTITO SULLE LAUREE E SUL MASTER PERCHE’ PROVENIVO DA UNA FAMIGLIA POVERA” - FA LO SPIRITOSO: “CI HO GIOCATO MOLTO… IO, DADAISTA, RICAMAVO” - AMBROSOLI TEME IL TRAVASO VERSO MARONI E SI APPELLA AI “FANFARISTI”: “NON DISPERDETE IL VOTO” – BERLUSCONI, QUELLO COL CAPELLO TRAPIANTATO E LA FACCIA ASFALTATA DI CERONE: “NON CAPISCO COME SI POSSA VOTARE UN PERSONAGGIO COSI’ PITTORESCO…”

(Agi) - Oscar Giannino, travolto dallo 'scandalo' sui suoi falsi titoli di studio, lascia il vertice del partito e gioca la carta dei sentimenti. A 'Le invasioni barbariche' spiega perche' ha mentito sulle lauree e sul master a Chicago. "Per due motivi: all'inizio per una sorta di poverta' rivendicata, perche' provenivo da una famiglia con pochi mezzi; e poi per divertimento.. Io dadaista, ricamavo".

Come mai non aveva mai detto la verita'? "Non mi ero posto il problema - spiega - non avevo la necessita' di farlo perche' di questa cosa non ho mai fatto un uso improprio. Ma quando mi hanno candidato, io l'ho detto che potevo mettere a rischio il movimento. E loro non capivano perche'". Ma quasi scherza sulla cosa: "Io ci ho giocato molto, e' vero". E poi raccontando di suoi trascorsi da attore, dice alla conduttrice Daria Bignardi: "vede che c'e' un nesso?".

Su Luigi Zingales che "ha fatto scoppiare la bomba", dice che "ha un impulso incoercibile alla verita' e trasparenza ed e' una cosa positiva". Ma "un conto e' la vita privata, una cosa sono le malversazioni pubbliche" e "non e' vero che mi ha pregato in ginocchio di dire la verita', noi non ci siamo parlati". Chi e' stato il piu' duro con Giannino? "Nessuno, anzi me stesso. Gli altri no. Mia madre no, mi dispiace per il dolore che le causo, alla sua eta'..", e "mio fratello e' colpito, deluso ma solidale". Giannino non vuole invece parlare della moglie "perche' ho letto cose oggi che non mi sono piaciute. C'e' un limite".

Giannino non nasconde alla fine il suo rammarico perche', ha detto, "la mia credibilita' e' ferita, bisogna ripristinarla ma ci provero' a superare questo momento. E poi ci sono decenni di lavoro pubblico sotto gli occhi di tutti... e ora tutto viene asfaltato cosi'...". Ma conclude: "Ora do questo bell'esempio e da semplice aderente faro' il possibile per togliere voti al centrodestra. Mi sono tagliato la testa, giocateci pure a bocce, ma dite a tutti che voi di 'Fare' siete piu' credibili di me".

BERLUSCONI CONTABALLE; IO SONO PICCOLO COSI'
"Berlusconi e' il contaballe per definizione. Io sono piccolo cosi' a confronto..." ha detto Giannino cha ha raccolto l'omaggio di Nichi Vendola. "Chapeau a Oscar Giannino" ha detto il leader di Sel. "In un Paese che e' stato governato dalla menzogna eletta a sistema - aggiunge - il peccato veniale di Giannino e come lo ha affrontato gli fa onore". Per Vendola, "di fronte a una classe dirigente corruttrice e corrotta, quella di Giannino e' una marachella".

BERLUSCONI: IO DIETRO VICENDA GIANNINO? MAI CHIESTO NULLA
"Io non riesco ancora a capire chi riesca a dare il suo voto a un tale personaggio cosi' pittoresco", afferma Silvio Berlusconi a Porta a Porta parlando di Giannino. Quanto alle voci circa un 'coinvolgimento' di Berlusocni nella vicenda che ha portato Giannino a dimettersi, l'ex premier afferma: "non ho mai chiesto nulla e non mi e' mai passato per la testa di farlo". Infine, Berlusconi spiega di "non credere che i voti di Giannino vengano a noi, perche' c'e' stato un contrasto molto forte, avendo lui dichiarato che la sua soddisfazione massima sarebbe stata farci perdere in Lombardia".

GIANNINO, ASSURDO DIRE CHE C'E' BERLUSCONI DIETRO MIE DIMISSIONI
"Girano le voci piu ' assurde, che sarebbe stato Berlusconi a chiederlo o altri, per i nostri voti: vero niente!" ha confermato Giannino in un tweet. "Vedo che c'e' chi continua e parla di dimissioni farsa, ma se eletto seggio resta a Fare".

AMBROSOLI, GLI ELETTORI DI GIANNINO NON DISPERDANO IL VOTO
Intanto il candidato alla presidenza della Regione Lombardia, Umberto Ambrosoli, si e' definito "dispiaciuto" per la vicenda delle dimissioni del leader di Fare per Fermare il Declino. "E' vicenda che dispiace molto in tutti i suoi contenuti - ha detto - Giannino e' un'intelligenza importante. L'impatto a livello regionale per la sua decisione e' abbastanza contenuto, agli elettori di Fare dico che tematiche della trasparenza, del merito e abbassamento costi della politica sono presenti anche nel nostro programma". Ambrosoli ha poi invitato gli elettori di Fare a concentrare i propri voti sulla sua candidatura.

A SILVIA ENRICO DELEGHE PRESIDENTE, CONGRESSO A MAGGIO
Intanto Silvia Enrico ha "assunto pro-tempore le deleghe del presidente" di Fare per fermare il declino "in attesa che il congresso, da convocare tra fine maggio e inizio giugno, elegga il nuovo presidente". Lo ha spiegato la stessa Enrico lasciando l'hotel di Roma in cui si e' tenuta la riunione della direzione del movimento. "Dopo il congresso nazionale si riuniranno i congressi regionali". Silvia Enrico ha infine rinnovato "la propria stima personale per quanto fatto da Oscar Giannino" e auspicato, cosi' come fatto dalla direzione, "che Giannino non rinunci al seggio da deputato, anche se questa e' una decisione che puo' prendere soltanto lui".

 

OSCAR GIANNINO SBRAITA SUL PALCOOSCAR GIANNINO Comizio di Oscar Giannino zingales e giannino zingalesSILVIO BERLUSCONI

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli arianna meloni fabia bettini federico mollicone fazzolari giovanbattista giovan battista

DAGOREPORT - E’ SCOPPIATO UN NUOVO “CASO GIULI”, ACCUSATO DA “LA VERITÀ” DI ESSERE “STATO DAVVERO GENEROSO CON LE INIZIATIVE CINEMATOGRAFICHE DELLA SINISTRA ITALIANA”. A PARTIRE DA FABIA BETTINI, ATTIVA DA OLTRE 15 ANNI NEL CINEMA, REA DI ESSERE LA SORELLA DI GOFFREDO (CI SONO SORELLE E SORELLE), PER FINIRE AI FONDI PER “VIDEOCITTÀ” DI FRANCESCO RUTELLI - GIULI QUERELA “LA VERITÀ” MA IL GIORNO DOPO RINCULA, ‘’COMMISSARIATO’’ DA PALAZZO CHIGI - UNO SCAZZO CHE FA VENIRE A GALLA UNA LOTTA INTERNA AI ‘’CAMERATI D’ITALIA’’ CHE HANNO SEMPRE BOLLATO GIULI COME CORPO ESTRANEO ALLA FIAMMA, CACCIATO A SUO TEMPO DAI “GABBIANI” DI COLLE OPPIO (GODE MOLLICONE CHE SOGNAVA IL MINISTERO DELLA CULTURA) - LA “MERITOCRAZIA”, DI CUI SI RIEMPIVA LA BOCCUCCIA LA DUCETTA, È STATA SEMPLICEMENTE SPAZZATA VIA DALL’APPARTENENZA POLITICA: SEI CON NOI, OK; SE SEI CONTRO, NIENTE FONDI - MENTRE SI SCRIVONO MINCHIATE SUI “COMUNISTI DEL CIAK”, IL MINISTERO DELLA SANTANCHÉ È FINITO AL CENTRO DELLE INDAGINI DELL’ANAC, L’AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE, PER FONDI DESTINATI A FESTIVAL DI CINEMA ORGANIZZATI DA TIZIANA ROCCA E GABRIELLA CARLUCCI…

donald trump giorgia meloni keir starmer emmanuel macron

SI ANNUNCIANO TEMPI SEMPRE PIU' DURI PER LA GIORGIA DEI DUE MONDI - AL SUMMIT DI LONDRA, STARMER E MACRON HANNO ANNUNCIATO UN PIANO DI PACE ASSIEME AD ALTRI PAESI (GERMANIA, POLONIA, SPAGNA, ETC) - PREMESSO CHE PUTIN È L'AGGRESSORE E IL SUPPORTO ALL'UCRAINA SARA' FINO ALLA FINE, IL LORO PIANO DI PACE HA BISOGNO DELLA NUOVA AMERICA DI TRUMP, MA NON È INDISPENSABILE LA SUA MEDIAZIONE - LA POSIZIONE ESPRESSA DA GIORGIA MELONI È STATA IL CONTRARIO AL PENSIERO DI FRANCIA E GRAN BRETAGNA: IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA È INDISPENSABILE PER IL CESSATE IL FUOCO - AMORALE DELLA FAVA: LA DUCETTA A STELLE E STRISCE CI STA SOLO SE LA TRATTATIVA SI FA INSIEME CON IL PAZZO DI WASHINGTON (AUGURI!)

los angelucci del rione sanita - vignetta by macondo antonio giampaolo silvio berlusconi alessandro sallusti

IL CONVENTO DEGLI ANGELUCCI E’ RICCO MA PER I GIORNALISTI DEL “GIORNALE’’, "LIBERO” E “TEMPO” TIRA UNA BRUTTA ARIA - NIENTE PIU’ INVIATI SE NON ‘INVITATI’, NIENTE PIU’ AUTO CON NOLEGGIO A LUNGO TERMINE, OBBLIGO DI STRISCIARE IL BADGE IN ENTRATA, TOLTE PURE LE CIALDE DEL CAFFE’ - DIECIMILA EURO IN MENO PER VITTORIO FELTRI, NIENTE MANLEVA PER LE QUERELE (FILIPPO FACCI HA PAGATO 30MILA EURO PER UNA CAUSA) - SALLUSTI NON C’E’ E QUANDO C’E’ NON PARLA. E IN BARBA AL MELONISMO SENZA LIMITISMO (‘’VELINE’’ DI PALAZZO CHIGI A STRAFOTTERE), LE COPIE CALANO - NERVOSISMO PER L’INSERTO ECONOMICO DI OSVALDO DE PAOLINI - L’ASSEMBLEA E LA PAROLA INNOMINABILE: “SCIOPERO”…

donald trump volodymyr zelensky giorgia meloni keir starmer emmanuel macron ursula von der leyen

DAGOREPORT – IL "DIVIDE ET IMPERA" DEL TRUMPONE: TENTA DI SPACCARE IL RIAVVICINAMENTO TRA GRAN BRETAGNA E UNIONE EUROPEA EVITANDO DI PORRE DAZI SUI PRODOTTI "MADE IN ENGLAND" – STARMER SE NE FOTTE, ABBRACCIA ZELENSKY E SI ERGE A NUOVO LEADER DELL’EUROPA (PARADOSSALE, DOPO LA BREXIT) – OGGI, PRIMA DELLA RIUNIONE DEI LEADER EUROPEI A LONDRA, BILATERALE TRA IL PREMIER BRITANNICO E GIORGIA MELONI, PER CAPIRE CHE ARIA TIRA NELL’“ANELLO TRUMPIANO DELL’EUROPA” - SPACCATURA NELLA LEGA PER IL TRUMPIAN-PUTINISMO DI SALVINI - SCETTICISMO CRESCENTE IN FRATELLI D’ITALIA (FAZZOLARI, URSO E LOLLOBRIGIDA SI SMARCANO DALLA LINEA PRO- KING DONALD) – SCHLEIN E CONTE IN BANCAROTTA - LA PARALISI DEI DEMOCRATICI AMERICANI: AVETE SENTITO LA VOCE DI OBAMA, CLINTON E BIDEN?

volodymyr zelensky donald trump jd j.d. vance

DAGOREPORT - ZELENSKY È CADUTO IN UN TRANELLO, STUDIATO A TAVOLINO: TRUMP E JD VANCE VOLEVANO MORTIFICARLO E RIDURLO ALL’IMPOTENZA CON LA SCENEGGIATA NELLO STUDIO OVALE, DAVANTI AI GIORNALISTI E ALLE TELECAMERE - D’ALTRO CANTO LA VERA DIPLOMAZIA NON SI FA CERTO “ON AIR”, DAVANTI ALLE TELECAMERE E A MICROFONI APERTI - TRUMP E JD VANCE HANNO CONSEGNATO UN ‘PIZZINO’ IN STILE CAPOCLAN: TACI, PERCHÉ SENZA DI NOI SEI FINITO. DUNQUE, OBBEDISCI. E DIRE CHE GLI SHERPA UCRAINI E STATUNITENSI AVEVANO TROVATO PERSINO UN ACCORDO DI MASSIMA SULLE VARIE QUESTIONI APERTE, COME L’ACCORDO-CAPESTRO PER KIEV SULL’ESTRAZIONE DELLE TERRE RARE (UN TRATTATO CHE DI FATTO AVREBBE PERMESSO AGLI USA DI SPOLPARE IL SOTTOSUOLO UCRAINO PER GLI ANNI A VENIRE)… - VIDEO